Gli scultori del team “Sultans of sand” sono ormai agli ultimi ritocchi della loro Natività di sabbia, la Sand Nativity che il comune di Jesolo e il patriarcato di Venezia donano al Papa e alla Chiesa universale. L’olandese Susanne Ruseler, che ha lavorato sui pastori e gli animali a sinistra, il russo Ilya Filimontsev che ha scolpito il nucleo centrale della Sacra Famiglia e l’Angelo, e il ceco Radovan Zivny, che ha cesellato i volti e le vesti dei Re Magi a destra della scena, stanno completando gli scalini che saranno pronti per l’inaugurazione prevista per domani, 7 dicembre, alle 16.30.
Inaugurazione e accensione dell’Albero
Con le musiche della Banda del corpo della Gendarmeria vaticana, le voci di quattro cori, il San Sebastiano, il San Marco e il Tomat, le coreografie del gruppo folcloristico dei Danzerini di Aviano, piazza San Pietro vivrà domani pomeriggio il tradizionale momento festoso dell’accensione dell’albero e dell’inaugurazione del presepe, che Papa Francesco ammirerà il 31 dicembre dopo la celebrazione del Te Deum. A fare gli onori di casa il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano.
Un presepe originale, fatto con amore
Massimo Ambrosin, responsabile del progetto “Sand Nativity” per il comune di Jesolo fin dalla sua prima edizione, nel 2002, ci dice che “siamo pronti a consegnare a Papa Francesco un presepe che riteniamo quantomeno originale”. Gli artisti, racconta ancora Ambrosin, hanno sentito la pressione di lavorare in un luogo così importante, e quindi “si sono impegnati al massimo nei dettagli, nei particolari, che si potranno vedere. Il pubblico si potrà render conto di quanta cura e quanto amore gli artisti hanno messo nel rappresentare queste scene”.
Tutto con la sabbia della spiaggia di Jesolo
Ai lati del presepe, due cartelloni spiegano che “Questa Natività è stata realizzata interamente con la sabbia della spiaggia di Jesolo (Venezia), dove da 17 anni si costruisce il presepe di sabbia in nome della fede e della tradizione di tutti i cristiani del mondo”.
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano