ZTL, Sindaco di Cosenza chiude Città Storica. L’Arcivescovo costretto a rispondere

Must read

l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano Mons. Francesco Nolè
S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano Mons. Francesco Nolè

La decisione dell’Amministrazione comunale di Cosenza di chiudere le porte della Città Storica con provvedimento ZTL, ha generato enormi difficoltà già dalle sue prime ore. Cittadini, commercianti, associazioni e attività di volontariato si ribellano, facendo notare che al totale stato di abbandono della Città Storica da parte della politica, oggi si aggiunge il colpo di grazia che pregiudica lavoro, economia e solidarietà. Anche l’UniPegaso che grazie alle sue attività movimenta il Centro Storico, oggi, ha lanciato un chiaro messaggio dalle pagine di facebook: seguiremo anche noi le decisioni della Curia: andremo via. Una decisione, quella del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e della sua Amministrazione che contraddice qualsiasi forma di buon senso politico e, non ultimo, il rapporto diplomatico Stato-Chiesa. Crediamo sia la prima volta in Italia. I Commercianti, intanto, stanno riunendosi in Associazioni per attivare pratiche di risarcimento del danno. “Oggi pomeriggio – ha affermato l’operatore dello storico Caffè Renzelli – nel primo giorno di chiusura totale della Città Storica, se non fosse stato per un funerale celebrato nella vicina cattedrale, non avremmo venduto neanche un caffè. E’ il deserto. E se la Curia si spostasse, sarebbe un danno troppo grande che ci costringerebbe dopo secoli a chiudere”. Un’Amministrazione politica, quella firmata dal Sindaco Mario Occhiuto (FI), destinata a passare alla storia di Cosenza per il male esercitato e non per il bene. Nel Palazzo Arcivescovile, unico a movimentare la Città Storica insieme alla Chiesa Madre, c’è sbigottimento anche perché la decisione del Sindaco è giunta senza preavviso, senza un confronto con il territorio. Oggi non si fa attendere il Comunicato dell’Arcidiocesi cui sono letteralmente impedite tutte le normali attività di accoglienza e gestione delle sue funzioni.

IL COMUNICATO STAMPA DELL’ARCIDIOCESI DI COSENZA – BISIGNANO
“Per non sembrare reticenti o conniventi con l’ordinanza comunale di chiusura al traffico dell’arteria principale del Centro storico, dopo che Associazioni culturali, commercianti e singoli cittadini hanno dimostrato pubblicamente il loro dissenso rispetto alla ZTL h 24 e hanno chiesto la nostra opinione in merito e il nostro sostegno, ma anche su richiesta insistente di fedeli, Sacerdoti e Religiosi della Diocesi che hanno visto limitato il loro diritto di incontrare il Vescovo e gli Uffici di Curia, ci siamo determinati a rendere pubblica la nostra difficoltà a svolgere liberamente il Ministero Pastorale che ci è stato affidato.

Il Vescovo, dopo alcuni giorni di sperimentazione, da noi definiti molto negativi, senza entrare in particolari facilmente immaginabili, ha convocato i suoi più stretti Collaboratori che hanno ribadito quanto sopra.

Pertanto, il paventato trasferimento degli Uffici e della sede dei colloqui con il Vescovo non è e non vuole essere una minaccia o un’indebita pressione su provvedimenti amministrativi del Comune, ma una necessità e un dovere da parte delle Autorità Ecclesiastiche di ripristinare il libero accesso di tutti i fedeli della Diocesi, compresi i Preti e i Religiosi, al Vescovo e agli Uffici.
Un discorso a parte merita la Cattedrale che non è solo la Chiesa della Parrocchia del Centro Storico, ma anche il cuore della preghiera e della liturgia di tutta la Diocesi per gli eventi ordinari e straordinari della vita diocesana.
Se pensiamo alla preparazione all’evento dell’8° centenario della consacrazione, nel 2022, ci sentiamo realmente a disagio per poter organizzare liberamente incontri, riunioni, comitati, festeggiamenti, con personaggi del mondo ecclesiastico, della cultura e semplici fedeli, senza incorrere in multe o disagi di ogni genere che, al minimo, creano scoraggiamento e delusione, al massimo la rinuncia a partecipare!
Solidali con gli abitanti, i commercianti, i piccoli negozi, i bar, i Volontari di Casa Nostra, e così via, siamo convinti che il Centro Storico è bello non solo perché vi sono monumenti e palazzi storici, ma perché vissuto e abbellito da relazioni umane e voglia di non arrendersi che ne costituiscono quotidianamente la bellezza e la grandezza! Viceversa resterebbero palazzi vuoti, monumenti senz’anima, che alla fine potrebbero non attirare neppure l’interesse dei turisti, fino ad ora abbastanza vivace e costante.

Fonte: Ufficio Stampa Arcidiocesi Cosenza-Bisignano

- Advertisement -spot_img

More articles

- Advertisement -spot_img

Latest article