Il Cardinale Marc Ouellet ha quindi presentato l’Arcivescovo di Los Angeles S.E.R. Mons. J. H. Gomez che si è espresso sulle radici cristiane dell’America e che ha sottolineato come Padre Junipero Serra sia un esempio per essersi addentrato nella realtà di un mondo nuovo, di come abbia avuto una dedizione di missionario inimitabile, di come sia stato un maestro ineccepibile e di come cosi sia riuscito proprio a convertirlo questo nuovo mondo. La sua vocazione lo ha portato ad essere non solo il riferimento degli evangelizzatori ma anche delle vocazioni, per ciascuna di quelle persone che tra tutte le difficoltà ha convertito. A breve le Vocazioni avranno il loro Santo.
Sulla stessa linea i preziosi interventi dei relatori Prof. Guzman Carriquiry, Segretario incaricato della Vicepresidenza della Pontificia Commissione per l’America Latina nonché Carl Anderson cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo sulla centralità nella esistenza di Fra Serra della Nostra Signora di Guadalupe.
L’arrivo e il messaggio del Papa
Gli oltre duecento seminaristi, provenienti da un’accurata selezione da oltre cento diocesi del pianeta, come ha ricordato il Rettore del Collegio Americano mons. James Checchio, si sono illuminati con la presenza di Papa Francesco. “Una giornata con il nostro Papa!” – ha esclamato Michael – un seminarista di Seattle, città proprio dove nacque il Serra International, il movimento laico a sostegno delle vocazioni sacerdotali nel mondo, rappresentato oggi dal Direttore Esecutivo John Liston e per la stampa da Viviana Normando rappresentante e redattrice dei media serrani italiani, direttore de il Serrano on line di Serra International Italia e direttore de Il Vaticanese.it della Fondazione “Paolo di Tarso”.
Nella Cerimonia Eucaristica presieduta da Papa Francesco ed iniziata alle 12.15 in perfetto orario, tra i principali Concelebranti, vi sono stati l’Arcivescovo di Los Angeles Josè H. Gomez e l’Arcivescovo Joseph E. Kurtz Presidente della Conferenza Episcopale Statunitense.
“Due presenze indispensabili queste nel Collegio Americano del Nord in cui sono stato accolto con grande entusiasmo per prepararci insieme al mio viaggio americano di settembre perché vi siano i buoni presupposti – ha detto Papa Francesco – di dare al mio cammino in America ed alla canonizzazione di Fra Junipero Serra il senso giusto, perché la Chiesa si riunisca tutta”.
La canonizzazione di Fra Junipero Serra e il suo intenso significato
“La Chiesa – ha detto Papa Francesco nella sua omelia – deve uscire per annunciare il Vangelo. Questo vale anche per chi portò difesa e tutela come Junipero Serra che fu protagonista di un rinnovamento che in realtà già da duecento anni aveva raggiunto quella terra, quel mondo nuovo”. “Il suo slancio missionario – ha proseguito Francesco – la sua devozione mariana, la sua testimonianza di santità fanno di lui un esempio per tutti noi. Mi chiedo infatti: ‘Che cosa porta Junipero ad allontanarsi dalla sua terra, da Maiorca, dalla sua vita, dalla sua cattedra? Solo la passione, l’impeto del cuore che vuole condividere con i più lontani, l’incontro con Cristo, incontro che diventa Bellezza. Junipero era pieno di gioia e di Spirito Santo nel diffondere la parola del Signore. Tanti evangelizzatori sono testimoni di carità, alcuni sconosciuti”. “Ma oggi – ha proseguito il Papa – siamo capaci di rispondere alla stessa chiamata? Una chiamata che ci guida a lasciare tutto per annunciare quel tutto nel volto di Cristo e in tutti coloro che non sono stati abbracciati ancora da Gesù, nella sua misericordia. Quella di Junipero Serra è la prima missione continentale che trova radici nel Vangelo e Junipero affidò il suo impegno a Maria, volle consegnare la sua vita a Nostra Signora di Guadalupe. In questa implorazione possiamo vedere l’umile frate inginocchiato e come Maria di Guadalupe sia presente nelle ventuno missioni, diventando la signora del continente, la radice comune. Junipero si affida a colei che è la prima e santa sorgente missionaria e che è sempre in ascolto. La santità è una caratteristica di Junipero Serra, dopo la passione e la dedizione a Maria, che lo rende uno speciale protettore degli ispanici, affinchè tutto il popolo americano scopra di più la sua santità e, nella corona dei santi americani, ci accompagni Junipero Serra, come ha fatto per una vita contemplativa ad esempio S. Rosa da Lima e quei pastori che emanavano profumo delle pecore, quegli operai della vigna del Signore che assistettero i sofferenti e gli emarginati. Ricordo tanti altri santi e martiri perche’ preghino per i loro fratelli che sono pellegrini in quelle terre. Un impetuoso vento di santità corre in tutte le americhe, in cui chiediamo una fusione dello Spirito Santo perchè la vita del continente americano sia sempre più radicata nel Vangelo, sia presente nei popoli, nella nazione. Una gloria che si manifesti nella pace, nella giustizia, con amore preferenziale per i poveri, sia da parte degli uomini di retta coscienza e buona volonta’, sia cattolici, sia di fede diversa. Chiedo l’intercessione della Nostra Signora di Guadalupe e di Junipero Serra perchè mi guidino nel mio viaggio nel Nord e Sud America e per continuare a pregare per me”.
Una domanda al Relatore della Causa dei Santi
Quando il Papa si è soffermato nel giardino del Collegio Americano prima di andare via, abbiamo incontrato Padre Vincenzo Criscuolo che ha evidenziato come “Papa Francesco abbia l’intuito e riesca sempre a proporre Santi personaggi complessi, non noti in tutto il mondo, come è Junipero Serra in particolare per l’America, ma che straordinariamente sono di esempio e di grande attualità per gridare al mondo di oggi un messaggio di santità, di semplicità, impulso vocazionale e devozione a Maria”.
E’ stata davvero una giornata speciale e memorabile. Appuntamento a Washington il 23 settembre 2015, alle ore 1630, nella spianata di Malle con l’esempio del modesto frate Junipero Serra Santo. Blessed Junipero Serra!
Si veda www.news.va, www.serrainternational.org, www.serraclubitalia.it.
Si ringrazia la Sala Stampa della Santa Sede.