La prima volta di un Papa allo Stadio. Ecco la cronaca della Redazione de Il Vaticanese.it. E’ accaduto finalmente l’incontro epocale allo Stadio Olimpico con i giovani che il Papa tanto desiderava e che tanto desideravamo noi giovani e noi giovani della Fondazione Paolo di Tarso, tra i tantissimi volontari affinchè ciò avvenisse con la purezza e l’entusiasmo che solo lo Spirito Santo può dare. Ed ecco, il miracolo c’è stato, nell’evento promosso dal Rinnovamento nello Spirito. Solo giovani e famiglie, tra canti, musica e danza, essi stessi come danza, ai quali sono stati direttamente indirizzati da Francesco i messaggi importanti e dove, in mezzo a loro, vi è stato lo Spirito Santo.
L’ACCOGLIENZA DELLO STADIO AL PAPA
Ad accogliere il Papa all’Olimpico in questa giornata di Pentecoste circa 52.000 persone con il Rinnovamento nello Spirito, giunte da ogni parte del mondo.
E’ stato Salvatore Martinez, il primo laico presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, a salutare Papa Francesco con queste parole:
“Santo Padre benvenuto, qui non c’e’ la Roma o la Lazio nè il San Lorenzo, qui c’e’ una squadra con Lei Capitano che invoca lo Spirito Santo! Ha vinto Gesù, quando le nostre mani si sono alzate al cielo e si sono protese verso gli ultimi. Quando le abbiano proposto di trasferire da Rimini a Roma in questo stadio l’incontro con il nostro Movimento, Lei senza alcuna esitazione mi disse ‘E io vengo!’. Questo è un grande miracolo d’amore, è un dono. Il dono ci supera. Qui ci sono, insieme a noi, espressioni di movimenti, associazioni, fondazioni, tante persone e tutta la sua famiglia del Rinnovamento nello Spirito nel mondo. La nostra unione è il segno della credibilità, un segno che è passato con Paolo sesto, con San Giovanni Paolo II, oggi con Lei, in una stagione missionaria, soltanto tornando al Signore come tutte le cose, perché la Pentecoste non e’ una parola. Lei preghi per noi, noi preghiamo per Lei e sarà lo Spirito che ispira questo incontro. Invochiamo lo Spirito Santo. Spirito di Dio scendi su di noi, Spirito di Dio scendi su di noi”.
In questo giorno della Pentecoste ricordiamo che la presentazione più antica della Risurrezione di Gesù si ritrova nei discorsi di Pietro negli Atti degli Apostoli.
Nel secondo capitolo degli Atti, Pietro rende ragione della Pentecoste, un fenomeno interno alla comunità degli apostoli che si è manifestato al popolo nel rumore del tuono e attraverso la loro capacità di parlare lingue diverse. Pietro spiega che gli apostoli non sono ubriachi, ma che lo Spirito è sceso su di loro, come aveva predetto il profeta Gioele. Il grande giorno di Dio è venuto grazie a Gesù Nazareno che voi avete crocifisso, ma Dio lo ha fatto risorgere strappandolo dalla morte, come David aveva predetto nel salmo 16. Il salmo infatti non parla di David stesso, poiché egli morì, fu sepolto e il suo sepolcro è ancora tra noi. Ma David previde la risurrezione del Cristo, il quale è stato elevato alla destra di Dio, ha ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso e lo ha riversato ora su di noi, come voi vedete e sentite. La conclusione del discorso di Pietro è netta: “Sappia dunque con sicurezza tutta la casa di Israele che Dio ha reso Signore e Cristo questo Gesù che voi avete crocifisso” (At 2,36). Il Papa sottolinea come questo essere ubriachi è frutto dello Spirito santo che unisce tutti, in un vento che soffia, nello Spirito che si infonde in tutti, nella conversione dei cuori e dei potenti.
