Ecco finalmente una bella notizia dalla Calabria: si tratta del recupero di un vero gioiello che appartiene ai fedeli e agli appassionati d’arte che vivono la Città di Cosenza definità l’Atene del Mezzogiorno d’Italia. Da oggi anche i turisti avranno un nuovo validissimo motivo per visitare, cuore saldo e fotocamera in mano, uno dei capolavori del barocco cosentino.
La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, in attuazione del Progetto ARCUS SPA – Programma di interventi relativi alla tutela, ai Beni e alle Attività Culturali e allo Spettacolo da finanziare con le risorse individuate ai sensi dell’art. 60, comma 4, della L. 27.12.2002 n. 289. – Anno 2009, ha consegnato, in data 3 maggio 2013, i lavori di consolidamento e restauro parziale dell’Oratorio dell’Arciconfraternita del Rosario annesso al complesso monumentale di San Domenico di Cosenza.
L’intervento di restauro, progettato dai tecnici della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e diretto da Fabio De Chirico, soprintendente BSAE Calabria e da Nella Mari, storico d’arte SBSAE Calabria, sarà ultimato nell’autunno del 2014.
Lo splendido Oratorio del Rosario è una delle espressioni più significative dell’arte barocca nella città di Cosenza.
La prima fase costruttiva risale al Cinquecento come attestano la cassa muraria, gli arconi in pietra di accesso alle cappelle laterali, l’arco santo in pietra e l’abside quadrangolare. Alla prima metà del Seicento rimanda il preziosissimo soffitto in legno intagliato e dorato dall’opulento decoro tipico del variegato repertorio ornamentale barocco e su cui si stagliano lo stemma del mecenate Lorenzo Landi e cinque dipinti su tela raffiguranti Gesù tra i dottori della chiesa, la Natività, La morte della Vergine, La Circoncisione, La discesa dello Spirito Santo.
Nel corso del Settecento l’Oratorio del Rosario, in piena adesione al gusto barocco, viene rimaneggiato e arricchito. Le pareti vengono decorate con stucchi dorati, si realizzano il doppio ordine di stalli in legno laccato e dorato, il pulpito, il cancello di accesso alla cappella in ferro battuto, l’ampia cantoria in legno dipinto e la cupola dell’abside. La resa volumetrica e prospettica e l’ornamentazione fanno di questo luogo sacro un esempio eccellente, un documento prezioso e unico dell’architettura e dell’arte barocca nella città di Cosenza.
La lettura dell’apparato pittorico restituisce un programma iconografico strettamente correlato all’intitolazione della cappella: è la rappresentazione dei Quindici Misteri che si dispone lungo le pareti, ai lati dell’arco santo, sulla cupola. L’intervento previsto ha l’obiettivo di dare slancio vitale al centro storico di Cosenza avviando un’adeguata programmazione che, partendo dai punti di eccellenza che custodiscono memorie e un patrimonio di arte e di cultura di straordinaria rilevanza, le restituisca valore e centralità.
Il restauro dell’Oratorio del Rosario, unico intervento ARCUS approvato in Calabria, rappresenta un importante tassello nell’attività di tutela e recupero del patrimonio culturale, ancora più significativo in considerazione della grave crisi economica che investe il nostro Paese.
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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
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