A cura di Fabio Gallo/Direttore Editoriale/
Tra i Conventi eretti dia Frati dell’Ordine fondato da Francesco da Paola, vi è quello sul monte Pincio a Roma che per un lungo periodo fu, quando ancora il Santo era in vita, tra i più importanti per una serie di eventi legati anche alla permanenza del re di Francia Carlo VIII figlio di Luigi XI, il re cristianissimo per il quale San Francesco da Paola abbandonò la Calabria per recarsi definitivamente in Francia.
In questo luogo, dunque, nel corso del mese in cui Carlo VIII si recò a Roma per prestare giuramento di fedeltà al Santo Padre, il re incontrava i confratelli di San Francesco in quello che sarebbe diventato il Convento della SS. Trinità dei Monti, oggi tra i più celebri e più fotografati del mondo, anche per la sua posizione che domina Piazza di Spagna.
Qualche data fa sempre bene ricordarla: il terreno sul Pincio fu acquistato dai confratelli di San Francesco il 20 Marzo 1494 con atto del Notaio Ugolino de Matteis.
Questo convento fu sempre protetto dai Re di Francia. Infatti, anche dopo la morte di Carlo VIII (anticipata allo stesso da San Francesco, ndr), la protezione del convento proseguiva a cura di Luigi XII. Tale affetto, del potentissimo re, indusse San Francesco da Paola a redigere una lettera attraverso la quale disponeva che se i Minimi francesi avessero raggiunto il numero adeguato per il buon governo del convento sarebbero stati loro stessi a condurlo, diversamente lo avrebbero condiviso con i confratelli di altre Nazioni. Questa lettera in modo particolare, fu redatta da San Francesco a Tours, nella corte di Francia, il 9 Luglio 1501 con testimoni Bernerdino da Cropalati, Giovanni le Comte ed il Correttore Renato Le Clerc.
Ma la storia è birichina e non si sa come mai, anche se attesa la posizione la risposta potrebbe essere scontata, questo convento prima andò in mano dell’amministrazione francese e poi ad altri ordini religiosi che non conoscono la bellissima storia cui è dedicato ogni angolo del noto Convento, né, tanto meno, quella della Corte di Francia che ne supportò e protesse l’edificazione per gratificare l’amore e il prestigio che la quarantennale presenza del Santo calabrese, seppe dare alla Francia, a contributo della sua grandezza e della sua fama.
Intanto oggi 26 Aprile 2016 San Francesco da Paola dimostra di essere più grande del tempo imposto dalla volontà umana alle cose e torna nella sua casa, possiamo dire grazie all’itinerario del suo Mantello nella Capitale, in occasione delle Celebrazioni del VI Centenario della sua Nascita.
E nulla è cambiato dall’epoca poiché a ricevere il Mantello di San Francesco, quello sul quale traversò miracolosamente per opera dello Spirito Santo lo Stretto di Messina, non solo vi è il Popolo, la parte di umanità più amata dal Santo, ma anche molti “potenti”, provenienti dal mondo della Politica, alle Istituzioni di ogni ordine e grado.
La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” che per il VI Centenario si pregia curare la Comunicazione Istituzionale, vi propone le immagini di questo luogo straordinariamente centrale oggi nella cultura e nel turismo internazionale, con lo scopo di riposizionarlo correttamente nella Spiritualità di milioni di Pellegrini, Viaggiatori e Turisti che giungeranno a Roma. Nella Gallery, invece, troverete tutta la collezione delle immagini relative a questo meraviglioso luogo di culto.
Ricomunicare la storia con il supporto e attraverso l’eloquenza delle immagini, inoltre, ci consente di offrire alla comunità della Rete in tempo reale una pre-gustazione visuale di quanta bellezza è possibile ammirare recandosi di persona in questi luoghi che raccontano quanto sia stato capace l’Uomo semplice e Santo di essere pari a re e regine se non del tutto, per quanto essi fossero cari e indispensabili ai regnanti, superiori in termini di spiritualità e longevità nella storia.