Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata Santa. Durante la Messa in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha pronunciato, dopo le litanie dei santi, la tradizionale formula di canonizzazione:
«Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti Nostri Fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santa la Beata Teresa di Calcutta e la iscriviamo nell’Albo dei Santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essa sia devotamente onorata tra i Santi. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Un grande applauso ha accolto la proclamazione della santità di Madre Teresa. Migliaia di pellegrini sono giunti da tutto il mondo e hanno riempito Piazza San Pietro e Piazza Pio XII per questo evento. In un tweet Francesco scrive: “Imitiamo Madre Teresa che ha fatto delle opere di misericordia la guida della sua vita e la strada verso la santità”.
Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, accompagnato dal Postulatore, si era recato in precedenza dal Santo Padre domandando la Canonizzazione della Beata Teresa di Calcutta e presentando brevemente la biografia della religiosa. Queste le sue parole:
L’umile Suora, alla quale innumerevoli folle di persone si rivolgono chiamandola affettuosamente “Madre Teresa”, è la Beata che oggi presentiamo a Vostra Santità, affinché, con l’auspicata canonizzazione, il mondo intero possa contemplarla, chiederne l’intercessione e imitarla nell’azione caritativa.
Nella sua vita, sull’esempio di Cristo, buon samaritano, Ella seppe farsi prossimo a chiunque incontrava nel bisogno, condividendo le sofferenze di chi viveva nelle estreme periferie della società e testimoniando l’amore senza confini di Dio per il suo popolo.
Presento in modo sintetico i tratti salienti della sua vita:
La Beata Teresa di Calcutta (al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu) nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, da una famiglia di origine albanese. Durante l’adolescenza si lasciò coinvolgere sempre più nelle attività della sua parrocchia, maturando il desiderio di donarsi totalmente al Signore. Lasciata la casa paterna, venne accolta come postulante nel convento della Beata Vergine Maria delle Suore di Loreto a Rathfarnam (Dublino).
Inviata in India, a Darjeeling, concluso il noviziato, emise la professione dei voti religiosi e prese il nome di Teresa. Destinata all’insegnamento, trascorse diciassette anni presso Saint Mary’s Bengali Medium School, vicino a Calcutta.
Mentre viaggiava in treno da Calcutta a Darieeling, la Beata ricevette quella che chiamò “la chiamata nella chiamata”, con l’intuizione di dar vita a un Istituto religioso per “saziare l’infinita sete che Gesù ha sulla croce di amore e di anime, lavorando per la salvezza e la santificazione dei più poveri tra i poveri”.
Fondò così la Congregazione delle Suore Missionarie della Carità e, successivamente, aggiunse la Congregazione dei Fratelli Missionari della Carità, le organizzazioni laicali e il Movimento aperto ai sacerdoti diocesani.
Madre Teresa non si risparmiò alcuna fatica, dedicandosi completamente all’annuncio del Vangelo, attraverso molteplici attività caritative e di assistenza agli ultimi, senza alcuna distinzione di ceto, religione, etnia. A fondamento di tutte le sue iniziative, Ella poneva quotidianamente la celebrazione della Santa Messa, l’adorazione eucaristica, la preghiera e un grande spirito di amore universale che la spingeva a vedere e a servire Gesù nei poveri.
La sua eroica testimonianza evangelica suscitò l’ammirazione delle più alte Autorità della Chiesa e del mondo laico. Nel 1979 le fu assegnato anche il premio Nobel per la pace.
Consumata nel fisico, ma sempre forte nello spirito, si spegneva serenamente a Calcutta il 5 settembre 1997, circondata da una vasta, solida e concorde fama di santità.
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Durante la Messa di Canonizzazione si pregherà per i poveri e gli ultimi della terra, perché i cristiani sull’esempio di Madre Teresa siano mossi alla carità operosa. In Bengali sarà pronunciata una preghiera per i governi e le assemblee legislative perché difendano la vita e la dignità di ogni persona e promuovano la pace e la giustizia. Infine, in cinese, si pregherà per i cristiani perseguitati, perché il Signore li conforti con la sua presenza, li guidi nella notte oscura e faccia sorgere per loro il sole di giustizia.