Roma, 13 novembre 2013 – Mentre continuano i bagni di folla di Papa Francesco in piazza San Pietro, un ‘tifoso’ molto particolare, il procuratore Nicola Gratteri, commenta positivamente la sua azione ma avverte: “Se i boss potessero fargli lo sgambetto…”.
CHIESA E MAFIA – “Questo Papa é sulla strada giusta. Ha da subito lanciato segnali importanti: indossa il crocifisso in ferro, rema contro il lusso. E’ coerente, credibile. E punta a fare pulizia totale”, sottolinea il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, che alla domanda se la mafia sia preoccupata da questi comportamenti, dice: “Quella finanziaria sì, eccome. Chi finora si é nutrito del potere e della ricchezza che derivano direttamente dalla Chiesa, é nervoso, agitato. Papa Bergoglio sta smontando centri di potere economico in Vaticano. Se i boss potessero fargli uno sgambetto non esiterebbero”.
Il Papa é a rischio? “Non so se la criminalità organizzata sia nella condizione di fare qualcosa, ma di certo ci sta riflettendo. Può essere pericoloso”.
IL PAPA SUL BATTESIMO – All’udienza generale di oggi, Bergoglio ha interrotto la catechesi dedicata al battesimo, per dire: “Alzino la mano quanti ricordano il giorno del loro battesimo… Siete pochi, eh! Ed é meglio se non lo domando ai vescovi presenti, per non ‘passare’ vergogna”. Il battesimo é il “secondo compleanno: la nascita alla Chiesa di cui – ha detto agli 80mila fedeli presenti – tutti oggi cercherete la data”. “Il battesimo – ha spiegato – ci apre la porta della Chiesa, dunque cercare la data del battesimo, e quando la porta si chiude c’é la confessione che la riapre, perché ci perdona tutto”.
Per il Papa, infatti, “il sacramento della penitenza o confessione è come un ‘secondo battesimo’, che rimanda sempre al primo per consolidarlo e rinnovarlo. In questo senso il giorno del nostro battesimo e’ il punto di partenza di un cammino, di un cammino bellissimo, di un cammino verso Dio, che dura tutta la vita, un cammino di conversione e che è continuamente sostenuto dal sacramento della Penitenza”.
Parlando a braccio, Papa Bergoglio ha poi aggiunto: “E anche pensate questo: quando noi andiamo a confessarci delle nostre debolezze, dei nostri peccati, andiamo a chiedere il perdono di Gesù, ma andiamo pure a rinnovare il battesimo con questo perdono, e questo è bello. E’ come festeggiare in ogni confessione il giorno del battesimo. E così la confessione non e’ una seduta in una sala di tortura, è una festa per festeggiare il giorno del battesimo. La confessione è per i battezzati! Per tenere pulita questa veste bianca della nostra dignità cristiana!”.
Fonte: Quotidiano.net