Città del Vaticano: 28 January 2013. Sarà il Patriarca di Antiochia dei Maroniti Card. Béchara Boutros Raï a redigere i testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, il prossimo 29 marzo. Lo rende noto la sala stampa vaticana in un comunicato diffuso oggi. “Il Santo Padre – viene spiegato nella nota -, memore del recente viaggio in Libano e per invitare tutta la Chiesa a tener presente nella preghiera il Medio Oriente, i suoi problemi e le comunità cristiane in quelle terre, ha invitato, tramite il cardinale Segretario di Stato, il patriarca card. Béchara Boutros Raï a redigere i testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. I testi saranno preparati, sotto la guida del patriarca, da due giovani libanesi e seguiranno lo schema tradizionale delle 14 stazioni”. Il card. Béchara Boutros Raï, oltre a essere patriarca di Antiochia dei maroniti, è anche presidente del Sinodo della Chiesa maronita, presidente della Conferenza Episcopale libanese e del Consiglio dei patriarchi cattolici orientali. “Ci sentiamo nel cuore della Chiesa. Le sofferenze della nostra terra e dei popoli del Medio Oriente saranno al centro delle meditazioni. Siamo felici dell’attenzione che il Pontefice riserva al Libano e a tutto il Medio Oriente. Il suo invito a redigere i testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo ci rende orgogliosi e riconoscenti e ci conferma nell’impegno di testimoniare l’amore di Cristo”. Con queste parole padre Toufic Bou Hadir, coordinatore dell’Ufficio patriarcale per i giovani maroniti, commenta al Sir la notizia.“Ci stiamo già preparando, così come avvenne per l’incontro con il Papa il 15 settembre 2012 a Bkerké, nella preghiera e nello studio delle Scritture – dice il sacerdote – accogliamo come un frutto di quell’incontro questa richiesta e sotto la guida del nostro patriarca, il card. Béchara Boutros Raï, ci apprestiamo a iniziare il cammino. Sentiamo su di noi la responsabilità di questo incarico ma siamo memori delle parole del Papa che quel giorno ci invitarono a non avere paura ad aprirci a Cristo perché in lui si trovano la forza e il coraggio per avanzare sulle strade della vita, superando le difficoltà e la sofferenza”. “Nel meditare sui dolori della nostra terra e dei popoli che la abitano – conclude padre Bou Hadir – non possiamo non pensare al luogo della Via Crucis, quel Colosseo che ha visto morire martiri moltissimi cristiani, denigrati, perseguitati, come sta accadendo ancora oggi in molte parti del mondo”.
Fonte: www.vatican.va