โNon cโรจ uomo o donna โ tra le righe iniziali del documento finale del XIII Sinodo dei Vescovi – che, nella sua vita, non si ritrovi, come la donna di Samaria della pagina del Vangelo (cf. Gv 4,5-42), accanto ad un pozzo con unโanfora vuota, nella speranza di trovare lโesaudimento del desiderio piรน profondo del cuore, quello che solo puรฒ dare significato pieno dellโesistenza. Molti sono oggi i pozzi che si offrono alla sete dellโuomo, ma occorre discernere per evitare acque. Urge orientare bene la ricerca, per non cadere preda di delusioni, che possono essere rovinose. Come Gesรน al pozzo di Sicar, anche la Chiesa sente di doversi sedere accanto agli uomini e alle donne di questo tempo, per rendere presente il Signore nella loro vita, cosรฌ che possano incontrarlo, perchรฉ lui solo รจ lโacqua che dร la vita eterna. Solo Gesรน รจ capace di leggere nel fondo del nostro cuore e di svelarci la nostra veritร , come ha fatto con la Samaritana dicendole tutto quello che aveva fatto e rendendola con lโesperienza personale dellโincontro da peccatrice convertita messaggera di salvezzaโ.
Con la parabola dellโincontro di Gesรน con la Samaritana al pozzo comincia il documento finale del Synodus Episcoporum, โMessaggio al popolo di Dio della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescoviโ, presentato in conferenza stampa Venerdรฌ 26 ottobre 2012.
Il documento รจ stato reso noto in un messaggio positivo e carico di speranza che ha visto impegnati nellโannuncio di un Chiesa viva S.Em. il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e presidente della Commissione del messaggio conclusivo del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione, S.Em. mons. Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Maila e Vice Presidente di detta Commissione tra i sei Cardinali nominati da poco dal Papa per il prossimo Concistoro e S. Ecc. mons. Pierre Marie Carrรฉ Arcivescovo di Montpellier, Segretario Generale del Sinodo.
Notizie allโunisono che riflettono una Chiesa viva, vigile, fertile di idee e di impegno, colma di fede, nello slancio ecumenico, nella umiltร dellโascolto della Parola, di conversione e di azioni nella consapevolezza della sua soliditร bimillenaria in Gesรน Cristo.
โLโincontro con il Signore โ si legge nel documento – che rivela Dio come amore, puรฒ avvenire solo nella Chiesa, come forma di comunitร accogliente esperienza di comunione; da qui poi i cristiani ne diventano testimoni anche in altri luoghi. Tuttavia la Chiesa ribadisce che per evangelizzare bisogna essere innanzitutto evangelizzati e lancia un appello โ a cominciare da se stessa โ alla conversione, perchรฉ le debolezze dei discepoli di Gesรน pesano sulla credibilitร della missioneโ. โInfatti alla Conversione โ spiega S.E. Betori โ รจ dedicato un capitolo interoโ. โConsapevoli tutti del fatto โprosegue il documento – che il Signore รจ la guida della storia e quindi che il male non avrร lโultima parola, i vescovi invitano poi i cristiani a vincere la paura con la fede ed a guardare il mondo con sereno coraggio perchรฉ, sebbene pieno di contraddizioni e di sfide, esso resta pur sempre il mondo che Dio ama. Niente catastrofismo, niente pessimismo, dunque: globalizzazione, secolarizzazione e nuovi scenari della societร , migrazioni, pur con delle difficoltร e le sofferenze che comportano, devono essere opportunitร di evangelizzazione. Perchรฉ non si tratta di trovare nuove strategie come se il Vangelo fosse da difendere quale prodotto di mercato, ma di riscoprire i modi con cui le persone si accostano a Gesรน.
Il Vangelo โ ha dichiarato S.Em. il Cardinale Giuseppe Betori โ ha due manifestazioni con cui si accede alla salvezza dellโanima: una รจ la famiglia come luogo in cui emerge il ruolo del Vangelo nella storia e cโรจ un altro segno del fatto che la vita vada oltre lโeternitร espressa dal compito dei Sacerdoti, nella vita consacrata. Una vita eterna che illumina il presente ma va oltreโ.
Un altro tema affrontato con grande attenzione รจ lโimportanza nella formazione permanente per i sacerdoti e i religiosi, con un invito ai laici, nei movimenti e nuove realtร ecclesiali, definiti come โtutti espressione della ricchezza dei doni che lo Spirito fa alla Chiesaโ ad evangelizzare restando in comunione con la Chiesa. โLa nuova evangelizzazione che ha al centro Cristo โ si legge nella sintesi del documento fornita nella Sala Stampa della Santa Sede โ trova unโauspicabile cooperazione con le altre Chiese e comunitร ecclesiali, anchโesse mosse dallo stesso spirito di annuncio del Vangelo. Particolare attenzione viene rivolta ai giovani in una prospettiva di ascolto e di dialogo per riscattare e non per mortificare la potenza del loro entusiasmoโ.
โIl messaggio โ prosegue in sintesi il documento – guarda al dialogo declinato in vari modi: con la cultura, che ha bisogno di una nuova alleanza tra fede e ragione, con lโeducazione, con la scienza che quando non chiude lโuomo nel materialismo diventa unโalleata nellโumanizzazione della vita, con lโarte ove si conferma come la Bellezza sia una strada particolarmente efficace nella nuova evangelizzazione insieme a tutta lโoperositร dellโuomo nello spazio in cui mediante il lavoro egli si fa cooperatore della creazione divina; con il mondo dellโeconomia e del lavoro, con i malati e i sofferenti, con la politica, alla quale si chiede un impegno disinteressato e trasparente del bene comune, con le altre religioni. In particolare, il Sinodo ribadisce che il dialogo interreligioso contribuisce alla Pace, rifiuta il fondamentalismo e denuncia la violenza contro i credenti. Il messaggio ricorda le possibilitร offerte dallโAnno della Fede, contro la desertificazione spirituale citata da Benedetto XVI nellโomelia di apertura dellโAnnus Fidei, dalla memoria del Concilio Vaticano II e dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Infine indica due espressioni della vita di fede, particolarmente significative per la nuova evangelizzazione: la contemplazione, dove il silenzio permette di accogliere al meglio la parola di Dio e il servizio ai poveri, nellโottica di riconoscere Cristo nei loro voltiโ.
Verso la figura della donna รจ stato fatto un ringraziamento specifico e dimostrato un grande apprezzamento della Chiesa per i molteplici servizi resi, aprendo spazi nella specificitร piuttosto che sul caso delle eguaglianze.
I divorziati non saranno abbandonati dal Signore, nellโaccompagnamento della comunitร , nella medesima disciplina dei Sacramenti, nei concetti esposti da Benedetto XVI a Milano, nella Giornata della Famiglia.
โNellโultima parte, il messaggio guarda alle Chiese delle diverse regioni del mondo e ad ognuna di esse rivolge parole di incoraggiamento per lโannuncio del Vangelo: alle Chiese dโOriente auspica di poter praticare la fede in condizioni di pace e di libertร religiosa; alla Chiesa dโAfrica chiede di sviluppare lโevangelizzazione nellโincontro con le antiche e nuove culture, appellandosi poi ai governi perchรฉ cessino i conflitti e le violenze. I cristiani dellโAmerica del Nord, che vivono in una cultura con molte espressioni lontane dal Vangelo, devono guardare alla conversione, ed essere aperti allโaccoglienza di immigrati e rifugiati. LโAmerica Latina รจ invitata a vivere la missione permanente per affrontare le sfide del presente come la povertร , la violenza, anche nelle nuove condizioni di pluralismo religioso. La Chiesa in Asia, anche se รจ una piccola minoranza, spesso posta ai margini della societร e perseguitata, viene incoraggiata ed esortata alla saldezza della fede. LโEuropa, segnata da una secolarizzazione anche aggressiva e ferita dai passati regimi, ha perรฒ creato una cultura umanistica capace di dare un volto alla dignitร della persona e alla costruzione del bene comune; le difficoltร del presente non devono quindi abbattere i cristiani europei, ma devono essere percepite come una sfida. AllโOceania, infine, si chiede di avvertire ancora lโimpegno di predicare il Vangelo. Il messaggio si chiude con lโaffidamento a Maria, Stella della nuova evangelizzazione, che ci orienta il camminoโ.
In questo sguardo unitario dellโAssemblea Sinodale che abbraccia tutte le comunitร ecclesiali diffuse nel mondo, a Maria viene affidato anche il ruolo della Parrocchia, che giร il Sinodo aveva definito โun gigante addormentato che si sta svegliandoโ, fondamentale per sancire il ruolo della Chiesa sul territorio in cui gli uomini vivono, โfontana del villaggioโ, come amava chiamarla Giovanni Paolo II, a cui tutti possono abbeverarsi trovandovi la freschezza del Vangelo.
Un messaggio forte quello del documento sinodale proprio nel rinnovato ruolo della Chiesa che รจ lo spazio che Cristo offre nella storia per poterlo incontrare, perchรฉ Egli le ha affidato la sua Parola, il Battesimo che ci fa figli di Dio, il suo Corpo e il suo Sangue, la grazia del perdono del peccato, soprattutto nel sacramento della Riconciliazione, lโesperienza di una comunione che รจ riflesso del mistero stesso della Santa trinitร , la forza dello Spirito che genera caritร verso tutti.
Sarร il Papa a trarre le conclusioni del Sinodo con unโesortazione che nasce da un secondo passaggio, delle proposizioni da cui avremo le indicazioni su cui confrontarci.
Il Sinodo รจ molto ricco di contributi, interessanti gli interventi dei Vescovi e degli uditori, anche laici, che hanno portato la loro testimonianza, ricordandoci che la Chiesa va comunicata e condivisa sempre piรน.
โCome nella notte del deserto le stelle si fanno piรน luminose, cosรฌ nel cielo del nostro cammino risplende con vigore la Luce di Maria a cui fiduciosi ci affidiamoโ.
Una visione che ci ricorda non solo le parole di Benedetto XVI che ci invita a portare con noi lโessenziale: la parola di Gesรน, la veritร della sua parola, il pane eucaristico che ci nutre, la fraternitร della comunione ecclesiale, lo slancio della caritร โ, ma anche di S.Em. il Cardinale Zenon Grocholewski Prefetto della Congregazione Cattolica quando al termine del XIII Congresso Nazionale di Serra International Italia nel sostegno alle Vocazioni Sacerdotali, durante la Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale di Bari, ricordava come siamo chiamati a vivere la nostra fede, a rafforzarla per poterci inserire efficacemente nellโopera dellโevangelizzazione. โLa fede โ ha detto S.Em. Cardinale Zenon Grocholewski –ย รจ come una notte buia disseminata di stelle come dice S. Giovanni della Croce. Non รจ vero che nella notte buia si vede di meno anzi di piรน. Di giorno vediamo ciรฒ che ci circonda ed il nostro campo visivo รจ limitato. Durante la notte vediamo molto piรน lontano, le stelle lontane migliaia di anni luce e ci rendiamo conto di far parte dellโuniverso e della totalitร della creazione, in una nuova logica, prospettiva piรน ampia di libertร e di fede eternaโ. Dove Maria รจ la piรน bella delle stelle.
A cura di Viviana Normando