«Un motivo per stare sempre più vicino a Francesco e al suo provvidenziale ministero»: così il cardinale patriarca di Lisbona, Manuel José Macário do Nascimento Clemente, legge il significato della porpora ricevuta dal Papa durante il concistoro del 14 febbraio scorso. Quarto cardinale portoghese del XXI secolo e quarantottesimo della storia, il patriarca confessa di aver accolto la nomina cardinalizia «con semplicità» ma anche «con qualche sorpresa». E si dice convinto che gli appelli alla solidarietà e alla misericordia contenuti nella Evangelii gaudium debbano orientare lo stile pastorale della Chiesa portoghese.
Papa Francesco parla spesso di periferie umane ed esistenziali. Qual è la realtà del patriarcato di Lisbona?
Il patriarcato di Lisbona si trova nella periferia occidentale del continente europeo. Per questo è stato una porta di uscita per il mondo e anche porta di entrata per molti. Nei dintorni di Lisbona esistono ampi spazi suburbani, dove a poco a poco le persone, provenienti da varie parti del mondo, si integrano nella città. Dall’altro lato, esistono nel centro storico e in altri luoghi della città nuove “periferie” di isolamento e abbandono, specialmente gli anziani soli. Aggiungiamoci le periferie culturali poco integrate.
Di fronte al crescente impoverimento delle persone dovuto alla crisi e alla disoccupazione, che tipo di risposta dà la Chiesa?
Se la situazione non è peggiore, questo si deve in buona parte proprio alle istituzioni di solidarietà sociale legate in gran parte alla Chiesa o promosse da cattolici con altre persone di buona volontà. Il ministero episcopale passa anche attraverso lo stimolo e l’appoggio a questi organismi e alle rispettive attività. Questo è certamente uno degli aspetti peculiari del caso portoghese nell’attuale crisi economica e sociale europea.
Che impatto ha lo stile e l’esempio di Papa Francesco nella Chiesa in Portogallo?
Papa Francesco è per tutti noi, pastori e fedeli, un appello permanente alla semplicità e alla solidarietà evangeliche, in relazione a tutto e a tutti. Mai ringrazieremo abbastanza Dio per l’eccezionale Pontefice che ha donato alla Chiesa e al mondo.
Fonte Osservatore Romano di Rosa Bernardo de Pinho