Il Vaticanese

Movimento NOI in Calabria contesta il Governo. NO OGM e CETA

Luana Gallo – Ecologa – Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI

Luana Gallo – Ecologa – Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI

Luana Gallo - Ecologa - Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI
Luana Gallo – Ecologa – Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI

“Gli accordi di libero scambio previsti dal CETA e che mirano a globalizzare il mercato, verranno pagati dall’eccellenza della nostra Agricoltura e dalla salute di noi tutti cittadini. Non solo, anche dall’economia del turismo che giunge nel Bel Paese per apprezzare la tradizione dei sapori antichi. Abbiamo bisogno di un sovranismo agricolo per la tutela del prodotto Italia”.

LUANA GALLO: OGM E CETA NEMICI DELLA NOSTRA SALUTE
A dichiararlo è Luana Gallo, Ecologa del DiBEST – Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL Università della Calabria ma anche tra i Fondatori del Movimento cattolico NOI già punto di riferimento, dopo solo due anni, del territorio per le sue iniziative mirate a ristabilire diritti e doveri. “L’accordo di libero scambio ci farà trovare sulle scansie dei nostri supermercati prodotti provenienti da altri Paesi ma che non sono sottoposti ai rigorosissimi controlli dei prodotti italiani.

Oggi più che mai le regioni italiane devono assumere impegni solenni a difesa della terra e dei diritti di noi italiani al Cibo Sano e all’Acqua potabile.

Ciò, significa – aggiunge l’Ecologa – puntare ad una seria e rigorosa politica di tutela ambientale che la classe politica, sino ad oggi e tranne rare e brillanti eccezioni di successo, non è stata in grado di garantire ma di peggiorare. In Calabria non possiamo fare più sconti e in questo momento di grande trasformazione e riassetto della classe politica, abbiamo bisogno di vedere al Governo che, della tutela dell’Ambiente e dell’Agricoltura, ne sa più di tutti”.

L’APP della Dieta Mediterranea creata con la direzione della Prof.ssa Luana Gallo presso la FAO

La prof.ssa Luana Gallo ha promosso e diretto il primo Master in Green Economy, Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale che ha ricevuto anche il contributo didattico di Coldiretti nazionale e ha coordinato i lavori scientifici per la realizzazione dell’App della Dieta Mediterranea “MDietAPP” (www.mdietapp.eu) presentata presso la FAO ed il WTO- World Food Programme.

Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI – Rete Umana

INTERVIENE ANCHE VINCENZO CAPOCASALE: “TUTELARE LA FAMIGLIA”
A sostenere una classe politica nuova e determinata a tutelare i Diritti al Cibo Sano e all’Acqua potabile, è anche Vincenzo Capocasale che nel Movimento cattolico NOI è Responsabile dei Rapporti con il Clero e la Famiglia. “Le famiglie non possono pagare un prezzo così alto rischiando di acquistare in buona fede prodotti che sono sottoposti a rigorosissimo standard di controllo. Chiederemo a Coldiretti e alle Associazioni che tutelano in Italia l’Agricoltura, di acutizzare le battaglie che ci vedranno al loro fianco perché possano essere vinte. Intanto, si dia la possibilità di individuare chiaramente gli scaffali sui quali vengono posti in vendita solo prodotti italiani. La risposta la daremo noi cittadini acquistando solo questi e costringendo il mercato a fare ciò che i cittadini vogliono per il loro bene”.

Maria Luisa Celani – Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI

MARIA LUISA CELANI: “E’ UN PROBLEMA SOCIALE GRAVE. NON E’ SOLO CIBO”
“In una regione come la Calabria ove l’indice di disoccupazione è tra i più alti d’Europa, se non il più alto, e dove i pensionati non riescono, come la maggior parte delle famiglie, a giungere alla fine del mese, gli accordi di libero scambio saranno una ulteriore piaga sociale. Appare chiaro – afferma Maria Luisa Celani Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI – che le masse si orienteranno sull’acquisto di cibo scadente a basso prezzo, con gravissime ricadute sulla salute che, tra l’altro, in una regione come la Calabria, non è assolutamente garantita, atteso lo scandalo che mostra del sistema sanitario regionale, divenuto a dire delle Prefetture che ne hanno commissariato gran parte, un punto di forza della ‘ndrangheta.