LA PRIMA CATEGORIA A PARLARE AL PAPA: I SACERDOTI
Al Papa hanno parlato quattro categorie. La prima quella dei Sacerdoti dove un presbitero ragazzo dice: “Sono uno tra i sacerdoti più giovani e oggi siamo qui in oltre 1000 sacerdoti. Nell’unione, con il soffio dello Spirito, si scopre come si ama il Signore. Un profondo gusto spirituale è il valore della Comunità, nel rapporto con i laici, con i loro carismi e talenti, che rendono più efficace il nostro Ministero Sacerdotale….noi vogliamo essere il volto giovane della Chiesa, Sposa di Cristo. Confermi Santità i sacerdoti, i diaconi nella fede e preghi per noi, perché possiamo inseguire ed essere spinti dal fuoco missionario del Vangelo.
UNA PAROLA AI SACERDOTI: “VICINANZA”
Una parola del Papa all’Olimpico ai Sacerdoti. “A voi sacerdoti vi dico una parola: ‘vicinanza’. Vicinanza a Gesù Cristo, vicinanza nella preghiera e nell’adorazione, vicini e vicini al Signore. Vicinanza alla gente, al popolo di Dio, che è stato affidato a Voi..amate la vostra gente, siate vicini alla gente, manifestate la vicinanza a Gesù e alla gente”.
LA SECONDA CATEGORIA: I GIOVANI
“Chiediamo – ha detto Martinez – a una giovane di raggiungerci”. Ed ecco un giovane: “Padre Santo, tra i migliaia di giovani pervasi dall’effusione dello Spirito Santo, che ci ha salvato la vita, con Gesù vivo in mezzo a noi, in una vita che non è resa più facile e più felice, preghi affinchè questo amore per Gesù, possa essere un impegno per tutti di pregare per tutti noi giovani, perchè possiamo diventare fedeli nei nostri propositi e noi preghiamo per te..”.
IL MESSAGGIO DI FRANCESCO AI GIOVANI
“Sarebbe triste – ha detto il Papa – che un giovane custodisca la sua gioventù, in una cassaforte, cosi questa gioventù diventa vecchia, nel peggiore senso della parola, diventa uno straccio, la gioventù è per rischiarla bene e per la speranza, è per scommetterla su cose grandi, è per darla perchè altri conoscano il Signore. Non risparmiate la vostra gioventù, andate avanti. Rinnovamento nello Spirito, è ascoltarsi, perdonarsi educare i figli alla fede. In Gesù ogni giorno che viene dall’alto vi è quella forza capace di sostenerci tutti, di difenderci da tutti gli attacchi del male che e’ nelle famiglie e invochi su tutte le famiglie del mondo le grazie che attendiamo. Io vi prometto la mia preghiera. La famiglia cresce nell’amore, nell’amore dei coniugi, dei figli ed è per questo che il nemico attacca tanto la famiglia. Il demonio non la vuole, cerca di distruggerla, cerca che l’amore non sia lì”.
LA FAMIGLIA COME CHIESA DOMESTICA
“La famiglia è una Chiesa domestica. Ha detto il Papa. Gli sposi sono peccatori, come tutti ma vogliono e devono andare avanti come tutti nella loro fecondità, nei figli, nel loro futuro. Il futuro renda forte la famiglia dove il diavolo vuole distruggerla”.
LA TERZA CATEGORIA: I DISABILI
E poi parla al Santo Padre una giovane disabile, cieca fin dalla nascita. “Santo padre sono una non vedente ma vorrei dire a tutti che la mia luce è Gesù. Come tantissime persone, nonostante l’handicap e la sofferenza, da molti anni trovo una luce profonda che guarisce ogni malattia fisica e spirituale. Si è vero che non vedo ma Gesù cammina con me e non sono mai sola. E nel Rinnovamento nello Spirito sperimento ogni giorno che grande forza è la fraternità. Preghi su di noi perchè possiamo testimoniare con forza la vittoria su ogni male e malattia e la nostra preghiera sale costantemente al cielo per lei”.
LA RISPOSTA DEL PAPA
“I fratelli e le sorelle che soffrono hanno una malattia – dice il Santo Padre – sono disabili, sono fratelli e sorelle, unti dalla sofferenza di Gesù, imitano Gesù, nel momento difficile della loro vita, la portano avanti questa sofferenza per tutta la Chiesa. Grazie tante fratelli e sorelle, grazie per essere unti dalla sofferenza..grazie per la speranza che voi testimoniate, quella speranza che voi cercate tanto, cercando la carezza di Gesù”.
MANCANO I NONNI!
