Francesco: il Papa che fa scandalo come Gesù

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Papa Francesco attualizza il significato della risurrezione di Lazzaro

di Fabio Gallo – direttore editoriale/

Quante volte abbiamo ascoltato “Lazzaro, Vieni fuori!”…e quante volte siamo rimasti sbalorditi dal potere di Gesù di ridare la vita al suo caro amico morto da giorni. Ma sino ad oggi Lazzaro apparteneva alla storia di un popolo passato la cui memoria ci sembrava essere lasciata solo alle pagine del Vangelo.
Oggi, grazie alla riflessione che ci viene offerta da Papa Francesco, scopriamo che il Vangelo è vita quotidiana, la nostra vita, e la storia di Lazzaro ci appartiene e viene riattualizzata per noi da Papa Francesco che ha il coraggio di dire ai giovani tossicodipendenti che Dio non è nelle Chiese bensì nel loro problema.
Papa Francesco fa “scandalo”, esattamente come faceva scandalo Gesù al suo tempo. E’ la verità che fa scandalo, la Verità della nostra umanità. Noi tutti siamo fortunati perché stiamo vivendo il tempo in cui si riattualizza il Vangelo al quale sentiamo di appartenere e abbiamo la fortuna di essere parte integrante e testimoni di una Chiesa capace di “vivificare” tutto quanto è morto intorno a noi e dentro di noi. Papa Francesco ci svela con parole semplici e dirette il segreto della risurrezione di Lazzaro e il potere di Gesù, di renderci liberi dalla morte più vera che c’è in questo mondo: dalle nostre schiavitù che sono la vera nostra morte interiore, la morte che fa più paura. E’ così che Papa Francesco dopo avere ricordato alla Politica che tra i perdonati dalla Pietà Celeste non vi saranno i corrotti, esce dal tempio ove ha ricordato che esso è stato ridotto ad una spelonca di ladri, per comunicarci che Dio non si trova solo in Chiesa ma nel nostro prossimo, nelle persone che hanno bisogno di noi. Non abbiamo più solo mille Chiese di pietra in cui trovare Cristo ma milioni e milioni di Cattedrali di carne benedette dal Signore che vive con noi e che ci aiuta a morire e rinascere ogni volta che abbiamo bisogno di cambiare.
Fabio Gallo – Fondazione “Paolo di Tarso”

SEGUE DA NEWS.VA
Solo Gesù può aiutarci ad uscire dalle tombe di peccato, dalle zone morte del nostro cuore. E’ quanto ha affermato Papa Francesco durante la Santa Messa presieduta questa sera nella parrocchia romana di San Gregorio alla Magliana. Ricordando il Vangelo odierno sulla risurrezione di Lazzaro, il Santo Padre ha poi esortato ad uscire dalle tombe che abbiamo dentro. Prima della celebrazione, il Pontefice ha incontrato le varie realtà della parrocchia.

Tutti noi abbiamo alcune parti del nostro cuore che non sono vive. Alcuni hanno“tante parti del cuore morte, una vera necrosi spirituale”. Solo Gesù – ha affermato il Papa – è capace di aiutarci “ad uscire da queste zone morte”, da queste tombe di peccato”:

“Tutti siamo peccatori. Ma se noi siamo molto attaccati a questi sepolcri, li custodiamo dentro di noi e non vogliamo che tutto il nostro cuore risorga alla vita; diventiamo corrotti e la nostra anima incomincia a dare cattivo odore, l’odore di quella persona che è attaccata al peccato”.

Dobbiamo avere la forza di sentire quello che Gesù ha detto a Lazzaro:

“Lazzaro vieni fuori! Così vi invito a pensare un attimo in silenzio: Dove è la mia necrosi dentro? Dove è la parte morta della mia anima? Dove è la mia tomba? … E togliere la pietra, togliere la pietra della vergogna… Sentiamo la voce di Gesù che con la potenza di Dio ci dice: Vieni fuori, esci da quella tomba che hai dentro”.

Papa Francesco ha poi portato un dono per tutta la comunità, un Vangelo tascabile:

“E’ un regalo che vi ho portato perché così ricevete la Parola di Dio e così potrete anche sentire la Parola di Gesù che vi dice: Venite fuori! E prepararsi alla notte di Pasqua”.

Prima della Santa Messa, Papa Francesco ha incontrato le varie le varie realtà della parrocchia. Ai bambini e i ai ragazzi il Santo Padre ha detto che non si può vivere bene senza una vera speranza:

“La speranza mai delude perché la speranza è un dono di Dio e noi dobbiamo aprire il cuore a Dio perché ci dia la speranza”.

Agli ammalati e agli anziani il Pontefice ha spiegato che la speranza è viva anche nella sofferenza:

“Siamo stati redenti con Gesù nella croce. E quando viene la croce della malattia, noi somigliamo a Gesù”.

Alle coppie che hanno battezzato recentemente i figli, il Papa ha poi detto:

“E’ importante mantenere il rapporto con la parrocchia dopo il battesimo perché così crescono uniti alla comunità parrocchiale. Così la comunità cresce e si aiuta”.

Incontrando i volontari della cooperativa “Prora”, per il reinserimento lavorativo di ex detenuti o ex tossicodipendenti, il Santo Padre ha infine indicato il luogo migliore per incontrare Gesù:

“Il posto migliore, il luogo migliore per trovare il Signore è la propria debolezza. Gesù lo troviamo bene nei nostri peccati, nelle nostre colpe, nei nostri sbagli”

Fonte; www.news.va

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