La pietà non è pietismo ma “una manifestazione della misericordia di Dio”. Per Gesù provare pietà equivale “a condividere la tristezza di chi incontra” e ad operare per trasformare questa tristezza in gioia. E’ quanto ha affermato stamani Papa Francesco, in una giornata sferzata dal vento e dalla pioggia, durante l’udienza giubilare tenutasi in piazza San Pietro e seguita dagli ammalati, attraverso maxi schermi, nell’Aula Paolo VI.
La pietà non è pietismo, che è “solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro”. La pietà – ha detto il Papa – “non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi”:
“Accade, infatti, che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli. Ma, quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani, e poi lasciano senza aiutare la fame del vicino, della vicina”.
La pietà è manifestazione della misericordia di Dio
La pietà di cui vogliamo parlare – ha aggiunto il Santo Padre – è una manifestazione della misericordia di Dio”. Alle persone malate, indemoniate, povere o afflitte – ha ricordato il Pontefice – Gesù rispondeva “con lo sguardo della misericordia e il conforto della sua presenza”:
“Per Gesù provare pietà equivale a condividere la tristezza di chi incontra, ma nello stesso tempo a operare in prima persona per trasformarla in gioia. Anche noi siamo chiamati a coltivare in noi atteggiamenti di pietà davanti a tante situazioni della vita, scuotendoci di dosso l’indifferenza che impedisce di riconoscere le esigenze dei fratelli che ci circondano e liberandoci dalla schiavitù del benessere materiale”.
Maria, icona della pietà
Per i credenti – ha detto infine il Papa – c’è un esempio verso cui volgere lo sguardo: “Guardiamo l’esempio della Vergine Maria, che si prende cura di ciascuno dei suoi figli ed è per noi credenti l’icona della pietà”.
Fonte News.va a cura di Amedeo Lomonaco