Ottocentenario del Presepe: la più grande rappresentazione presepiale nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma

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Sabato 16 dicembre ha luogo l’udienza particolare con Papa Francesco e la rappresentazione alla Basilica di Santa Maria Maggiore “Città dei Presepi” a Roma per il Presepe Vivente più grande di sempre. E’ tutta Toscana la spina dorsale del Presepe Vivente d’Italia che si svolge sabato 16 dicembre nelle strade adiacenti la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Per l’occasione un vero e proprio esodo di figuranti coordinati dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi fa tappa a Roma per l’Udienza particolare concessa appositamente da Papa Francesco e poi per rappresentare la nascita di Gesù. “Il racconto del Presepe Vivente di Roma che viene rappresentato da un numero di figuranti da record, più di 1500, – spiega Fabrizio Mandorlini coordinatore di Città dei Presepi – si apre con il corteo dei partecipanti che giunge su piazza dell’Esquilino dove è pronta l’ambientazione al medioevo e il protagonista è San Francesco. I figuranti del presepe vivente lungofiume di Pescia (Pistoia), di Chiusi La Verna (Arezzo), delle Terre del Catria (Pesaro Urbino) e di Orco Feglino (Savona) rappresenteranno la scena della Regola Francescana ad ottocento anni dalla sua approvazione e il primo presepe di Greccio dopo che San Francesco ha incaricato Giovanni Levita di preparare un luogo e una mangiatoia, toccando gli altri momenti principali della vita del santo come l’incontro con Chiara, la donazione del monte sacro della Verna da parte del conte Orlando Cattani e le Stimmate di cui nel 2024 ricorrono gli ottocento anni”. A sottolineare i vari passaggi i tamburi, le chiarine e le bandiere della contrada Cappiano di Fucecchio (Fi). I mestieri tipici del periodo, scandiscono alcuni momenti di vita del tempo mentre i pastori guardano il loro piccolo gregge fatto di pecore e agnellini. Le gradinate retrostanti la Basilica di Santa Maria Maggiore diventano un palcoscenico naturale dove poter muovere le varie scene. La rappresentazione del primo presepe di San Francesco ci rimanda subito, con un salto indietro nel tempo alla Terra Santa e alla Betlemme dell’anno zero dove tutto ebbe inizio. La città è presa dai suoi lavori quotidiani; i mestieri tipici e i mercati, allestiti di fronte alla Basilica, ci conducono per mano nei luoghi dove nacque Gesù. Sono riproposte scene di vita e di lavori identitari di molte regioni d’Italia, ci saranno i fabbri, i tessitori, chi intreccia le corde e chi prepara le ceste, chi lavora alla sua barca, ogni delegazione di presepisti rappresenta quello che di caratteristico c’è nella sua città. Ci sono anche i romani, con la Reggia di Erode e la sua corte e ci sono anche i censori che ottemperano a quanto emanato dal governatore, ovvero che ogni abitante deve recarsi nel luogo di nascita per poter ottemperare al censimento. Gli strilloni richiamano l’attenzione di tutti i passanti affinché il censimento si svolga nel migliore dei modi. In un tempo in cui Erode gozzoviglia chiassosamente con la sua corte, un angelo appare a una fanciulla di nome Maria per annunciarle che darà alla luce il salvatore del mondo. Un angelo apparve in sogno anche a Giuseppe che pensava di ripudiare in segreto la sua promessa sposa. Maria e Giuseppe si recano dunque a Betlemme accompagnati da un asino, ma arrivata la notte non riescono a trovare un albergo per dormire: per loro non c’era posto. Sotto il sagrato della Basilica, una misera capanna accoglie Gesù che nasce. A interpretare le scene ambientate all’anno zero ci sono i figuranti dei presepi viventi di Tricase (Lecce), Castanea (Messina) Barbara (Ancona), Maranola (Latina), Pietrelcina (Benevento), Roffia (Pisa), Stabbia (Firenze), Ancona, Ariccia (Roma), Equi Terme (Massa Carrara), Badia San Savino (Pisa), Gaiole in Chianti (Siena), Petriano (Macerata). Insieme a loro ci saranno popolani e pastori da tutte le parti d’Italia, in particolare da Bagnoli del Trigno (Isernia), La Serra (Pisa), Capraia e Limite (Firenze), Gubbio, (Perugia), Ponte a Egola (Pisa), Vibo Valentia (Associazione don Mazza Pernocari), Montefiascone (Viterbo), Acri (Cosenza), Palermo (Parrocchia Maria SS.ma del Buon Consiglio), Labico (Roma), Santa Croce sull’Arno (Pisa), Cerreto Guidi (Firenze), Bagnoregio (Viterbo), Pontedera (Pisa), Petriano (Pesaro-Urbino), Pietrelcina (Benevento), Gangi (Palermo), Castelfiorentino (Fi), Monticello Conte Otto (Vicenza), Gello Biscardo (Arezzo), Palaia e Casciana Terme (Pisa), Fabriano, Castello di Precicchie (Ancona). I Re magi arriveranno dalle Marche e precisamente dal presepe vivente di Barbara (Ancona), mentre gli “angeli” provengono da Santa Colomba di Bientina (Pisa) e da Roma (Parrocchia dei SS. Silvestro e Martino ai Monti). Anche le comunità di don Orione (Firenze) e “Il Faro” di Pescia sono presenti con i loro figuranti. I canti sulle scene principali sono scritti, musicati ed eseguiti da Stefano Mattii, Giulia Orlandini e dal coro di Castelfiorentino (Fi). Inizio dalle ore 14 con l’esibizione del gruppo sbandieratori e musici della Contrada Cappiano di Fucecchio e con gli interventi istituzionali, poi dalle ore 15,00 la rappresentazione. Alle ore 17,30 la novena di Natale sul sagrato della Basilica a cui segue alle ore 18,00 la solenne celebrazione con l’omaggio dei figuranti alla reliquia della Sacra Culla. A Roma vi sono oltre 45 pulman di figuranti da tutta Italia.

