Il Vaticanese

Nomina del Prefetto della Casa Pontificia

Papa Benedetto XVI ha nominato Prefetto della Casa Pontificia mons. Georg Gänswein (in foto), suo segretario particolare, prenderà il posto del neo-cardinale statunitense James Michael Harvey, elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Urbisaglia, con dignità di arcivescovo. Il comunicato della Sala Stampa vaticana, nel riportare la notizia, “non parla della nomina di un nuovo segretario particolare del Papa, pertanto mons. Gänswein continuerà a svolgere anche l’incarico precedente”. Sarà ordinato vescovo da Benedetto XVI il 6 gennaio, Solennità dell’Epifania, in una celebrazione in cui potrebbe essere ordinato vescovo anche Vincenzo Zani, segretario della Congreazione per l’Educazione Cattolica, e Fortunatus Nwachukwu, capo del protocollo della Segreteria di Stato inviato nunzio apostolico in Nicaragua. E fu in qualche modo eloquente il fatto che Gänswein e Nwachukwu siano arrivati insieme alle visite di calore ai cardinali creati nell’ultimo Concistoro, e insieme siano andati a salutare la neo-porpora James Micheal Harvey, il predecessore di Gänswein come prefetto della Casa Pontificia, ora arciprete della Basilica di San Paolo Fuori Le Mura. Mons. Georg, nato 56 anni fa a Waldshut (Baden-Württemberg, Germania), è stato ordinato sacerdote il 31 maggio 1984 e incardinato nell’arcidiocesi di Freiburg im Breisgau. Laureato in Diritto Canonico nel 1993 presso la Katholisch-Theologische Fakultät della Ludwig-Maximilians-Universität di München, dopo essere stato giudice del Tribunale Diocesano e collaboratore personale dell’arcivescovo di Freiburg im Breisgau, nel 1995 è stato assunto presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Nel 1996 è stato trasferito alla Congregazione per la Dottrina della Fede, dove in seguito ha svolto l’ufficio di segretario personale del prefetto, l’allora card. Joseph Ratzinger, di cui è diventato segretario particolare con la sua elezione al Pontificato. Oltre al tedesco, conosce anche l’italiano, il francese, l’inglese, lo spagnolo e il latino.

www.santasede.it

Exit mobile version