Papa Francesco ha aperto stamani la seconda giornata dei lavori del Concistoro straordinario, in corso nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano sul tema della famiglia, pregando per l’Ucraina, sconvolta in questi giorni dalle violenze.
L’Ora Terza del Venerdì della seconda settimana, in apertura del Concistoro, invoca il Signore nella tribolazione: “Liberami dai nemici, mio Dio – canta il Salmo 58 – proteggimi dagli aggressori. Liberami da chi fa il male, salvami da chi sparge sangue”. Al termine di questa preghiera, Papa Francesco rivolge il suo pensiero a quanto sta accadendo in Ucraina:
“Io vorrei inviare un saluto, non solo personale ma a nome di tutti, ai cardinali ucraini – il cardinale Jaworski, arcivescovo emerito di Leopoli, e il cardinale Husar, arcivescovo maggiore emerito di Kiev – che in questi giorni soffrono tanto e hanno tante difficoltà nella loro Patria. Forse sarà bello fare arrivare questo messaggio a nome di tutti: siete d’accordo, tutti voi, con questo?”. (applausi)
Il Papa ha poi accennato alla relazione introduttiva sulla famiglia fatta ieri dal cardinale Walter Kasper:
“Ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi … ho letto – ho ri-letto – il lavoro del cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. E’ piacevole leggere teologia serena. E ho trovato quello che Sant’Ignazio ci diceva, quel sensus ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa, lì. Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea, ma mi scusi eminenza se la faccio vergognare, ma l’idea è: questo si chiama fare teologia in ginocchio. Grazie. Grazie”.
L’Ora Terza canta l’oppressione e la consolazione: “Ho sperato nella tua parola” – recita il Salmo 118 – “Venga su di me la tua misericordia e avrò vita, poiché la tua legge è la mia gioia”.
Fonte: www.news.va