Terre dei fuochi: cardinale Sepe e Vescovi: è “disastro umanitario”. Solidarietà della “Paolo di Tarso”

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“Terra dei Fuochi” – Il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe e i Vescovi della Campania esprimono forti preoccupazioni insieme al Capo dello Stato.

a cura di Fabio Gallo direttore editoriale/

Ricordiamo tutti l’umiliazione subita da Don Patriciello il 20 Ottobre 2012 mentre segnalava ai Signori Prefetti e alle Istituzioni l’insorgere di gravi problematiche dovute all’amianto seminato ovunque nel territorio di Scampia e non solo. Ecco gli sviluppi che premiano il coraggio e la tenacia di Don Patriciello che oggi riceve la massima attenzione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e attestazioni di solidarietà dalla Fondazione “Paolo di Tarso” che in Campania sarà Capofila dell’EXPO Mondiale dell’Alimentazione Mediterranea 2016, occasione di riflessione universale sul Diritto dell’Uomo all’accesso al Cibo Sano.

DALL’UMILIAZIONE DEL PREFETTO ALLA” TERRA DEI FUOCHI”
Dopo poco più di un anno quel lamento sostenuto dal mite Don Maurizio in rappresentanza delle ragioni di una intera comunità, ha un nome terribile: “Terra dei Fuochi”, che rischia di diventare il futuro “Brand” della Regione Campania con gravissime ricadute sulla salute dei Cittadini e sull’economia locale, se essa non saprà imporsi per una soluzione drastica e immediata del problema.

Oggi 4 Gennaio 2014 una lettera del Cardinale di Napoli e dei Vescovi, all’indomani dell’intervento del Capo dello Stato (vedi a seguire), afferma: “il disastro ambientale che denunciammo circa un anno fa si è trasformata in una tragedia, anche per il tasso di patologie tumorali che, secondo alcuni, è più alto che in altre parti d’Italia” .

UNA DRAMMA UMANITARIO
Oggi che si parla di “Dramma Umanitario” Sua Eccellenza il Signor Prefetto Andrea De Martino tornerà a riflettere sul suo offensivo intervento rivolto all’umile parroco al quale forse sarà pur mancato di appellare il Prefetto di Caserta “Eccellenza”, ma non il coraggio di tutelare una comunità intera che se pur circoscritta incide sul futuro di tutta la Campania. Proprio per comprendere fino a che punto siano estesi i problemi denunciati, in questi giorni il ministero delle Politiche Agricole ha disposto indagini sul territorio campano destinate a perimetrare e indagare i terreni inquinati.

CARDINALE SEPE E VESCOVI INSIEME AL CAPO DELLO STATO
”Il disastro ambientale che denunciammo circa un anno fa si è trasformato in un vero dramma umanitario, anche per il tasso di patologie tumorali che, secondo alcuni, è più alto che in altre parti d’Italia”. E’ quanto scrivono il cardinale Crescenzio Sepe e i vescovi delle diocesi della Terra dei fuochi in una lettera-appello. ”Fate presto, sentiamo il dovere di dire a quanti hanno ruolo, responsabilità e autorità di intervenire e decidere per frenare il dilagare di timore, di paura e di mali”. E’ quanto scrivono il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, e i Vescovi delle diocesi della ”Terra dei fuochi”.

VESCOVI CAMPANI: URGE TUTELA AGRICOLTURA, PRODUTTORI ONESTI, SALUTE, ECONOMIA
”Al di là di qualche provvedimento, pur necessario e importante, ancora si discute sul da farsi”, aggiungono i vescovi. Per i vescovi della Campania che in questi mesi hanno fatto sentire più volte la loro voce ”urgono bonifica, controllo sanitario, sostegno all’economia, incoraggiamento per far emergere dal lavoro nero tante piccole imprese nascoste e spesso inquinanti, perimetrazione dei terreni malati, tutela della buona agricoltura e dei produttori onesti, gravemente danneggiati da giudizi generalizzati se non da vergognose speculazioni di chi, non potendo prevalere con la concorrenza lecita, cerca di trarre vantaggio da incolpevoli sventure altrui”.

LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A DON PATRICIELLO
“La serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia”. Lo scrive il Presidente Napolitano, in una lettera inviata a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, sul problema della Terra dei fuochi. “Vorrà credere nel mio costante impegno a sollecitare, a tutti i livelli di governo, gli interventi necessari”, assicura Napolitano.

Ecco il testo della lettera inviata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al parroco anti-roghi:
“Caro Don Patriciello, ho riascoltato con rinnovata commozione, dopo le drammatiche notizie che Lei stesso mi ha voluto rappresentare in Prefettura a Napoli nell’incontro del 29 settembre scorso, il grido accorato delle madri dei bambini colpiti da gravi patologie tumorali ricondotte al criminale inquinamento dei vostri territori della Campania. Le rinnovo, perché se ne faccia portavoce verso le famiglie interessate, la mia intima partecipazione al loro dolore, confidando che non abbandonino la fiducia nell’impegno delle istituzioni, reso più coeso e credibile anche grazie alla partecipazione attiva della rete di comitati e singoli cittadini che non si contentano di denunciare i crimini subiti, ma sostengono con le loro iniziative le operazioni di monitoraggio e di bonifica dei siti. Ho affrontato l’argomento in varie occasioni, sia in ripetuti contatti con competenti autorità locali sia sollecitando, presso le autorità governative, l’adozione di provvedimenti adeguati alle necessità più urgenti riscontrate alla luce di elementi emersi di recente. La gravità del problema è stata da me pubblicamente evidenziata in una dichiarazione del 29 settembre scorso, poi nella ricorrenza del 1910 anniversario della fondazione del Corpo Forestale dello Stato, interessato a controlli in materia, e in un’iniziativa sull’ambiente tenuta si al Quirinale con l’Associazione “Green Cross Italia”. Malgrado l’impegno dispiegato dallo Stato, sono d’accordo con lei che la questione richiede ancora energie e attenzione. Sebbene il territorio colpito e danneggiato sia circoscritto, e non esteso all’intera Campania, la serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia. Mi ritenga disponibile a ricevere nei prossimi giorni da lei un aggiornamento sulle sue valutazioni circa esigenze e istanze della popolazione. Vorrà credere nel mio costante e personale impegno a sollecitare – a tutti i livelli di governo – gli interventi necessari, compresa la vigilanza sul buon andamento delle misure e degli investimenti da effettuarsi e, non appena sarà possibile disporre di ulteriori risorse, mirate misure compensative del danno subito dalle vittime”.

SOLIDARIETA’ AI CITTADINI DELLA CAMPANIA DALLA FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”
Ecco il testo del Comunicato diffuso alle Agenzie di Stampa a sostegno dei Cittadini Campani dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” capofila per l’Expo Mondiale della Dieta Mediterranea 2016:

“A seguito della dichiarazione dei Vescovi della Campania e del Capo dello Stato su ‘Terra dei Fuochi’, Nella qualità di Capofila dell’Expo Mondiale della Dieta Mediterranea 2016 esprimiamo attraverso il nostro lavoro che mira alla valorizzazione e alla tutela dell’Agricoltura dell’Intero Mezzogiorno d’Italia, piena solidarietà alle Istituzioni Campane che si stanno prodigando con successo insieme ai Vescovi, per una veloce identificazione delle particelle di terre infette e per la loro bonifica. Siamo altresì grati al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per il suo deciso intervento che ci rassicura e gratifica i tanti sacrifici del parroco di Caivano Don Maurizio Patricello a tutela della collettività da un grave crimine commesso a danno dei Cittadini e della Terra. Da laici impegnati nella tutela e promozione dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, ci sentiamo parte attiva di questo importante momento che porterà la Campania, regione amata dal mondo intero, ad una svolta epocale attesa e voluta da tutti. La Regione Campania è Terra Fertile, di Eccellenze Enogastronomiche, di Cultura universale, di Turismo multiculturale d’incontro ecumenico; Territorio forte di natura incontaminata e parchi come quello dell’Alta Valle del Sele che ospiterà l’EXPO 2016”.

Vedi anche: https://www.ilvaticanese.it/2012/10/don-patricello-scrive-al-prefetto-istituzioni-siano-piu-vicine-a-cittadini-sfiduciati/

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