Il punto della situazione a tutt’oggi dei media vaticani. “Più di nove milioni e trecentomila followers e, grazie ai ritwittaggi, almeno sessanta milioni di persone raggiunte sugli smartphone e sui tablet dai tweets del Santo Padre»; oltre ai «dieci milioni e duecentossessantamila navigatori che nelle varie lingue visitano ogni mese le nostre pagine del portale www.news.va attraverso Facebook». Sono le cifre record della presenza di Papa Francesco sui social network nei primi sei mesi del pontificato; un successo mediatico che «pochi altri leader a livello mondiale possono vantare» secondo l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Il presule ne parla in quest’intervista all’Osservatore Romano.
Quali novità ha portato nel mondo dei media vaticani lo stile di Papa Francesco?
Credo che la principale novità consista nella sua capacità di farsi comprendere da gente di ogni estrazione. È questa la principale lezione che abbiamo cercato di applicare al nostro modo di operare.
La comunicazione di Bergoglio è riconducibile a quattro caratteristiche ben definite.
Primo, usa un linguaggio semplice, diretto, colloquiale, un linguaggio che l’uomo di oggi capisce perfettamente.
Secondo, ha un contenuto che interpella le coscienze e il cuore delle persone, rispondendo alle sofferenze e all’anelito di ricerca interiore dell’uomo, perché il Papa sa cosa c’è nel cuore dell’uomo e questo spiega il successo anche tra i non credenti, tra gli appartenenti ad altre religioni e tra molti cristiani lontani.
Terzo elemento è la sua gestualità: Papa Francesco non dice solo certe cose, ma compie gesti che sanno trasmettere questa ricchezza umana sinergicamente legata a una profonda spiritualità.
Infine sa toccare l’immaginazione dell’uomo e la sua sensibilità, anche attraverso il ricorso al linguaggio figurativo. Come quando usa espressioni pittoresche che però comunicano più di quanto dicano le parole, utilizzando frasi semplici per esprimere anche concetti difficili. Chi non ricorda per esempio i richiami a preti e vescovi affinché abbiano «l’odore delle pecore»?
Fonte, Osservatore Romano.
Il Vaticanese.it della Fondazione Paolo di Tarso, che per primo ha lanciato in rete nel mondo “l’Habemus Papam” nel frattempo ha cambiato abito tecnico e grafico e non solo, su ispirazione del direttore editoriale del Gruppo ComunicareITALIA dott. Fabio Gallo. Il Vaticanese.it si presenta in una veste sempre al passo con l’evoluzione dei tempi interamente dedicata a Papa Francesco ed allo spazio del discernimento e riflessione sui suoi messaggi quotidiani. La redazione de Il Vaticanese.it, ilvaticanese.wpstag.it, prosegue il suo lavoro con impegno, assicurando preghiere ed un sostegno laico, bello e buono, a Papa Francesco, accanto ai media vaticani, consultabili in rete unificati su www.news.va. V.N.
Fonte, Il Vaticanese.it.
Fonte foto, ec.europa.eu.
Servizio a cura di Salvatore Pignata.