Marcia per la Vita: 50mila no all’aborto senza compromessi

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Papa Francesco a Piazza San Pietro

 

Sui temi cristiani e sulla difesa della dignità dell’uomo e del valore inestimabile della vita non poteva mancare per la Marcia della Vita il Vaticanese.it che promuove sempre tutte quelle iniziative che sono correlate alla salvezza di un bambino, di una mamma, di una persona, di una famiglia. Tutto il resto si può sostituire, eccetto la salute e il rimorso per una creatura che non c’è più, per scelta proprio della mamma. E come sosteneva Giovanni Paolo II oggi Santo “Se una mamma opta per la morte di suo figlio allora anche tutto il resto del mondo può avere fine presto”. L’amore della mamma e della mamma tra essa e il figlio è unico e speciale e dura per tutta la vita, in qualsiasi condizione. I bambini non si lasciano mai soli.

Di seguito pubblichiamo il testo di Corrispondenza Romana.it. sull’evento circa la Marcia della Vita dove non è mancato Il Vaticanese.it. Ringraziamo il dott. Antonello Cavallotto per avere costantemente informato la Redazione del Il Vaticanese.it e la Facoltà di Bioetica della Pontificia Università Regina Apostolorum con particolare riferimento al Decano Padre Gonzalo Miranda. V.N.

Tutti i principali organi di informazione, dal Tg1, al Tg2, da SkyTg24 a Tv2000, da Repubblica alle più importanti agenzie italiane e straniere, da Radio Vaticana a L’Osservatore Romano – al Vaticanese.it della Fondazione “Paolo di Tarso” – hanno rilevato il sorprendente successo della Marcia Nazionale per la Vita, giunta domenica 4 maggio 2014 alla sua quarta edizione.

Al termine del Regina Coeli, Papa Francesco ha rivolto il proprio saluto ed incoraggiamento ad “andare avanti” ai 50mila partecipanti alla Marcia per la Vita presenti in Piazza S. Pietro. Una larga parte di essi ha progressivamente ingrossato il corteo, partito da Piazza della Repubblica alle 9,30. Altre migliaia, invece, sin dalle prime ore della mattinata, hanno occupato Piazza S. Pietro con i loro striscioni, in modo tale che, per la prima volta, quest’anno, la Marcia è stata un evento costruito in più fasi ed ha visto uno straordinario e inatteso numero di partecipanti.

Il grande corteo, aperto da uno striscione portato da sole ragazze, era seguito da famiglie con i loro bambini, molti dei quali su un trenino a due vagoni, e poi dalle centinaia di associazioni e parrocchie che hanno aderito alla manifestazione. Dopo aver percorso via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia e Corso Vittorio Emanuele, il corteo è giunto alle 11,30 in via della Conciliazione per entrare poi in Piazza San Pietro, dove, in accordo con i servizi vaticani, era stato creato un apposito varco. Pochi minuti, dopo, al Regina Coeli, Papa Francesco ha salutato i partecipanti alla Marcia per la Vita, sottolineandone l’aspetto internazionale, dovuto alla presenza dei leaders di 36 gruppi pro-life di 16 Paesi del mondo, e quello “ecumenico”, dovuto alla presenza di rappresentanti della Chiesa ortodossa, di evangelici, valdesi e persino di un gruppo di musulmani. Gli organizzatori hanno voluto dare alla Marcia una caratteristica “non ecclesiale” per sottolineare l’autonomia dell’iniziativa dalle gerarchie ecclesiastiche, ma si professano credenti nella legge naturale e divina di cui la Chiesa è custode. Essi hanno anche ribadito che la Marcia non vuole essere un movimento pro-life, ma un evento, ossia una piattaforma che unisce sul campo, una volta l’anno, gruppi e associazioni diverse sulla base di un comune “No” senza compromessi ad ogni forma di aborto e di violazione della vita umana innocente.

Alla Marcia hanno aderito 14 cardinali, oltre a numerosi vescovi, 103 associazioni italiane e una settantina di associazioni di 21 paesi esteri. Tra i politici erano presenti Roberta Angelilli, Mario Borghezio, Carlo Casini, Maurizio Gasparri, Giorgia Meloni, Eugenia Roccella.

Come gli altri anni, il card. Raymond Leo Burke, che la sera prima ha guidato un’adorazione eucaristica presso la Basilica di S. Andrea della Valle, ha percorso a piedi tutto il tragitto, da Piazza della Repubblica a Piazza San Pietro, conversando amabilmente con molti manifestanti. Lo stesso cardinale Burke, nel suo intervento al Convegno internazionale svoltosi sabato 3 maggio nella Sala S. Pio X di via della Conciliazione, aveva ribadito il divieto della Chiesa Cattolica di amministrare la Comunione ai peccatori manifesti. Le parole del cardinale Burke possono considerarsi come la prima risposta positiva all’appello lanciato lo stesso giorno da 52 leaders pro-life mondiali ai vescovi cattolici, affinché, “in spirito di amore e misericordia”, neghino la Comunione a quei politici cattolici favorevoli all’aborto. Questo appello è stato firmato nel corso del primo “Rome-Life Forum”, promosso da LifeSiteNews, Human Life International e Family Life International New Zealand.

Fonte: www.corrispondenzaromana.it

 

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