Tappa ad Aparecida del Papa per affidare alla “Madonnina nera” tanto cara ai brasiliani, il buon esito della Gmg e la vita del popolo latinoamericano. Il Papa ha dovuto raggiungere la città mariana prima in aereo e poi in elicottero a causa del maltempo. Nella notte due chilometri di fila per migliaia di pellegrini, che sfidando il maltempo si sono messi in coda per poter essere all’interno della Basilica per la Messa. Ad Aparecida 200mila fedeli sotto una pioggerellina insistente si sono stretti intorno al Papa.
Un pellegrinaggio ai piedi di Maria, nel Santuario di Aparecida, venerata ogni anno da 11 milioni di pellegrini. Così come a Santa Maria Maggiore il giorno dopo la sua elezione per affidare alla Madonna il suo ministero petrino, in questo suo primo viaggio internazionale prima di immergersi nella Gmg di Rio, il Papa ha voluto recarsi ad Aparecida. Come primo atto ha posto la sua vita e la sua missione nelle mani della Vergine, Le ha affidato i giovani della Gmg e Le ha chiesto di sostenere la speranza e la fede dei fedeli “soprattutto quando la Croce pesa di più”. All’omelia ha indicato il senso del suo pellegrinaggio
“Vengo a bussare alla porta della casa di Maria, che ha amato ed educato Gesù, affinché aiuti tutti noi, Pastori del Popolo di Dio, genitori ed educatori, a trasmettere ai nostri giovani, ha esortato il Papa, – i valori che li rendano artefici di una Nazione e di un mondo più giusti, solidali e fraterni”.
Per questo ha indicato tre semplici atteggiamenti: mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio e vivere nella gioia. “Non perdiamo la speranza!, ha esortato Papa Francesco, Non spegniamola nel nostro cuore! Il male che c’è nella storia non è il più forte. “Il più forte è Dio, e Dio è la nostra speranza”. Incoraggiamo la generosità dei nostri giovani, ha affermato il Papa, soprattutto quando sono attratti da idoli che si mettono al posto di Dio e sembrano dare speranza come il denaro, il successo, il potere, il piacere. Il Pontefice ha chiesto di accompagnare i giovani nel diventare protagonisti della costruzione di un mondo migliore: perché sono un motore per la Chiesa e per la società ed hanno bisogno di valori come spiritualità, generosità, solidarietà, perseveranza, fraternità, gioia, tutti valori che trovano la loro radice più profonda nella fede cristiana.
Papa Francesco ha quindi invitato a lasciarsi sorprendere dall’Amore di Dio ed accogliere le sue sorprese. A fidarsi di Lui, perché lontano da Dio “il vino della speranza si esaurisce”. Infine l’esortazione ai cristiani a non essere pessimisti; a non avere facce “da lutto perpetuo”. Se siamo davvero innamorati di Cristo e sentiamo quanto ci ama – ha concluso il Papa – il nostro cuore si infiammerà di una gioia tale che contagerà quanti vivono vicini a noi”. Al termine della Messa, ai piedi dell’immagine della Vergine nera dal tipico mantello blu e la corona regale, il Papa ha consacrato a Nostra Signora di Aparecida, il Brasile e il suo Pontificato:
O Maria Santissima,
per merito di Nostro Signore Gesù Cristo,
nella Tua amata immagine di Aparecida,
spargi innumerevoli benefici
su tutto il Brasile.
Io, anche se indegno di far parte
dei Tuoi figli e figlie,
ma pieno di desiderio di partecipare
dei benefici della Tua misericordia,
prostrato ai Tuoi piedi,
ti consacro la mia mente,
perché pensi sempre
all’amore che meriti;
ti consacro la mia lingua
perché sempre Ti lodi
e diffonda la Tua devozione;
ti consacro il mio cuore
perché, dopo Dio,
Ti ami sopra ogni cosa.
Accoglimi, o Regina incomparabile,
Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre,
nel beato numero dei tuoi figli e figlie;
accoglimi sotto la tua protezione,
soccorrimi in tutte le mie necessità
spirituali e temporali,
soprattutto nell’ora della mia morte.
Benedicimi, o Cooperatrice Celeste,
e con tutta la tua potente intercessione,
rinfrancami nelle mie debolezze
affinché, servendoTi fedelmente in questa vita,
io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo,
per l’eternità.
E così sia!
Al termine, dal balcone del Santuario ha benedetto i presenti con l’immagine della Madonna e in spagnolo ha promesso di ritornare ad Aparecida nel 2017 per il 300° anniversario del ritrovamento dell’immagine nel fiume Paraiba.
Fonte: www.vatican.va