“Mancano i nonni!”. E’ l’affermazione che Papa Francesco porge a Salvatore Martinez con la dolcezza dell’insegnamento e della fraternità. “I nonni, gli anziani – dice il Papa – quelli si che sono l’assicurazione della vostra fede. I vecchi. Quando Maria e Giuseppe portarono Gesù al tempio quattro volte, se non cinque, se non mi sbaglio – dice il Papa con grande umiltà – che sono stati condotti dallo Spirito Santo. Sono stati condotti dalla legge. Gli anziani come il buon vino hanno la libertà dello Spirito Santo e cosi questo Simeone che era coraggioso ha inventato questa liturgia e lo spirito lo costringeva a fare questo. Gli anziani che tante volte noi scartiamo e quella nonnina Anna ha fatto una cosa straordinaria ha canonizzato le chiacchiere e invece di chiacchierare andava da una parte e dall’altra a dire che era arrivato il salvatore e questo buono. I nonni sono la nostra forza e saggezza. Il Signore ci dia sempre anziani saggi che sono la memoria del nostro popolo, della Chiesa.
FRANCESCO: “GRAZIE MI SONO SENTITO A CASA”
Prima di ascoltare le sue parole con questa autorità, che lo spirito ci concede, ascoltiamo, Signore guarda il tuo popolo in attesa dello Spirito Santo, guarda i giovani, guarda le famiglie, guarda i bambini, gli ammalati, i sacerdoti, i consacrati e guarda noi Vescovi, guarda tutti e concedi a noi quella santa ubriachezza dello Spirito, quella che ci fa parlare tutte le lingue della Carità, sempre vicini ai fratelli e a sorelle, perché non lottiamo tra noi per avere un pezzo di potere in più, che ci fa amare di più il nostro partito o noi. Inviaci Signore il tuo Spirito su di me…questa giornata è una grande vittoria dello Spirito Santo..qualcuno ha fatto sapere agli organizzatori che a me piace tanto la canzone “Vive Gesù, il Signore”, quando celebravo nella cattedrale a Buenos Aires..cantavo questo canto con tanta gioia e tanta forza. Grazie mi sono sentito a casa.
IL PAPA: “SIETE UNA CORRENTE DI GRAZIA”
Ringrazio il rinnovamento nello Spirito e la Cattolichi Fraternity, ringrazio la presenza dello Spirito Santo..Voi del Rinnovamento carismatico siete nati dallo Spirito Santo, come una corrente di Grazia per la Chiesa e nella Chiesa siete una corrente di grazia. il primo dono dello Spirito Santo è di se stesso e questo amore cambia la vita, per questo si dice cambia la vita nella Rinascita dello Spirito avete ricevuto il grande dono della diversità dei carismi, diversità che porta all’armonia della Chiesa.
IL PAPA CHIEDE “PER FAVORE!”
Quando penso ai carismatici..penso alle diverse voci e strumenti nella musica, tutti sono essenziali, nel capitolo della luce San Paolo ce lo dice e nessuno può dire di essere più grande e più importante dell’altro…per favore…!! perche’ quando accade incomincia la peste nessuno può dire io sono il capo. Voi avete un solo capo il Signore Gesù”.
IL SOLO CAPO E’ SEMPRE IL SIGNORE GESU’
Ripetete con me ha chiesto a tutti nello stadio: “Chi e’ il capo de Rinnovamento nello Spirito?”. Il Papa risponde con tutti: “Il Signore Gesù”. Se possiamo dire questo con la potenza dello Spirito Santo è perchè nessuno può dire Gesù è il Signore senza lo Spirito Santo.
L’ANEDDOTO DELL’INCONTRO CON IL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO
“Come voi sapete nei primi anni del Rinnovamento Carismatico in Argentina pensavo fosse una scuola di samba”. Non tacciono le risate tra tutte le famiglie e i giovani! “Non condividevo – continua il Papa – il loro modo di pregare e le tante cose per pregare. Dopo ho cominciato a conoscerli e alla fine ho capito il bene che fa alla Chiesa. e questa storia “della scuola del samba” va avanti..pochi mesi prima di partecipare al conclave, infatti, sono stato nominato assistente spirituale del rinnovamento carismatico in Argentina! Il rinnovamento è una grande forza al servizio del Vangelo, è l’amore di Dio, è l’amore per la parola.
