a cura dell’Avv. Giovanni Borrelli/
“Le ultime conversazioni” del Papa emerito con lo scrittore giornalista Peter Seewald mettono in luce con grande chiarezza, quello che è stato definito il Suo testamento spirituale . Egli, nella aperta conversazione, ribadisce le profonde riflessioni teologico filosofiche elaborate nel corso della Sua laboriosa vita sacerdotale, riviste in chiave moderna ed attuale, saldamente ancorate al corposo sostrato teologico tradizionale, arricchite da una commovente umiltà che colpisce favorevolmente per la incondizionata fiducia in Dio, anche quando, affrontando il problema del male, ammette che il rapporto presenta qualche difficoltà, riconoscendo di essere “troppo piccino per comprendere“. È ammirevole come Ratzinger ringrazi ancora Dio di consentirgli di camminare con Lui libero, libertà che con la ragione e la fede sono stati i pilastri del Suo pontificato,in quanto Dio e’ la realtà e bisogna avere il coraggio di vivere con fede il Lui . Eppoi come non ricordare il richiamo alla filosofia quale preludio al Cristianesimo, inteso quale lungo percorso del procedimento cognitivo dell’uomo ricchezza infinita concessa da Dio per renderlo unico in piena libertà, alla luce dei valori non negoziabili che l’attuale esteso nefasto relativismo, di un pensiero unico, vorrebbe cancellare. Egli ha dunque il merito di rinfrescare la ragione scaldando il cuore, come dice benissimo Seewald, ed aggiungerei di risvegliare le coscienze appiattite, facendo riscoprire la grande forza della ragione che Dio ci ha dato, glorificato per quello che E ‘ non perché può darci il paradiso, come preferisce pregarLo, perché l’amore vero non pretende nulla, ama e basta. A Papa Ratzinger noi tutti dobbiamo quindi, molta gratitudine per il grande illuminante insegnamento donatoci, avendo risvegliato con il giusto sapere, le nostre coscienze da un dannoso nefasto letargo e tutelato la dignità dell’uomo persona, ricusando con fermezza ogni tentativo di farne oggetto di mercificazione.