Il mondo sta diventando una grande rete sociale grazie al ruolo dominante di Internet nella società, e i cristiani devono stare attenti a mantenere come punto centrale la dignità della persona umana.
Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I., in un’intervista concessa a Intercom magazine, una risorsa pastorale e liturgica della Conferenza Episcopale d’Irlanda.
Riflettendo sul Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra questa domenica, il portavoce vaticano osserva che le realtà virtuali non dovrebbero mai essere meramente superficiali, né perdere la propria qualità.
“Che tipo di amicizie si costruiscono on-line?”, chiede. “La rete è un luogo in cui possiamo offrire una ‘testimonianza’ convincente e credibile o solo un contesto di presenze senza impegno, profili fittizi in cui non siamo capaci di ammettere la verità su noi stessi?”.
“E’ una cultura in cui soprattutto i giovani sono profondamente immersi, sperimentando simultaneamente opportunità meravigliose di nuove relazioni e rischi crescenti di isolamento o allontanamento dalla vita quotidiana”, indica il sacerdote.
Padre Lombardi sottolinea che i cristiani devono riflettere su tali questioni, e aggiunge che Benedetto XVI assume sempre un approccio positivo alla nuova cultura digitale nei suoi discorsi pastorali.
“Il Messaggio di quest’anno è un forte appello a una riflessione profonda su come viviamo la nostra esperienza umana e il nostro impegno cristiano nell’era e nella cultura di Internet”, spiega.
da Zenit.org