PORTATE CON VOI IL VANGELO
Come nei primi tempi portate una Bibbia o un nuovo testamento con voi, chiede il papa ai migliaia di convenuti sugli spalti. “Lo fate ancora oggi? Portare sempre in tasca, nella borsa il Vangelo per leggere un pezzetto della parola di Dio!”
NON PERDETE LA LIBERTA’ DELLO SPIRITO
Voi state attenti a non perdere la libertà che lo Spirito ci ha donato. Come spesso dice il nostro caro Padre Cantalamessa. Vi è il pericolo della eccessiva organizzazione ma non fate perdere la grazia a Dio di essere dio. Non c’e’ maggiore libertà di permettere di concedere allo spirito di lasciare tutto. Egli sa bene cosa fare in ogni momento e questo significa essere fecondi. Poi non si può essere controllori della grazia di Dio. Si diventa amministratori della grazia, decidendo chi può decidere e chi invece non può..se alcuni fanno cosi, non fatelo cosi, voi siete dispensatori della Grazia di dio non controllatori.
Il Papa ha poi ricordato come gli orientamenti del Rinnovamento nello Spirito siano stati scritti principalmente dal Cardinale Leo J. Suenens.
COSA SI ASPETTA IL PAPA
“Mi hanno chiesto di dire al rinnovamento cosa si aspetta il Papa” – ha detto Francesco. “Da voi mi aspetto la conversione del cristiano. Lo Spirito Santo ci aiuta a vivere la grazia del battesimo, nello Spirito Santo aspetto una evangelizzazione di Dio che ama tutti gli uomini, le altre Chiese e le comunità cristiane che credono in Gesù, per arrivare alla evangelizzazione di Gesù. Il Rinnovamento Carismatico è per sua natura ecumenico. Il rinnovamento cattolico si rallegra di ciò che accade. Avvicinatevi alla vita di Gesù, cercate l’unità del rinnovamento che nasce dall’unità nella Trinità..la divisione viene dal demonio, fuggite dalle lotte interne tra voi”.
Poi ha ringraziato il Pontificio Consiglio dei Laici per l’organizzazione del prossimo incontro, insieme, e del Grande Giubileo del 2017.
GIOVANI CERCATE LA SANTITA’
“Ricordate – ha concluso il Papa all’Olimpico – adorate Dio, adorate il Signore, cercate la santità, siate dispensatori della Grazia di Dio, evitate il pericolo della eccessiva organizzazione. La Chiesa è nata nella mattina della Pentecoste. Toccate i poveri, uscite con lo Spirito Santo e non ingabbiate lo Spirito Santo, cercate l’unità, che viene dalla trinità..vi aspetto per il vostro giubileo nella piazza di San Pietro grazie!”
IL PAPA INGINOCCHIATO CON TUTTI
“Le sue parole Santità vanno ascoltate – ha detto Martinez – e interiorizzate e prima della Sua benedizione vogliamo invocare lo Spirito Santo, il suo cuor inondi….con l’olio dell’amore…e iniziano le parole della canzone “Inonda il suo Cuore” con tutti con le mani alzate ad invocare con gioia lo Spirito Santo.
Il Papa non ha un inginocchiatoio allora si inginocchia accanto, appoggiandosi, alla sua sedia papale, ascoltando in preghiera, emozionato, l’alleluia, quell’alleluia di così tante voci.
LA PRESENZA DI MARIA
“La mattina di Pentecoste – ha detto il Papa – tra gli apostoli c’era la Madonna e questi avevano fatto colazione con il vino dolce…a voi – il Papa scherza – chi ha preparato la colazione stamani? E’ stata la Madonna? Chiediamo che Vi aiuti, preghiamo la Madonna.
Al Papa è stata poi offerta una piccola statua della Vergine dalle mani alzate fatta dai detenuti e dai ragazzi di don Luigi Sturzo.
Tutti hanno danzato, alzato le mani, espresso colori e vive e autentiche emozioni accanto al Papa. Tutti. E con lui, ad esempio, il Cardinale Vicario della Diocesi di Roma Agostino Vallini, Sua Eccellenza Arcivescovo Fisichella Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, il Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio dei Laici, Padre Raniero Cantalamessa, la Prefettura Pontificia con Padre Leonardo Sapienza e S.E. mons. Georg Ganswein.
