Il tema è stato: “Quanti pani avete? Andate a vedere….”. L’annuncio vocazionale nella Chiesa locale.
Il convegno si è rivelato oltre ogni aspettativa un momento forte per focalizzare la tematica della quarantottesima Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, divenendo il fil rouge costante dell’annuncio vocazionale nell’anno pastorale 2010–11. Esso ha inteso approfondire priorità, contenuti e proposte nell’ambito biblico, teologico e pastorale, alla luce degli orientamenti della Chiesa Italiana sulla sfida educativa per il prossimo decennio.
Il programma in dettaglio, affinchè sia sempre fruibile, è alla pagina
La convention, con il massimo impegno, è stata sostenuta dal contributo del Serra International Italia, grazie a cui i seminaristi vengono esonerati dalle quote di partecipazione.
In prima fila ed attenti uditori di Don Nico Dal Molin, Direttore del CNV della CEI e Direttore di Chiesa Cattolica.it, i vertici del movimento laico a favore delle Vocazioni sacerdotali, il Serra International, aggregato alla Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesistiche. Tra gli esponenti serrani il Past Presidente Internazionale Dott. Cesare Gambardella, il Presidente Nazionale di Serra Italia Avv. Donato Viti, il Responsabile di Serra Italia dei Rapporti con il CNV Prof. Ugo La Cava, i Vice Presidenti ai Programmi Prof.ssa Maria Luisa Coppola ed alle Vocazioni di Serra Italia Dott. Dino Rocchi.
“Il nostro modello – aveva già spiegato in un’intervista al SIR il direttore del Cnv, don Nico Dal Molin (www.agensir.it) e ribadito in occasione del Convegno Nazionale – è un ragazzo senza nome e senza volto, che dona ciò che ha per vivere e innesca così la spirale prodigiosa della condivisione. Il vero problema del nostro mondo non è solo la povertà del pane (che comunque esiste), ma anche la povertà di quel lievito che possa essere reale fermento di Dio”. “Non è facile – ha osservato il sacerdote – scalfire la resistenza che spesso permea le nostre comunità, di fronte a una maggiore sensibilità vocazionale. Jacques Le Goff ha scritto un saggio molto interessante dal titolo ‘Dal tempo del campanile al tempo del mercante’. Il tempo del campanile lo potremmo identificare quando le vocazioni maturavano quasi in maniera spontanea e immediata nelle nostre comunità. Si è passati poi, in maniera non sempre riflessa, al tempo del mercante”. E ora è “il tempo del lampionaio: mi ritornano alla memoria i racconti dell’infanzia, come fotografie poetiche e sbiadite di quei lampionai che sul far della sera andavano per paesi e città ad accendere i lampioni a gas lungo le strade. È tempo – conclude – di tornare ad essere coloro che ‘accendono i cuori di passione e di speranza’”.
Fonte, CNV e Chiesacattolica.it.
Foto, Commissione Comunicazione Serra International Italia.