Papa Francesco vicino alla Fondazione Paolo di Tarso che il 3 Aprile festeggia i suoi 10 anni di attività volta alla promozione dei valori cristiani in Rete. Vicino, dunque, a tutti coloro i quali, come la Fondazione “Paolo di Tarso” si sono prodigati nella comunicazione della verità, in rispetto dei diritti della Persona, oggi così importante nell’epoca della comunicazione digitale, veloce, istantanea, ma a volte superficiale e poco rispettosa dell’altro. Una vicinanza, quella di Papa Francesco agli ideali della “Paolo di Tarso, per verita’, bonta’ e bellezza, a partire dalla scelta di un modello di approccio con la vita ispirato a San Francesco di Assisi.
IL DECENNALE DELLA FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”
La giornata che Papa Francesco ha dedicato alla Comunicazione e ai Giornalisti sembra essere stata fissata per l’avvenimento del decennale della Fondazione “Paolo di tarso” che prima tra tutte le Associazioni cattoliche ha deciso di fare della comunicazione digitale la sua mission, avvertendo la necessità di farsi mediatrice tra i grandi temi della Chiesa, a volte complessa nella sua esposizione, e la gente comune. Una mission che proprio con l’elezione di Papa Francesco ha dimostrato di essere stata vissuta sia con passione umana e cristiana che con perfezione tecnica, essendo stata, proprio una delle 11 testate Giornalistiche telematiche del Gruppo ComunicareITALIA di proprietà della “Paolo di Tarso”, prima nel mondo a lanciare in Rete l’HABEMUS PAPAM, con ciò dimostrando anche la sua maturità in senso tecnologico e giornalistico.
MIGLIAIA DI GIORNALISTI NELL’ALULA NERVI Padre Santo – e’ stato detto nella udienza con i giornalisti dove, appunto, è stato presente anche il Gruppo Editoriale di Rete ComunicareITALIA rappresentato dalla Testata Giornalistica IL VATICANESE.IT – presentarla ai giornalisti che da ottanta paesi hanno diffuso le notizie dagli ultimi giorni del Ministero di Benedetto XVI al conclave, a questi suoi primi giorni di Pontificato. Qui, oggi, nell’Aula Nervi in Vaticano, ci sono tutti coloro i quali sono stati in prima linea e hanno testimoniato al mondo un grande evento che scrive storia umana e di pace e che ha proiettato la Chiesa Cattolica protagonista della scena mondiale”.
PAPA FRANCESCO AGLI ORGANI D’INFORMAZIONE IN VATICANO
“Cari amici – dice il Papa – sono contento di conoscervi all’inizio del mio mandato, saluto cordialmente ognuno di voi. Il ruolo dei mass media e’ importantissimo, vi ringrazio per avere lavorato e, avete lavorato!! – dice scherzosamente – in questi giorni intensi. Avete parlato della fede e in particolare del Papa. Grazie a chi ha inteso presentare questi eventi della storia nella lettura della fede. Questi eventi della Chiesa, al contrario di quelli solo storici o politici, chiedono una lettura piu’ ampia, rispondono ad una logica che non e’ principalmente delle categorie mondane e proprio per questo non e’ facile comunicarle ad un pubblico cosi vasto. La Chiesa non ha una natura politica ma e’ essenzialmente spirituale, e’ il popolo di Dio che cammina verso l’incontro di Gesu’ Cristo.
Soltanto in questa ottica si puo’ raccontare nella maniera giusta dove Cristo e’ al centro, senza di Cristo Pietro e la Chiesa non esisterebbero ne’ avrebbero ragione di essere. Cristo e’ presente ha detto Benedetto XVI sempre come lo Spirito Santo. E’ fondamentale tenere presente questo orizzonte interpretativo della fede di Gesu’ Cristo al centro e dello Spirito Santo. Grazie per le fatiche di questi giorni ma per avere avuto il desiderio di conoscere le motivazioni spirituali che guidano la Chiesa. Voi avete la capacita’ di raccogliere, di esprimere le attivita’, il vostro lavoro necessita di studio, sensibilita’, esperienza, con grande attenzione alla verita’, bonta’, bellezza. Questo ci rende vicini perche’ la Chiesa e’ chiamata a comunicare questa triade esistenziale che e’ verita’, bonta’, bellezza. Non per comunicare se stessi”.
LA SCELTA DEL NOME “FRANCESCO”
Nel suo intervento, il Pontefice ha spiegato la motivazione della scelta del suo nome “FRANCESCO”. “Nelle elezioni, questa e’ la verita’, avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo, Claudio Hummes, un grande amico e quando la cosa diveniva un po’ pericolosa per me, lui mi confortava e quando i voti sono saliti, con l’applauso, mi ha abbracciato e mi ha detto ‘non ti dimentichi dei poveri‘. Questa frase è entrata nel mio cuore. Alcuni – continua il Pontefice – non sapevano perchè ho scelto il nome Francesco, e si chiedevano se fosse per Francesco Saverio, Francesco di Sales o Francesco d’Assisi. È in relazione ai poveri che ho pensato a Francesco di Assisi. Poi ho pensato alle guerre mentre lo scrutinio proseguiva e Francesco e’ l’uomo della Pace, e cosi e’ venuto il nome nel mio cuore Francesco di Assisi, l’uomo della poverta’, l’uomo che custodisce il Creato. Come vorrei una Chiesa povera. E per i poveri. Dopo qualcuno ha fatto qualche battuta. Dovresti chiamarti Adriano riformatore, o forse Clemente XV……, ed io ho risposto si così è contro Clemente XIV che ha soppresso la Compagnia di Gesu’. Sempre scherzando. Vi voglio tanto bene. Vi auguro di lavorare con frutto sempre meglio e vi affido alla stella della Beata Vergine Maria, stella della evangelizzazione, la benedizione a tutti voi ed alle vostre famiglie”.
Viviana Normando