La pioggia non ha fermato le migliaia di bolognesi che per le vie della “dotta” hanno voluto salutare Papa Francesco nei suoi trasferimenti allo stadio Dall’Ara, per la Messa conclusiva della visita e del Congresso eucaristico diocesano, e dallo stadio al centro sportivo Corticelli, da dove all’imbrunire ha lasciato il capoluogo emiliano.
Monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha definito la città delle due torri una “casa accogliente”, con i drappi color porpora damascati esposti alle finestre ad omaggiare il passaggio della Processione Eucaristica. Una città che, come la sua Chiesa, vuol vivere nella piazza che all’inizio del Novecento ha abbattuto tutte le mura lasciando però intatte le 12 porte, 12 segni di accoglienza che uniscono la città degli uomini con la città celeste. “La vitia del Papa – ha ribadito – è stata all’insegna della gioia e della speranza”.
Una città di portici, ha ricordato l’arcivescovo, un pezzo di strada che entra nelle case, che ha ricordato le vittime della stragi alla stazione di Bologna, del Dc 9 a Ustica e del treno Italicus. I familiari, insieme a due superstiti della strage nazista di Marzabotto, hanno incontrato il Papa nella Basilica di San Petronio. Papa Francesco ha incoraggiato la città a valorizzare il suo umanesimo ha ribadito il sindaco, Virginio Merola.
Fonte News.va
Video Pubblicato sul canale ufficiale “Comune di Bologna Iperbole Rete Civica”