Di seguito il Comunicato della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

(12 dicembre 2023)

Sabato 16 dicembre si terrà la seconda edizione del Presepe Vivente di Roma, iniziativa promossa dalla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi. Nell’800esimo anniversario del primo presepe di San Francesco, con oltre 1500 figuranti provenienti da ogni parte d’Italia, questa manifestazione si conferma come uno dei momenti più attesi del periodo natalizio capitolino. Il presepe vivente, che si svilupperà lungo un percorso itinerante, prenderà il via dalla Chiesa del Perpetuo Soccorso in via Merulana per attraversare Via Merulana, Piazza di Santa Maria Maggiore, Via dell’Esquilino, Piazza dell’Esquilino, Via Liberiana fino a giungere nuovamente nella Piazza antistante la Basilica dove avverrà la rappresentazione della Natività. I protagonisti del presepe vivente, parrocchie, associazioni, gruppi storici, proloco e appassionati iscritti, la mattina saranno ricevuti da Papa Francesco in Vaticano, in un’udienza loro dedicata, aggiungendo un tocco di spiritualità e significato religioso a questa tradizione. Il programma della giornata prevede l’apertura dell’area presepiale alle ore 13.00 seguita alle ore 14.00 da esibizioni di gruppi storici e folk provenienti da diverse regioni d’Italia negli spazi antistanti il Sagrato della Basilica. Alle ore 15.00 si terrà la rappresentazione del Presepe Vivente, uno spettacolo coinvolgente che trasporterà il pubblico nell’atmosfera della natività. La giornata culminerà alle ore 18.00 con la Solenne Celebrazione Eucaristica al termine della quale ci sarà la Benedizione dei Bambinelli. “Nel Presepe Vivente, promosso con entusiasmo dalla Basilica e dall’Associazione Terre di Presepi – ha affermato Sua Ecc. Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore – riviviamo la storia della Natività, una storia che ha il potere di toccare i cuori e rinnovare la fede ricordando che in questo luogo sacro, dove l’evento natalizio risplende con particolare intensità, custodiamo la Reliquia della Sacra Culla”. Il Presepe Vivente è un invito a riscoprire la bellezza della storia della Natività, un viaggio che ci guida verso l’essenza del messaggio natalizio.

Fonte: Associazione Nazionale Città dei Presepi e Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Roma.

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