Rosita Terranova: quella “macchia sull’umanità” della nuova razza ariana

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Antonio Maria
Antonio Maria

Redazione de ILVATICANESE.IT/

Nel giorno della Memoria, del ricordo dell’olocausto che ha elevato l’Essere Umano a vittima sacrificale della follia dei suoi simili, scrutiamo nel grande vuoto di coscienza che aggredisce la nostra società, ponendoci alla ricerca delle motivazioni che rendono tutto ciò possibile. La ricerca ci conduce sui social network, all’ascolto della gente, per comprendere cosa rappresenti oggi il ricordo del grande dramma. Ci imbattiamo con la dichiarazione di una Donna, una Mamma, tanto giovane e bella quanto sofferente, che cerca di comunicare da tempo, senza esito, le esigenze dei disabili. Lo è il suo bambino, Antonio Maria, affetto da una malattia senza ritorno che dovrebbe trovare nella maturità della nostra società civile un forte abbraccio di affetto e sollievo. Qui il dramma di quell’altro olocausto silenzioso e perenne che, se pur esercitato in maniera apparentemente meno cruenta, si scaglia comunque con tutta la sua violenza sulla parte debole ed inerme della nostra società. Rosita Terranova ha lasciato un messaggio sulla sua bacheca di Facebook che desideriamo portare a vostra conoscenza. Chissà, Papa Francesco potrà pregare perché possiamo tutti avere la grazia di un profondo discernimento in grado di farci intravedere una nuova possibile umanità in grado di opporsi al costituirsi di quella moderna “razza ariana” indicata da Rosita Tarranova, i cui unici lineamenti sono l’indifferenza e l’egoismo.

Rosita Terranova - Mamma di Antonio Maria
Rosita Terranova – Mamma di Antonio Maria

Di Rosita Terranova

“In Italia esistono lager che nessuno vuole vedere.
Esistono migliaia di vittime di cui nessuno si ricorderà mai.
Esiste ancora un “Nazismo” che ci vuole tutti perfetti.
Sani.
Di razza pura.
La malvagità esiste e persiste, ma a nessuno fa’ comodo annientarla.
In Italia non cambierà mai nulla in meglio.
Perché per far cambiare le cose in meglio é richiesto coraggio e senso etico.
Lo Stato italiano non ci vuole né coraggiosi, né corretti.
Se lo fossimo tutti e sempre esso perderebbe il potere che ha.
I disabili sono un peso morto.
Non un dono.
Sono una condanna a morte, non il senso della vita.
Non sono persone.
Sono patologie e nomi di associazioni.
Sono razza impura.
L’unico modo per non creare più problemi ai disabili consiste nell’eliminare la causa stessa da cui nascono tali problemi:
i disabili.
Tutti noi dovremmo uccidere i nostri cari affetti da disabilità e uccidere anche quei disabili che non hanno cari.
Solo allora l’Italia potrà respirare senso civico.
Quel senso civico che esce fuori, unicamente a parole, in giornate “della memoria” come questa.
Stato e Chiesa assenti.
Senso di responsabilità nullo.
Memoria di comodo.
Ricordi ed esistenze che si cancellano volutamente.
Ecco, questo é ciò che ho capito in questi anni di vita.
Quello che, però, non hanno capito lo Stato e la Chiesa é che io farò di tutto, sempre, anche a costo di morire immediatamente, per tutelare chiunque sia disabile.
Perché se proteggerli é un mio dovere morale, amarli e dare loro una vita dignitosa e serena sono privilegi a cui non rinunceró MAI.
Nel frattempo, continuate a farci vivere nei nostri “ghetti”.
Uccideteci pure con il gas dell’indifferenza.
Deportateci in campi di concentramento mascherati di libertà.
E ricordate le vittime del Nazismo.
Le vostre peró,miei cari politici”.

Fonte Facebook – Profilo Rosita Terranova

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