La Cappella Sistina non si affitta neanche con aria e luci nuove

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Cappella Sistina

La Cappella Sistina ha nuovi impianti di climatizzazione e di illuminazione. Su questo prezioso, duplice intervento si è soffermato stamani, incontrando i giornalisti nella Sala Stampa della Santa Sede, il direttore dei Musei Vaticani, il prof. Antonio Paolucci. A questi moderni impianti sarà anche dedicato, il 30 e il 31 ottobre, un Convegno internazionale. Mons. Paolo Nicolini, responsabile amministrativo dei Musei, ha ribadito inoltre che “la Cappella Sistina non potrà mai essere affittata perché non è un luogo commerciale”.

Cappella Sistina, suggestivo luogo liturgico dove i cardinali eleggono il Papa e impareggiabile spazio artistico visitato ogni anno da quasi sei milioni di persone provenienti da tutto il mondo, ha un “nuovo respiro” e una “nuova luce”. Dopo tre anni di minuziosi lavori, sono stati sostituiti i sistemi di climatizzazione e di illuminazione. Per presentare i nuovi impianti, ha luogo il 30 e il 31 ottobre a Roma il Convegno internazionale “La Cappella Sistina 20 anni dopo”. Il direttore dei Musei Vaticani, il prof. Antonio Paolucci:

“La coincidenza simbolica delle date non è causale: era il 31 ottobre dell’anno 1512 quando il grande Papa Giulio II della Rovere inaugurava la volta della Cappella Sistina, appena conclusa da Michelangelo. Era ancora un 31 ottobre, dell’anno 1541, quando Paolo III Farnese scopriva il grande murale del Giudizio”.

Gli interventi, realizzati da due imprese leader nei loro settori – Carrier e Osram – sono costati tre milioni di euro, offerti a titolo di pura liberalità dalle due aziende. Il nuovo sistema di climatizzazione garantisce la corretta conservazione degli affreschi attraverso un adeguato ricambio dell’aria, l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e dell’umidità e il contenimento, a livelli accettabili, dell’anidride carbonica. Il vecchio impianto, infatti, era divenuto inefficiente a causa del considerevole incremento di visitatori.

“Era stato tarato per una popolazione di visitatori con i numeri di allora: circa 3 milioni erano i visitatori del ’94. Sono quasi 6 oggi. Quindi, andava ripensato, rimodulato l’impianto di condizionamento. E’ quello che abbiamo fatto con l’impegno che il numero attuale non dovrà crescere ancora. Io credo – e lo ho detto e scritto in più occasioni – che noi ormai abbiamo raggiunto il numero massimo possibile, perché – come è opportuno ripetere – ormai i Musei Vaticani chiedono la crescita zero”.

Il nuovo impianto di illuminazione, che sfrutta la tecnologia “led”, consente di poter vedere, con una luce totalmente rinnovata, i 2.500 metri quadrati della Cappella Sistina, “l’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano”. Ancora il prof. Antonio Paolucci:

“Una luce soffusa, non invasiva, che non privilegia Michelangelo rispetto al resto. Una luce quieta, una luce tranquilla, che però permette di leggere in ogni minimo dettaglio non solo Michelangelo, ma anche i pittori del Quattrocento”.

Sono passati 20 anni da quando San Giovanni Paolo II inaugurò la Cappella Sistina dopo il restauro realizzato da Gianluigi Colalucci. E da questo anno, nel 450.mo anniversario dalla morte di Michelangelo, questa straordinaria “Cappella Magna” della Chiesa Cattolica accompagna con un respiro moderno e una luce nuova straordinarie opere dell’arte rinascimentale.

Fonte: www.radiovaticana.it.

 

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