“Peccatori sì, ma non corrotti!” è il titolo dell’articolo pubblicato nelle pagine dell’inserto Cultura Domenica del Sole 24 Ore il 24 marzo 2013, un testo inedito di Papa Francesco, che in realtà è l’anticipo di un brano speciale.
Il brano “annuncio” infatti appartiene ad un libro, il volume del Pontefice che esce nelle librerie dal 25 marzo 2013, “Guarire dalla corruzione”, di Jorge Mario Bergoglio, edito da Emi. Una dura requisitoria contro la corruzione istituzionale e politica che è insieme un’analisi accurata dei meccanismi subdoli attraverso cui la corruzione erode le fondamenta stesse della moralità. Si perdonano tutti i peccati, ma la corruzione no.
“Peccatori sì, ma non corrotti!”, il testo inedito di Papa Francesco annuncia l’opera: una dura requisitoria contro la corruzione istituzionale e politica che è insieme un’analisi accurata dei meccanismi subdoli attraverso cui la corruzione erode le fondamenta stesse della moralità. Si perdonano tutti i peccati, ma la corruzione no.
La pubblicazione in anteprima del brano su uno dei quotidiani economici del pianeta, dall’Italia, dalla sede del suo Vescovato di Roma, è significativa della presenza di Jeorge Maria Bergoglio nella vita economica e sociale del mondo in maniera moderna e partecipativa, in un rinnovato rapporto tra collettività e Chiesa, tra laici e sacerdoti.
Dalla Rerum Novarum, dal Concilio Vaticano II, già Leone XIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI in particolare sono intervenuti nelle questioni economiche della terra. Il fatto che Jeorge Maria Bergoglio sia attivo, da Papa, dalle righe del quotidiano economico italiano, e neanche dalla casa Editrice Vaticana, come se fosse un giornalista “speciale”, avvalora straordinariamente come anche il Sommo Pontefice voglia essere uno di noi, Pastore nel suo gregge, riferimento di vita, in un gesto colto, ma sempre semplice e di protezione.
Viviana Normando