Dedicata ai vangeli dell’infanzia, nella Giornata mondiale dell’infanzia diventa pubblica l’ultima fatica letteraria di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Oltre un milione di copie, in 9 lingue e 50 paesi, per l’ultimo volume della trilogia dedicata a Gesu’ di Nazaret, tra il Gesu’ storico e il Cristo della fede, per indagarne gli aspetti scientifici e spirituali che possano parlare all’uomo moderno se in cerca di Dio.
Il primo volume della trilogia e’ stato pubblicato nel 2007 e il secondo nel 2011. Come ha sottolineato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, Benedetto XVI ha tenuto moltissimo a portare a termine la trilogia e gli ha dedicato ogni minuto libero della sua vita da Papa. Questo “frutto felice e impegnativo” non e’ il solo del Papa scrittore che gia’ da cardinale vantava una vasta produzione accademica e teologica. Risale al novembre 2010, poco prima dell’uscita del secondo volume del Gesu’ di Nazaret, ”Luce del mondo”, la prima intervista a tutto campo concessa da un Papa, senza concordare le domande ne’ censurare la stesura, colloquio con il giornalista tedesco Peter Seewald. Un libro davvero innovativo nella comunicazione pontificia.
Altri testi analoghi a ”Luce del mondo”, per la loro carica innovativa, sono la lettera ai vescovi sul caso Williamson (2009) e quella agli irlandesi sullo scandalo degli abusi sessuali dei membri del clero (2010). Nella prima, oltre ad ammettere ”errori” nella gestione della revoca della scomunica al vescovo lefebvriano poi risultato negazionista, Benedetto XVI manifestava dolore e esprimeva sentimenti in modo del tutto inconsueto per un papa. Lo stesso nella seconda, in cui riconosceva la gravita’ degli abusi e le inadempienze della chiesa nel perseguirli.
Oltre alle encicliche, tra gli altri testi del pontificato piu’ nel solco della tradizione vanno segnalati il motu proprio ‘Summorum pontificum’ che liberalizza la messa in latino (2007) e, nello stesso anno, la lettera ai cattolici cinesi. Con il primo papa Ratzinger offre a quanti nella chiesa vogliono celebrare secondo l’antico rito l’opportunita’ di farlo senza diventare lefebvriani.
Con la seconda da’ sostegno ai cattolici cinesi e nello stesso tempo tenta di allacciare un dialogo con le autorita’ di Pechino. La produzione di Joseph Ratzinger prima di essere eletto al soglio di Pietro e’ vastissima e ne fa uno dei piu’ grandi teologici contemporanei, apprezzato in tutto il mondo cristiano. Nello stile della comunicazione piu’ immediata si colloca l’intervista ”Rapporto sulla fede”, concessa 25 anni fa all’italiano Vittorio Messori, e le due interviste a Seewald, ‘Sale della terra’ nel ’96 e ‘Dio e il mondo’ nel 2000.
Fonte Ansa