di Fabio Gallo – Direttore Editoriale/
Aggiornamenti alle ore 13,44 – disponibile comunicato in lingua inglese a fondo pagina – La comunicazione è sempre più veloce, istantanea e i fiumi di news non si fermano neanche innanzi all’orrore di migliaia e migliaia di bambini trucidati da una guerra di cui noi non sappiano per l’esattezza nulla. Questa comunicazione sempre più orizzontale inizia a mancare di efficacia, di profondità perché con penetra il cuore, dunque le manca qualcosa. Forse, l’attenzione ai sacrifici di chi crede nella vita, unico vero grande capitale di questo mondo non paga, non fa notizia, non attrae lo sponsor. La vita, no, lei non fa notizia! ..come forse non fa notizia chi crede in essa, così tanto, da mettere a rischio la propria.
E per questo, forse perché conquistati e attratti da chi lotta per la vita, noi della Fondazione “Paolo di Tarso” non temiamo di “andare controcorrente” e di essere testimoni di quell’eroicità moderna che rende giovani come Manuela meritevoli della nostra stima. Non v’è ragione perché debbano morire tanti bambini ma in Siria muoiono ogni giorno. Per non morire non dovrebbero più nascere. Ce ne sono 3500 ad oggi senza mamma e papà e senza nessuno che possa concretamente dare loro un gesto di amore. Questo mondo non ci piace e per questo, cara Manuela, noi ti accompagniamo, non ti lasciamo da sola con questi bambini vittime solo perché venuti al mondo.
MANUELA, LA SIRIA, LA GUERRA, L’INFANZIA, IL SOCCORSO DI FIDEM
“Non racconterò gli ostacoli e le difficoltà che abbiamo avuto per arrivare a questo punto, nemmeno dei giorni e delle notti trascorsi a preparare questa missione, nè dei tentativi per sminuire la nostra azione e delle tante persone che hanno cercato di dissuadermi.
Non dirò delle delusioni e degli schiaffi presi in questi anni di lavoro intenso e silenzioso, svolto in punta di piedi, cercando di trovare un varco tra le pieghe di interessi e strumentalizzazioni.
NELLA VALIGIA TUTTO CIO’ CHE POSSO CON IL CUORE
Dirà invece che sto facendo una valigia e che mi accingo a partire per Antakia città turca vicino al confine siriano dove opera Suor Barbara che mi accoglierà, mi ospiterà e mi aiuterà a portare a termine questa prima missione FIDEM. Porto con me un’altra valigia, carica di tutine per neonati e le quote raccolte durante la prima fase della raccolta fondi del progetto “Nati Nudi, Storia di una tutina e di una mamma che le insegnò a volare”, la missione internazionale di FIDEM per i profughi in Siria.
Porto con me due valige e un grande cuore. Verga diceva che «i vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l’acqua l’un l’altro». La Siria è vicina, si affaccia sull’altra Sponda di un Mare condiviso per storia e per cultura. Noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo girare la testa dall’altro lato.
Porterò con me tutti voi, sarò i vostri occhi e le vostre orecchie e andrò a praticare la solidarietà cosi come la gente comune sa fare quotidianamente, quando passa i panni del suo bambino alla vicina che non può comprarne di nuovi, quando regala frutta e verdura fresche all’anziana signora che vive con 400 euro di pensione al mese, quando tende la mano al coetaneo in cassa integrazione, o al disoccupato, quando insegna. tramite azioni concrete, il rispetto e la dignità ai propri figli.
Noi soffriamo e amiamo e questa è l’essenza della nostra missione, una missione e un progetto lanciati a costo zero e portati avanti con il sudore e la fatica della caparbietà e grazie all’aiuto degli amici che da anni ci supportano e credono in noi.
Noi crediamo che questo Mediterraneo insanguinato e moribondo, preda di calcoli biechi, fascismi e ideologie di ogni natura, signori della guerra, mercanti di odio e di armi di cui si alimenta la Morte, possa e debba risorgere.
Il mare unisce e non divide e i ponti che Fidem costruisce faticosamente servono a mettere in comunicazione, a mettere e rimettere in relazione universi millantati come incomunicabili e inconciliabili da chi dimentica che per millenni sulle sue sponde culture profondamente diverse, ma con una radice comune, hanno convissuto, creando un capolavoro che è il senso stesso del nostro esistere, la nostra identità, quella da cui proveniamo, e la matrice impressa nella nostra carne e nel nostro spirito.
Noi crediamo nell’uomo, nel suo spirito e nella sua spiritualità. E per loro ci spendiamo, seguendo le orme che condussero Francesco alla corte del sultano egiziano Malik Al Kamil, sulle note della danza derviscia di Maulana Jalal Ad-din Muhammad Balkhi Rumi, il mistico sufi vissuto nel tredicesimo secolo. E’ l’ora della Siria, è ora di riaprire il cantiere mediterraneo, quello in cui vogliamo lavorare: andremo in Siria per noi, per voi e per loro”.
