Per un bilancio della prima giornata di Papa Francesco in terra brasiliana, ascoltiamo il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, intervistato dall’inviato di Radio Vaticana Roberto Piermarini:
D. – Padre Lombardi, quella di ieri è stata una giornata piena di imprevisti e che ha destato anche qualche preoccupazione. Ci può dire qualche cosa in proposito?
R. – Credo che quando si parli di preoccupazione si alluda al fatto dell’itinerario dall’aeroporto fin verso il Palazzo di Guanabara, in cui il Papa è stato accolto in un modo assolutamente entusiastico. Solo che c’è stato anche un piccolo errore lungo la strada, per cui c’è stata qualche difficoltà, diciamo, a continuare il percorso, a un certo punto, con tutta la gente attorno entusiasta. E’ sembrato che si rimanesse un poco bloccati. Questo è un momento che ha suscitato un po’ di stupore o di preoccupazione per alcuni, ma che di fatto è una cosa che si può capire quando c’è una grande città, con una accoglienza straordinaria, con una grandissimo interesse della gente e un Papa come questo, che attira spontaneamente l’entusiasmo e la vicinanza di tanti. Quindi direi che, in realtà, è stata, diciamo così, un’esperienza utile per i prossimi giorni, per cercare di evitare piccoli inconvenienti, ma anche un aspetto positivo di questo grande entusiasmo della prima giornata.
D. – Il Papa si aspettava un’accoglienza così entusiastica da parte della popolazione di Rio e del Brasile in generale?
R. – Il Papa sa che i brasiliani sono molto cordiali; sa che i latinoamericani, che lui conosce bene, sono persone di cuore e i brasiliani in particolare. Mi ha colpito che, nel primo discorso che ha fatto, la parola “cuore” ritorna molte volte. Lui parla proprio dell’’immenso cuore del Brasile e del suo bussare per entrare all’interno dell’accoglienza di questo cuore. Mi pare una comprensione molto fine della sensibilità e anche della gioiosità di questo popolo, che certo caratterizzerà queste giornate.
D. – Non ci sono state domande e risposte sull’aereo da parte dei giornalisti con il Papa, ma il discorso del Pontefice è stato comunque importante…
R. – Non solo è stato importante il breve discorso che il Papa ha fatto, ma è stato importante il suo rapporto personale. Lui ha salutato personalmente tutti gli oltre 70 giornalisti, operatori televisivi, fotografi che c’erano, intrattenendosi con ognuno di loro; ciascuno ha potuto dargli informazioni sulla sua famiglia, ha potuto chiedergli benedizioni di oggetti sacri: ha potuto avere veramente quell’incontro così semplice e umano, che rappresenta proprio il rapporto del cuore di fronte al Padre.
D. – Quali sono stati i contenuti, invece, dell’incontro tra il Papa e la presidente Rousseff?
R. – I contenuti sono stati espressi anzitutto dal discorso della presidente, che mi sembra certamente significativo anche dell’impegno nel campo della giustizia sociale, della crescita umana, dei giovani… Ecco, una volontà e un’intenzione di affrontare tanti problemi che vediamo nella società, attorno a noi e anche nella società brasiliana di questi giorni, come sappiamo. La presidente ha poi anche manifestato al Papa, nel colloquio personale, il suo apprezzamento per l’impegno che il Pontefice mette in questi aspetti. In particolare ha ricordato il suo discorso a Lampedusa come un discorso particolarmente significativo: quindi si vede come da quella piccola isola del Mediterraneo, il Papa sia riuscito a parlare al cuore del mondo, perché anche qui in Brasile, in un grande continente e in un grande Paese, questo discorso è stato accolto. Poi anche le sue parole sulla cultura dell’incontro e non dello scarto e dell’emarginazione sono parole che stanno entrando profondamente nel cuore e colpiscono anche i responsabili politici!
D. – Sul fronte sicurezza, si è parlato addirittura di una bomba, trovata domenica scorsa ad Aparecida: c’è qualche preoccupazione in questo senso?
R. – Diciamo che più che una bomba era un piccolo ordigno artigianale trovato in un bagno pubblico, vicino alla Basilica. Certamente non era in rapporto alla persona del Papa. Quindi le persone competenti non hanno maturato nessuna vera preoccupazione.
D. – Oggi il Papa si riposerà per smaltire il fuso orario, ma anche per le dieci ore di volo. E’ previsto qualche fuori programma?
R. – Ma il Papa è sempre capace di inventare qualche cosa di nuovo… Quindi io non posso assolutamente assicurare che sia un giorno del tutto tranquillo. Però, credo che si proponga di avere un giorno tranquillo, in cui anche pensare ai giorni successivi, prepararsi per i giorni successivi, che non saranno affatto tranquilli e saranno densissimi. Poi, se il Papa vorrà incontrare qualche persona di sua conoscenza, approfondire qualche colloquio, lo potrà fare liberamente. Ma non credo che nella giornata di oggi ci siano degli eventi importanti con la partecipazione del Pontefice. L’evento importante è la Messa di apertura della Giornate mondiale della gioventù, che, però, tradizionalmente è sempre avvenuta senza la presenza del Papa. C’è, domani, l’accoglienza da parte dei giovani al Papa e questo è già uno dei grandi eventi della Gmg.
Fonte: www.varican.va