“La Chiesa sfrutta fino in fondo le virtualità insite nella vocazione battesimale dei laici? Il fedele laico è trattato sulla base della sua libertà, responsabilità e iniziativa nei diversi settori che lo riguardano? Le società occidentali contano sulla risorsa dei laici per affrontare i problemi che le minacciano?”, si chiedono gli organizzatori del convegno, sul tema “Il fedele laico: realtà e prospettive”.
L’incontro è stato organizzato dalla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce per “riflettere in maniera approfondita sullo stato attuale della vocazione e della missione del laico, guardando sia agli auspici del Concilio Vaticano II – alla vigilia del 50º anniversario dal suo inizio – che alle nuove realtà ecclesiali dei movimenti, e cercando prospettive di sviluppo dell’impegno laicale anche in ambito sociale”.
A cinquant’anni dall’avvio del Vaticano II, hanno sottolineato gli organizzatori, “è urgente riprendere, con la prospettiva offerta dagli anni trascorsi, alcuni tra gli argomenti che hanno ricevuto uno slancio più forte da parte dell’assise conciliare: il ruolo dei laici, come fedeli impegnati nelle realtà secolari, chiamati alla santità come ogni battezzato, e partecipi in prima persona della missione della Chiesa per vivificare il mondo”.
Ha presieduto i lavori della prima giornata il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Sono intervenuti il rev. prof. Giacomo Canobbio (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale) su “La riflessione teologica sui laici dal Concilio ad oggi”; il rev. prof. Luis Navarro (Università della Santa Croce) su “La condizione giuridica del laico. Secolarità e ministerialità”; il prof. Guzmán Carriquiry (sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici) su “Il laicato dal Concilio ad oggi: esiti positivi, difficoltà e fallimenti.
Entrambe le giornate hanno previsto due distinte tavole rotonde. La prima (giovedì 7 aprile), sul tema “Nuove realtà ecclesiali: quali obiettivi e mezzi proponete ai fedeli laici?”, ha coinvolto alcuni esponenti dei maggiori movimenti laicali che fondano il proprio carisma e la loro attività sulla qualità battesimale dei fedeli, come Giovanni Stirati (Cammino Neocatecumenale), Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito), Alba Sgariglia (Focolari), Mario Marazziti (Comunità di Sant’Egidio).
La seconda (venerdì 8 aprile), su “Le attese della società nei confronti dei laici”, ha visto la partecipazione degli onorevoli Paola Binetti, Cristina De Luca, Savino Pezzotta ed Eugenia Roccella, e del dott. Maarten van Aalderen.
Fonte, Pontificia Università della Santa Croce di Roma, www.pusc.it.