Angelo Falcone – Responsabile settore Salute del Movimento NOI

ANGELO FALCONE: CIBO SANO E’ PREVENZIONE E VERA TUTELA DELLA SALUTE
Dal Movimento NOI interviene anche Angelo Falcone Delegato al settore Salute. Il Sistema Sanitario calabrese è indecente. Non a caso è storicamente commissariato.

La tutela della produttività Italiana, della terra e dell’acqua, è parte del nostro programma perché è primaria forma di prevenzione da tutti i mali che oggi sconvolgono la Famiglia.

E’ fondamentale che si fronteggi con ogni strumento il rischio di avere sulla nostra tavola cibo non identificabile, potenzialmente dannoso e anche alla luce dei recenti studi del gruppo guidato dalla prof.ssa Caballero che individuano nel glifosato, uno dei principali artefici di alcune importanti patologie neuro degenerative. Ho proposto al Movimento NOI di prendere le distanze da tutti coloro i quali non sono capaci di assicurare programmi precisi in tal senso. Soprattutto nelle prossime elezioni regionali previste nel Dicembre 2019.

Eleonora Cafiero – Candidata a Sindaco della Città di Rende

ELEONORA CAFIERO: INASCOLTATA LA SOCIETA’ CIVILE CHE SI STA MOBILITANDO
Interviene sul tema anche Eleonora Cafiero, progettista e  Manager della Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale, candidata sindaco della Città di Rende per il Movimento NOI, alle scorse Amministrative.

“Recentemente abbiamo condiviso una importante manifestazione dedicata alla tutela dell’Ambiente  per la quale sono stati invitati 39 Sindaci ma solo due e due delegati da altri Sindaci, si sono presentati.

Sul territorio gravano importanti indagini sulla questione ambientale. Una tra esse, condotta dal Capo della Procura della Repubblica di Cosenza, è stata chiamata “Cloaca Maxima”, a significare le condizioni del fiume Crati le cui acque finiscono nell’irrigazione dei campi. Se i Sindaci sono i primi a disertare queste manifestazioni che partono da professionisti e dall’attivismo intelligente del mondo del civismo – ha dichiarato Eleonora Cafiero – il problema non sono solo OGM e mercato globale, ma è la nostra classe politica che mostra totale disinteresse. Dunque, il problema è certamente politico e senza assolute novità a livello regionale, competenti nel settore, nulla potrà cambiare”.

Daniela Lo Russo, Avvocato, Responsabile dipartimento “Diritto e Giustizia” del Movimento NOI “Rende”

DANIELA LO RUSSO: C’E’ NECESSITA’ DI UNA POSIZIONE CONTRARIA ALL​’​ACCORDO CETA
Anche la neo delegata al settore “Diritto e Giustizia” del Movimento NOI per la Città di Rende Daniela Lo Russo, è intervenuta sul tema. Iniziamo col dire a chiare lettere che questo trattato economico commerciale globale tra Unione Europea e Canada​,​ non favorisce affatto l’identità del Made in Italy​ ​e ha un impatto negativo per la Calabria. Con il CETA​,​ si da il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti più tipici, e si spalancano le porte all’invasione di grano duro trattato in preraccolta con il glifosato​ ​vietato in Italia (in Calabria anche per le produzioni integrate biologiche) e​d​ a ingenti quantitativi di carne a dazio zero. 

E’ un accordo che condanna la Calabria ultima regione d’Europa. 

Gli effetti che esso produrrà sono devastanti per il Made in Calabria, un pezzo importante del Made in Italy, e una regione che basa la sua economia sull’agro​​alimentare​,​ sulla distintività, qualità e capacità di competere e che può quadruplicare la produzione non può permetterselo. Un livellamento verso il basso della qualità che porta una competizione basata solo su prezzi bassi con rischi per l’ambiente, la salute e perdita di posti di lavoro. Nessun prodotto calabrese riceverà protezione nel Canada, come diversamente avverrà per pochissimi prodotti italiani (prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala Campana et​c​​.​) che conserveranno per pura facciata la protezione da parte del mercato. 

