Papa Francesco, Messa di Pasqua: “Gesu’ e’ risorto, C’e’ una speranza per tuttiā€

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Papa Francesco: benedizione Urbi et Orbi - San Pietro - Celebrazione Messa di Pasqua

Santa Messa di Pasqua – Roma 31 Marzo 2013 –Ā In Piazza S. Pietro, in questa Santa Messa, per la Resurrezione di Cristo, nella domenica di Pasqua, sono migliaia le persone provenienti da tutto il mondo. Tra questi armeni, musulmani, ebraici, argentini, appartenenti a tutte le religioni perchĆ© una delle prime sfide espresse da Papa Francesco e’ l’ecumenismo. Lo abbiamo visto subito in questi primi momenti di Pontificato quando il Vescovo di Roma ha abbracciato Bartolomeo I. Tante infatti sono anche le voci che si odono stamani, in tutte le lingue, come una polifonia che si innalza come un unica voce corale.Ā E’ la prima Messa pasquale del nuovo Vescovo di Roma, eletto alla Cattedra di Pietro il 13 marzo scorso.Ā Dopo la celebrazione della Messa, che non prevede omelia, il Papa si affaccerĆ  dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana per pronunciare il Messaggio Pasquale e la Benedizione “Urbi et Orbi“.

Papa Francesco - Santa Messa della Domenica di Pasqua
Papa Francesco - Santa Messa della Domenica di Pasqua

Di seguito il primo messaggio “Urbi ed Orbi”Ā di Papa Francesco in questa Pasqua 2013.

Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buona Pasqua! Buona Pasqua!

Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo ĆØ risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove cā€™ĆØ piĆ¹ sofferenza, negli ospedali, nelle carceriā€¦
Soprattutto vorrei che giungesse a tutti i cuori, perchĆ© ĆØ lƬ che Dio vuole seminare questa Buona Notizia: GesĆ¹ ĆØ risorto, cā€™ĆØ la speranza per te, non sei piĆ¹ sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto lā€™amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio!
Anche noi, come le donne discepole di GesĆ¹, che andarono al sepolcro e lo trovarono vuoto, possiamo domandarci che senso abbia questo avvenimento (cfrĀ LcĀ 24,4). Che cosa significa che GesĆ¹ ĆØ risorto? Significa che lā€™amore di Dio ĆØ piĆ¹ forte del male e della stessa morte; significa che lā€™amore di Dio puĆ² trasformare la nostra vita, far fiorire quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore. E questo puĆ² farlo lā€™amore di Dio!
Questo stesso amore per cui il Figlio di Dio si ĆØ fatto uomo ed ĆØ andato fino in fondo nella via dellā€™umiltĆ  e del dono di sĆ©, fino agli inferi, allā€™abisso della separazione da Dio, questo stesso amore misericordioso ha inondato di luce il corpo morto di GesĆ¹, lo ha trasfigurato, lo ha fatto passare nella vita eterna. GesĆ¹ non ĆØ tornato alla vita di prima, alla vita terrena, ma ĆØ entrato nella vita gloriosa di Dio e ci ĆØ entrato con la nostra umanitĆ , ci ha aperto ad un futuro di speranza.
Ecco che cosā€™ĆØ la Pasqua: ĆØ lā€™esodo, il passaggio dellā€™uomo dalla schiavitĆ¹ del peccato, del male alla libertĆ  dellā€™amore, del bene. PerchĆ© Dio ĆØ vita, solo vita, e la sua gloria siamo noi: lā€™uomo vivente (cfr Ireneo,Ā Adversus haereses, 4,20,5-7).
Cari fratelli e sorelle, Cristo ĆØ morto e risorto una volta per sempre e per tutti, ma la forza della Risurrezione, questo passaggio dalla schiavitĆ¹ del male alla libertĆ  del bene, deve attuarsi in ogni tempo, negli spazi concreti della nostra esistenza, nella nostra vita di ogni giorno. Quanti deserti, anche oggi, lā€™essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che cā€™ĆØ dentro di lui, quando manca lā€™amore di Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciĆ² che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio puĆ² far fiorire anche la terra piĆ¹ arida, puĆ² ridare vita alle ossa inaridite (cfrĀ EzĀ 37,1-14).
Allora, ecco lā€™invito che rivolgo a tutti: accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da GesĆ¹, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace.
E cosƬ domandiamo a GesĆ¹ risorto, che trasforma la morte in vita, di mutare lā€™odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace. SƬ, Cristo ĆØ la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero.
Pace per il Medio Oriente, in particolare tra Israeliani e Palestinesi, che faticano a trovare la strada della concordia, affinchĆ© riprendano con coraggio e disponibilitĆ  i negoziati per porre fine a un conflitto che dura ormai da troppo tempo. Pace in Iraq, perchĆ© cessi definitivamente ogni violenza, e, soprattutto, per lā€™amata Siria, per la sua popolazione ferita dal conflitto e per i numerosi profughi, che attendono aiuto e consolazione. Quanto sangue ĆØ stato versato! E quante sofferenze dovranno essere ancora inflitte prima che si riesca a trovare una soluzione politica alla crisi?
Pace per lā€™Africa, ancora teatro di sanguinosi conflitti. In Mali, affinchĆ© ritrovi unitĆ  e stabilitĆ ; e in Nigeria, dove purtroppo non cessano gli attentati, che minacciano gravemente la vita di tanti innocenti, e dove non poche persone, anche bambini, sono tenuti in ostaggio da gruppi terroristici. Pace nellā€™est della Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica Centroafricana, dove in molti sono costretti a lasciare le proprie case e vivono ancora nella paura.
Pace in Asia, soprattutto nella Penisola coreana, perchƩ si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione.
Pace a tutto il mondo, ancora cosƬ diviso dallā€™aviditĆ  di chi cerca facili guadagni, ferito dallā€™egoismo che minaccia la vita umana e la famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitĆ¹ piĆ¹ estesa in questo ventunesimo secolo; la tratta delle persone ĆØ proprio la schiavitĆ¹ piĆ¹ estesa in questo ventunesimo secolo! Pace a tutto il mondo, dilaniato dalla violenza legata al narcotraffico e dallo sfruttamento iniquo delle risorse naturali! Pace a questa nostra Terra! GesĆ¹ risorto porti conforto a chi ĆØ vittima delle calamitĆ  naturali e ci renda custodi responsabili del creato.
Cari fratelli e sorelle, a tutti voi che mi ascoltate da Roma e da ogni parte del mondo, rivolgo lā€™invito del Salmo: Ā«Rendete grazie al Signore perchĆ© ĆØ buono, / perchĆ© il suo amore ĆØ per sempre. / Dica Israele: / ā€œIl suo amore ĆØ per sempreā€Ā» (SalĀ 117,1-2).

Roma - San Pietro - Domenica di Pasqua
Roma - San Pietro - Domenica di Pasqua

SALUTO

“Cari fratelli e sorelle, giunti da ogni parte del mondo in questa Piazza, cuore della cristianitĆ , e tutti voi che siete collegati attraverso i mezzi di comunicazione, rinnovo il mio augurio: Buona Pasqua!
Portate nelle vostre famiglie e nei vostri Paesi il messaggio di gioia, di speranza e di pace, che ogni anno, in questo giorno, si rinnova con forza.
Il Signore risorto, vincitore del peccato e della morte, sia di sostegno a tutti, specie ai piĆ¹ deboli e bisognosi. Grazie per la vostra presenza e la testimonianza della vostra fede. Un pensiero e un grazie particolare per il dono dei bellissimi fiori, che provengono dai Paesi Bassi. A tutti ripeto con affetto: Cristo risorto guidi tutti voi e lā€™intera umanitĆ  su sentieri di giustizia, di amore e di pace”.

Viviana Normando

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