a cura della Redazione/
Ieri sera 19 ottobre 2018 il Patriarca copto cattolico di Alessandria d’Egitto ha visitato la nostra Basilica di S. Marco.
Il Patriarca, presente a Roma per i lavori del Sinodo in Vaticano, ha accolto con grande celerità, gioia e cortesia l’invito del Parroco don Renzo Giuliano a stabilire un incontro tra il S. Marco di Roma ed il S. Marco di Alessandria d’Egitto.
Il Patriarca Abramo Isacco Sidrak era accompagnato dai due Padri gesuiti egiziani Nasry. Con grande sorpresa Sua Beatitudine ha scoperto la bellezza e la storia della Basilica del S. Marco romano, soprattutto per la visita alla parte archeologica sotterranea delle due Basiliche preesistenti all’attuale, quella di Papa Marco I e di Adriano I, costruite esattamente sull’Oratorio di S. Marco.
Sotto il grande mosaico della Basilica, il Patriarca Sidrak ha osservato nell’abside le scene di S. Marco che scrive il suo Vangelo come discepolo a Roma di Pietro e le scene del suo Martirio avvenuto ad Alessandria d’Egitto, di cui l’Evangelista è stato il fondatore e primo Vescovo. Alessandria d’Egitto era una delle più grandi metropoli dell’Impero romano.
In Sacrestia sua Beatitudine ha potuto ammirare il Ciborio di Mino da Fiesole con la sua catechesi eucaristica. Ma in modo del tutto particolare ed emozionante la visita ha riservato la venerazione inaspettata delle Reliquie dell’evangelista Marco, presentate da don Renzo al Successore di S. Marco, il Patriarca appunto di Alessandria d’Egitto.
Molto ammirato ed apprezzato l’ultimo dono di un Reliquiario di vetro di Murano, offerto il 7 ottobre u.s. dalla Famiglia Ballarin per contenere le medesime Reliquie.
Alla presenza anche delle nostre Suore e Novizie Figlie della Chiesa, salutate e benedette, si è spontaneamente innalzata una invocazione all’intercessione di S. Marco, sostenuta dal bacio delle preziose Reliquie. La visita ha donato così il suo dono di grazia spirituale e di comunione.
La cena in canonica ha prolungato la gioia serena e familiare di questo incontro desiderato e si è auspicata la volontà di rinnovare l’amicizia qui in Roma come in Egitto.