L’intervento di restauro si sta svolgendo all’interno della chiesa, dove è stato allestito un laboratorio temporaneo al fine di garantire le esigenze scientifiche di corretta conservazione del manufatto e le forti istanze cultuali del popolo di Seminara. Lo scorso undici giugno si è svolto un importante incontro di valutazione sui risultati acquisiti e per definire il prosieguo dell’intervento. Hanno partecipato: Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria e responsabile scientifico del restauro; Santo Gioffrè, assessore provinciale ai BBCC; l’arcidiacono don Gildo Albanese, rettore del santuario; Paolo Martino, direttore Ufficio Diocesano BBCCEE e i restauratori Giuseppe Mantella e Anna Borzomati.
Le novità finora emerse confermano la straordinarietà della sacra effige e l’intervento conservativo sta evidenziando l’emozionante bellezza del volto della Madonna, rivelato dalle radiografie e dai test di pulitura, e il manto aureo della Vergine e del Bambino, prima del restauro ricoperti da uno spesso strato di gomma lacca e nero fumo che ne alterava lo splendore. Le notizie storiche di un restauro settecentesco, probabilmente l’ultimo che ha interessato integralmente la statua e sostituendo il braccio destro e ricoprendo una estesa zona del manto della Vergine con una maldestra ed invasiva ricostruzione che ne modificava il modellato, hanno trovato una conferma durante l’intervento conservativo in atto.
Ufficio stampa Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria