Da quell’istante, dopo avere recitato un Padre Nostro, un Ave Maria e un Gloria al Padre insieme a lui, noi siamo rimasti sempre INSIEME A FRANCESCO, cercando di capire come mettere in pratica i suggerimenti di un uomo venuto dall’altra parte del mondo, ma che il mondo lo conosce molto bene tutto.
Un anno di cammino “Insieme a Francesco” è stato sufficiente a farci capire che la nostra preghiera doveva trasformarsi in azione, in una progettualità di vita concreta finalizzata al bene comune. Ma non è facile e non è stato facile. Andare “controcorrente” è difficile in una società organizzata molto bene per togliere a tutti, tutto ciò che si vorrebbe per se, oltre il tutto.
Nati con Giovanni Paolo II, maturati anche con Benedetto XVI, la Fondazione “Paolo di Tarso” ha compreso subito che camminare “Insieme a Francesco” significava aumentare la quantità di sacrificio per tutti i componenti del sodalizio e dare vita ad una vera rivoluzione, magari silenziosa, discreta ma molto, molto operativa. Così, la “Paolo di Tarso” già nota nel suo piccolo per essere una “fabbrica di idee per il bene comune” ha deciso di attivare con le sue 10 Testate Giornalistiche telematiche una Comunicazione “Etica”.
La comunicazione etica, non è una comunicazione che fa la morale o di opinione ma rispetta l’etimologia della parola stessa, greca e latina, “etica“, che indica la diffusione del senso di bene comune e non di qualcosa che è o resta a sè o depone per interessi personali. E’ fin dalla fonte rivolta da sè agli altri.
Il cammino “Insieme a Francesco” si è fatto ancora più intenso nel perseguire l’obiettivo di informare eticamente la collettività per il tramite della rete perchè siamo convinti che chi acquisisce correttamente le notizie abbia molta più possibilità di compiere la scelta giusta.
Ed è così che dei suoi moniti ed insegnamenti quotidiani abbiamo fatto la nostra vita. Abbiamo creato uno spazio dove far convergere, con ciò che avevamo mosso, a cominciare dalla sacralità del lavoro, quell’intelligenza che potesse ricostruire la logica e l’opportunità etica della rete, abbiamo ideato con umiltà spazi dove il tempo veloce della rete stessa si potesse fermare e favorire il discernimento di tutti.
La Fondazione Paolo di Tarso, impegnata in particolare a favore dell’accesso al Cibo Sano da parte di tutti e della Salute in Tavola, presupposto di benessere della Persona come lo è lo Sport ed un’attività fisica corretta; decide di approfondire anche i temi della Medicina dello Sport. Così Fondazione Paolo di Tarso, il cui genuino desiderio era di far convergere l’impegno verso il sostegno delle opere di Carità del Santo Padre, si è adoperata subito nella medesima direzione. In realtà la stessa Fondazione, già si era incamminata per solidarietà sulla strada dello Sport Etico, senza allora saperlo, poichè aveva salvato, una bambina di nome Giada, semplicemente dopo avere rintracciato il Campione preferito dalla bimba Alessandro Del Piero ed avere registrato per lei in coma il suo messaggio, che una volta ascoltato, per davvero ha fatto risvegliare e riportare alla vita la piccola Giada. Il segno che tutti possono risvegliarsi ed uscire dal buio con le proprie capacità o con ciò che in noi si rivela inaspettato e come una vita lacerata possa rigenerarsi con il reagire, il riscoprirsi, con la creatività, con la propensione verso il bene comune. Il segno di quanto sia importante che “tutti possano essere Campioni non solo su di un campo ma Campioni nella Vita“.
Già il viaggio decennale della Fondazione Paolo di Tarso, fin dal Giubileo del 2000, all’istituzione della Carta della Pace per la Tutela della Memoria, dei Diritti dell’Uomo e dell’Ambiente, testimoniano come l’arte e la cultura potessero mediare tra popoli, Stati, Stati e Chiesa, ed essere pilastri di una nuova “ecclesia” del mondo fatta di Arte e di Bellezza come progettualità di pace, operata e condivisa tra “uomini e donne di buona volontà“.
Ma il senso di tutto questo che si basava su esperienze ad Assisi, sui testi di Chiara e Francesco, “Uomo di Pace”, si è compiuto con quel “Buonasera” di un Papa che come nome ha scelto proprio Francesco, che accarezza i poveri e i malati come Francesco di Assisi, “per una Chiesa povera per i poveri“. Un senso che si è portato a compimento ed ha aperto una nuova era pure per la Fondazione Paolo di Tarso, persino con quell’essere primi in rete nel dare la notizia del suo Pontificato o altre informazioni lungimiranti in diversi momenti, ancora una volta non per dimostrare quanto sia importante essere i primi ma a sottolineare quanto il potere della rete, anche da “una grotta“, può determinare, se bene usata, nella convergenza di energie, di progetti, di persone, un nuovo incentivo, una rinnovata e sana economia per tutti, in modo trasparente e facendoci garanti per noi e per gli altri, senza lasciare, soprattutto, che nessuno “possa rubarci la speranza”.
Grazie della Sua presenza Santità e lieto anniversario a tutti “Insieme a Francesco“, perchè l’acqua viva delle parole e delle azioni possano essere quella pienezza che tutti cerchiamo, guardando in alto e nel progetto bellissimo della nostra fede e fiducia, dove alla fine di ogni giorno dobbiamo essere capaci di dire: “Prego, Grazie, Scusa“.
Viviana Normando e Fabio Gallo
13 MARZO 2013 – RIPROPONIAMO DI SEGUITO L’EMOZIONE DI UN ANNO FA DELL’ ANNUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM, “HABEMUS PAPAM”!
Un gabbiano si posa sul comignolo dal quale si attende nel tardo pomeriggio la seconda fumata. L’emozione cresce per l’attesa e giunge la fumata bianca. Il VATICANESE.IT del Gruppo ComunicareITALIA è la prima testata giornalistica telematica a comunicare al mondo della rete “l’Habemus Papam“.