QUELLA DANZA IN CUI SOFFIAVA LO SPIRITO SANTO
Quella danza sussultata dalla forza del vento dello Spirito Santo è stata guidata da un gruppo di giovani del Balletto di Calabria e dalla coreografia di Fabio Gallo, etoile della danza negli anni ’90 e storico coreografo di Rai uno, già curatore dei grandi eventi di Danza Sacra del Giubileo del 2000 con Giovanni Paolo II, oggi Responsabile dei Rapporti Istituzionali e Area Progetti della Fondazione “Paolo di Tarso”, che per il Papa è tornato a fare anche il coreografo e con sè ha trascinato il suo gruppo di giovani, danzatori e non, ragazzi professionisti impegnati. Chi danza, chi scrive, chi fotografa…la Fondazione Paolo di Tarso con grande gioia, chiamata da Rinnovamento nello Spirito, si è messa a disposizione, con le sue esperienze del passato e del presente nella comunicazione, nella danza corporea degli anni addietro e nella danza mentale di oggi che ha dato vita a progetti e a comunicazione etica in rete al servizio della collettività e del bene comune. Una grandissima emozione, che desideravamo così da tempo. Semplici e potenti uniti insieme nello Spirito Santo! Grazie Rinnovamento nello Spirito e grazie Santo Padre!
OLIMPICO: CENACOLO A CIELO APERTO CON FLASH MOB
Il Papa non si è risparmiato in nulla negli abbracci, nei baci, nelle parole, nella visita ai malati, scendendo in pista nello Stadio Olimpico per i giovani perchè tutti i ragazzi lo hanno ascoltato e guardato attentamente sia coloro che erano all’Olimpico che quelli che guardavano da casa.
Il Presidente di Rinnovamento nello Spirito Martinez ha detto: “Ora vi sarà un flash mob, mi dicono che si chiami così!”. Il Papa non si è scomposto. Quel flash mob è stato curato da Fabio Gallo e il Papa è rimasto a guardare tutti tra movimenti, gioia, sorrisi e tanti tanti cartoncini gialli e scritte.
Il flash mob indica un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita, che questa volta è stata la preghiera!
Il raduno però in realtà non è cominciato dall’Olimpico ma su richiesta e in accordo con il Rinnovamento nello Spirito, è iniziato prima dell’evento, da internet, dove tantissimi giovani e famiglie oramai si ritrovano, per il tramite delle testate d’informazione della Fondazione Paolo di Tarso, www.paoloditarso.it, proprietaria del Gruppo editoriale ComunicareITALIA.it, www.gruppocomunicareitalia.it, tra cui Il Vaticanese.it, con lo spazio “Insieme a Francesco”, in cui discernere i tanti messaggi di Papa Francesco per potere avere modo e tempo di cercare di applicarli nella vita quotidiana.
La risposta: Incredibile. “E’ stato magnifico”, ha detto commosso Fabio Gallo.
Ed è così che le regole dell’azione sono state illustrate ai partecipanti, anche da alcuni giovani che sono confluiti nella Fondazione Paolo di Tarso, pochi minuti prima che la danza comune avesse luogo come è accaduto in passato in altre città del mondo ma mai per trasformare uno stadio in un cenacolo all’aperto! Una innovazione della danza sacra nelle Chiese pensata nel Giubileo del 2000 da Fabio Gallo si è trasformata, nello stesso intento di unire i giovani attorno a Cristo, in preghiera collettiva, in una desueta “udienza generale allo Stadio Olimpico”, finalmente, “Insieme a Francesco”.
Doveva piovere e invece ci sono stati Sole e…Vento.
Viviana Normando
Foto, Fondazione Paolo di Tarso: i volti di due giovani, già definiti tra i “The Angels” Ambasciatori di una Cultura di Pace per mezzo dell’Arte, che hanno danzato nel Flash Mob all’Olimpico e Fabio Gallo. Storie incredibili di vita e momenti di storia.
I servizi fotografici presso lo Stadio Olimpico sono stati eseguiti da Fabio Pignata.