Papa Francesco ha nominato suo Elemosiniere Konrad Karajewski e lo ha pregato di essere la sua mano che accarezza i più poveri ove egli non può recarsi. Il Papa gli disse: “Esci e aiuta i poveretti sono il volto della Misericordia”.
Questa domenica 2 febbraio 2014, l’elemosiniere di Sua Santità, mons. Konrad Krajewski, presiede nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, alle 10.00, una Santa Messa in ricordo di Modesta Valenti, una senza fissa dimora morta nel 1983 all’età di 71 anni. Insieme a lei, vengono ricordati – grazie alla Comunità di Sant’Egidio – anche coloro che, come Modesta, sono vissuti e morti in estrema povertà. Da più trent’anni, Sant’Egidio ricorda le vittime della vita in strada proprio a partire dalla morte di Modesta Valenti, avvenuta il 31 gennaio 1983, quando la donna si sentì male proprio alla Stazione Termini. “L’equipaggio dell’ambulanza che accorse alla chiamata – riferisce una nota di Sant’Egidio – non volle prenderla a bordo perché, a causa delle condizioni in cui viveva, era sporca e aveva i pidocchi. Modesta morì dopo ore di agonia, in attesa che qualcuno decidesse di prestargli soccorso. La sua morte – prosegue la nota – ha segnato profondamente l’amicizia della Comunità di Sant’Egidio con chi è senza dimora. Per questo, nell’anniversario della sua scomparsa, si fa memoria nella liturgia di tutti gli ‘amici per la strada’ a cui la Comunità si è fatta prossima che hanno perso la vita, ricordando ciascuno per nome. Con loro la Comunità, attraverso il servizio delle mense, le cene itineranti, i luoghi di accoglienza, ha intessuto negli anni rapporti di prossimità e di familiarità, nel tentativo di migliorare le difficili condizioni della loro vita. La memoria di Modesta e degli amici per la strada – conclude la nota – da Roma si è diffusa in tanti luoghi dove la Comunità è vicina a chi vive e muore senza dimora”.
Fonte, www.news.va.