Contact
Manuela Vena : +39 347 196 3938
Silvio Nocera: +39 388 18 17 933 (anche per info Ufficio Stampa e Comunicazione)
FIDEM Facebook Page: https://www.facebook.com/FIDEMFESTIVAL
Born Naked FaceBook Group: https://www.facebook.com/groups/299963406806223/
INGLESE
SYRIA, “FIDEM” STARTS ITS FIRST HUMANITARUIAN MISSION TO REFUGEE CAMPS
First International mission organized by FIDEM Cultural Association is ging to go to Syria today, 3rg December 2012. It’s the first mission of the association within the project “Born Naked- Tale of a pajama and a mom who taught it to fly” an international cooperation project created and promoted by FIDEM (Festival of Euro-Mediterranean Ideas) cultural association in order to support Syrian civilians living in refugee camps
“We have reached our first goal. We organized first fund raising to collect pajamas and quota to buy milk to be delivered to the volunteers operating in the camps. On Tuesday evening we’re going to land at the Antakya airport. We are in contact with local NGOs. It’s our baptism. Giovanni Verga said that neighbors have to act as shingles and give water each others. Syria is really close to us and lays on the other side of a shared Sea. We don’t want and cannot turn our head away”, said Manuela Vena, President of FIDEM
With “Born Naked” FIDEM has called Italian parents to activate themselves to help Syrian children by giving a pajama dressed up by their sons and a 10 Euros contribution to buy dry milk
“The exchange of pajamas and milk is meant to establish a kind of brotherhood, following. That’s why we also asked parents to write down the tale of this gift, which is meant to be read by their sons as a truly testimony of peace and solidarity. We are bringing with us smartphnoe and cameras in order to collect videos and pictures of this trip. We know very well what solidarity is: we practice it every day when we give our children’s clothes to the neighbor who cannot buy them, when we donate food to the old lady who lives with just 400 euro pension per month, when we offer a helping hand to a young man without a job, when we fight to teach respect and dignity to our sons. We believe that this bloody Mediterranean, offended and affected by various Lords of war, weapon hucksters, dangerous ideologies can raise again. Our sea unites, does not divide us.!” concluded Vena.
COMUNICATO STAMPA (ITA) – dove attingere
Arriva il convoglio con le tutine e il latte in polvere per i piccoli ospiti dei campi
Martedì 3 dicembre partirà la prima missione in Siria dell’Ass. Cult. FIDEM nell’ambito del progetto “Nati Nudi – Storia di una tutina e della mamma che le insegnò a volare”, la missione internazionale dell’Associazione FIDEM per i bambini siriani residenti nei campi profughi ai confini con la Turchia.
“Questa partenza è il nostro primo traguardo. Abbiamo e avviato e portato a termine la prima raccolta di tutine e quote per l’acquisto di latte in polvere da consegnare agli operatori sociali.. Martedì sera atterreremo ad Antakya. Siamo già in contatto con operatori e ONG che operano in loco. E’ il nostro battesimo. Verga diceva che «i vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l’acqua l’un l’altro». La Siria è vicina, si affaccia sull’altra Sponda di un Mare condiviso per storia e per cultura. Noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo girare la testa dall’altro lato”, dichiara Manuela Vena, presidente di FIDEM.
L’associazione con il progetto Nati Nuti ha lanciato un appello a tutti i genitori italiani affinché si mobilitassero per i bambini siriani donando loro una tutina utilizzata dal proprio figlio e un contributo di 10 euro per l’acquisto di latte in polvere che verrà acquistato in Turchia e consegnato a figli che potrebbero essere nostri,
“Passare loro tutine e latte significa sottoscrivere una fratellanza, nel solco della tradizione del passaggio dei panni e delle mamme di latte. Proprio per questo abbiamo anche chiesto a chi partecipava alla raccolta di non fermarsi al dono materiale, ma di illustrarlo tramite un racconto da far leggere al proprio figlio come gesto concreto di educazione alla pace e alla solidarietà. Porteremo in questo viaggio smartphone e macchine fotografiche per raccogliere quanto più materiale possibile. Noi siamo gli uomini e le donne che sanno cosa è la solidarietà per praticarla quotidianamente, quando passiamo i panni del nostro bambino alla vicina che non può comprarne di nuovi, o regaliamo frutta e verdura all’anziana che vive con 400 euro di pensione al mese, quando tendiamo la mano al nostro coetaneo in cassa integrazione, o al disoccupato, quando insegniamo il rispetto e la dignità ai nostri figli. Noi crediamo che questo Mediterraneo insanguinato, preda di calcoli biechi e ideologie di ogni tipo, signori della guerra, mercanti di odio e di armi di cui si alimenta la Morte, possa e debba risorgere. Il mare unisce e non divide“, ha concluso Manuela Vena.