Il Vaticanese

Regina Caeli: appello del Papa per la difesa della vita dal concepimento

I numeri della prima canonizzazione di Papa Francesco sono già un piccolo record. Domenica 12 maggio, in piazza San Pietro, in un’unica celebrazione il Pontefice eleva agli onori degli altari ben 802 santi. Di questi, 800 sono martiri, caduti a Otranto durante l’assedio dei turchi nel 1480. Le altre due sono suore fondatrici di congregazioni religiose:  Laura Montoya y Upegui — la prima santa della Colombia che viene canonizzata dal primo Papa latinoamericano della storia — e la messicana María Guadalupe García Zabala

Al termine della Messa, il Papa ha presieduto la preghiera mariana del Regina Caeli,  lanciando un appello per la difesa della vita dal concepimento.

Nuovo bagno di folla, entusiasmo e affetto per Papa Francesco che al termine del Regina Caeli in jeep è arrivato fino in Via della Conciliazione per salutare i fedeli, oltre 70mila, e baciare con tenerezza i tanti bambini che i genitori gli porgevano per farli benedire: prima di rientrare in Vaticano il Papa è sceso dal veicolo per abbracciare numerosi disabili. In occasione della preghiera mariana, il primo pensiero del Papa è stato per l’Italia:

“I martiri di Otranto aiutino il caro popolo italiano a guardare con speranza al futuro, confidando nella vicinanza di Dio che mai abbandona, anche nei momenti difficili”.

Quindi, ha pregato affinchéper intercessione di Madre Laura Montoya, il Signore conceda un nuovo impulso missionario ed evangelizzatore alla Chiesa” colombiana e perché “ispirati all’esempio di concordia e riconciliazione di questa nuova santa, gli amati figli della Colombia continuino a lavorare per la pace e il giusto sviluppo della loro patria”.

Nelle mani di Santa Guadalupe García Zavalaha poi postotutti i poveri, i malati e coloro che li assistono” e ha raccomandato “alla sua intercessione la nobile Nazione messicana, perché bandita ogni violenza e insicurezza, avanzi sempre di più sulla via della solidarietà e della convivenza fraterna”.

Il Papa ha poi ricordato che ieri, a Roma, è stato proclamato beato il sacerdote Luigi Novarese, fondatore del Centro volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce:

“Mi unisco al rendimento di grazie per questo prete esemplare, che ha saputo rinnovare la pastorale dei malati rendendoli soggetti attivi nella Chiesa”.

Papa Francesco ha salutato anche i partecipanti alla “Marcia per la vita” che ha avuto luogo questa mattina a Roma, invitando “a mantenere viva l’attenzione di tutti – ha detto – sul tema così importante del rispetto per la vita umana sin dal momento del suo concepimento”:

“A questo proposito, mi piace ricordare anche la raccolta di firme che oggi si tiene in molte parrocchie italiane, al fine di sostenere l’iniziativa europea ‘Uno di noi’, per garantire protezione giuridica all’embrione, tutelando ogni essere umano sin dal primo istante della sua esistenza. Un momento particolare per coloro che hanno a cuore la difesa della sacralità della vita umana sarà la ‘Giornata dell’Evangelium Vitae’, che avrà luogo qui in Vaticano, nel contesto dell’Anno della fede, il 15 e 16 giugno prossimo”.

Infine, ha rivolto a tutti il suo ormai consueto saluto domenicale:

”Vi auguro buona domenica e buon pranzo!”.

Fonte: www.vatican.va servizio a cura di Salvatore Pignata

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