Umile Trausi, Responsabile per ila Città Storica di Cosenza del Movimento NOI

UMILE TRAUSI: PRIVE DI SAPORI ANTICHI E MEMORIE I CENTRI STORICI SONO SOLO PIETRA
A intervenire è anche Umile Trausi Responsabile per la Città Storica di Cosenza del Movimento NOI. Chi giunge in Italia è attratto dalla sua storia longeva e dai segni che essa proietta nelle coscienze dei visitatori attraverso il recupero della memoria, che è anche sapori tradizionali. La difesa dell’Agricoltura tradizionale, dunque, diventa fondamentale perché i nostri centri storici non siano solo pietre ma una grande casa accogliente all’interno della quale il visitatore, se vogliamo parlare di economia del turismo, ad esempio, si senta avvolto dall’autentica tradizione che non può e non deve essere messa in discussione da un mercato globale. Entrare nella Città Storica di Cosenza – afferma Umile Trausi – come in qualsiasi altra in Italia, deve essere per l’ospite la proiezione della propria esistenza in un’altra, perché è proprio la ricerca della diversità che ci rende completi e sicuri di vivere nel posto giusto. Ognuno di noi viaggia per regalarsi la ricerca di quanto ci rende completi. Quale tristezza incomberebbe sui mercatini tradizionali se l’affermazione di un mercato globale li rendesse tutti simili? Perché dovremmo viaggiare ancora? Per vedere solo pietre?

Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

FABIO GALLO: IL CIVISMO DEVE PRETENDERE IL MASSIMO
Molto chiara la posizione del Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo. “Le responsabilità dei drammi che tutti noi viviamo oggi in Calabria e in Italia, sono di natura politica. Se la politica continuerà a complottare contro gli interessi del proprio Paese e dei propri Cittadini, solo per fare voti, nulla cambierà. In Calabria da 30 anni sono sempre gli stessi soggetti a passarsi la staffetta del potere gestionale di settori strategici e i migliori professionisti, le Fondazioni, le Associazioni, i Movimenti civici che potrebbero dare un grandissimo contributo allo sviluppo in un contesto di legalità, sono inascoltati o mortificati.

Proprio oggi il Sole24Ore ci offre un dato: Basilicata, Calabria e Sicilia sono agli ultimi posti UE per laureati occupati.

Il male, dunque, è ben visibile. La questione del Cibo Sano e della tutela del prodotto “Italia” è fondamentale ma per vincere la battaglia, bisogna rimuovere dalla politica che verrà, le scale di grigio. Converrebbe a tutti. Tra l’altro, la stessa classe politica in Calabria è puntualmente oggetto d’interesse della Magistratura Antimafia, come se fosse condannata ad una strada senza via d’uscita che invece c’è, separando il grano buono dalla zizzania ed elevando e di non poco il livello culturale e professionale di ci amministra. La Calabria oggi si avvia alle regionali e come sempre avanza nomi che non saranno mai in grado di fronteggiare la grande crisi, perchè nessuno ha un vero programma. Così, non ci saranno risalite se non solo un cambio di poltrone che vedrà il sud salvadanaio per le emergenze di tutto il Paese, come già accaduto sempre con cospicui Fondi FAS che, se pur destinati al riequilibrio economico e sociale del SUD (che non ha saputo utilizzarli con un piano di sviluppo reale), sono stati utilizzati massivamente per molto altro e in tutta Italia. NOI siamo camminatori attivi più che mai nella proposta di idee e progetti, ma vogliamo vedere i programmi di cui nessuno, al momento, ha parlato se non in fase di lamento del concorrente”.

Giuseppe Capalbo – Responsabile settore Commercio del Movimento NOI

GIUSEPPE CAPALBO: “MADE IN ITALY” NON BASTA 
A dirlo è Giuseppe Capalbo responsabile settore Commercio del Movimento NOI “Cosenza”, attento alle trasformazioni che tendono a neutralizzare l’efficacia del Made in Italy.
“La forza del mercato italiano – afferma Giuseppe Cabalbo – è nella sua capacità di reinventare continuamente la tradizione rendendola sempre più adatta ai passi dei tempi. Ma una cosa è certa: la tradizione è tradizione. Se sugli scaffali dei luoghi della tradizione dovessero primeggiare prodotti esteri che li imitano, privi di controllo e per questo a basso costo, sarebbe la sconfitta della nostra storia che ha reso grande l’Italia nel mondo con il conio più imitato per eccellenza e qualità: il Made in Italy. Oggi, però, non basta lavorare all’estero il prodotto all’italiana per definirlo Made in Italy. Dobbiamo insistere con la tutela della tradizione che molto spesso si trasmette da madre in figlia e da padre in figlio. I viaggiatori che entrano nei nostri negozi vogliono sapere se è davvero un prodotto italiano e conoscere la sua storia. Nei grandi Store esiste già il mercato globale. NOI, dobbiamo difendere la piccola e media azienda creando per essa mercato”.

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