A cura della redazione de ILPARLAMENTARE.IT/
La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” promotrice della Biennale per i Diritti Umani all’accesso al Cibo Sano si rivolge al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e chiede un incontro per discutere di Milano EXPO 2015. Pubblichiamo, ovviamente, il comunicato stampa ma – come uso de ILPARLAMENTARE.IT – commentiamo la nota ricevuta e che, attesa l’importanza dell’argomento per la salute umana, pubblichiamo integralmente.
Il tema su cui si concentra l’Organizzazione della “Biennale” promossa dalla “Paolo di Tarso” e dai suoi Partner è uno dei grandi temi del futuro su cui si sta concentrando il lavoro delle Nazioni Unite. Si tratta della prima Biennale dedicata al modello alimentare del Mediterraneo coltivato anche nelle regioni del Sud Italia, e che l’UNESCO nel 2010, ha proclamato patrimonio Immateriale dell’Umanità: la Dieta Mediterranea.
La Biennale, in tal senso, ha una visione molto ampia e sul tema ha istituito una vera e propria organizzazione di esperti titolati accademicamente, ai quali è stato affidato il compito di animare la Biennale con programmi capaci di dare attuazione alla “Governance Alimentare Sostenibile” delle stesse Nazioni Unite e, attraverso la diffusione dell’Alimentazione Mediterranea, in linea con i dettami dell’Organizzazione Mondiale della Salute, al contrasto alle Malattie non Trasmissibili (non communicable diseases UN 2014).
La prima edizione della Biennale prenderà vita tra Calabria e Puglia chiamate ad ospitare gli eventi (e a trarne gli indubbi vantaggi n.d.r.). Di natura diffusa e sostenibile la Biennale prevede una leadership anch’essa diffusa perché a trarne vantaggio siano tutti i partecipanti e si svolge in un contesto di Sviluppo e Legalità dal quale potranno emergere idee per le nuove economie. La Biennale per i Diritti Umani all’accesso al Cibo Sano mira a valorizzare le peculiarità produttive del Mezzogiorno d’Italia e della sua Agricoltura confrontandola con quelle dei Paesi del Mediterraneo il cui modello, è stato proclamato nel 2010 Patrimonio Immateriale dell’Umanità: la Dieta Mediterranea, stimata sul mercato per un valore di 35 miliardi di Euro. Novità assoluta della Biennale è la capacità di creare alleanze con i Paesi del mediterraneo, anch’essi produttori di Cibi Sani, per un confronto “a tavola” capace di aprire nuovi sbocchi di mercato. E in questo contesto, si inseriscono innovazioni tecnologiche già realizzate dalla Fondazione in collaborazione con Università, grazie alle quali è già possibile conoscere gli alimenti della Dieta mediterranea con le relative proprietà salutistiche e come si porta concretamente a tavola (vedi www.mdietapp.eu). Per le sue caratteristiche educative in relazione all’Agricoltura mediterranea, l’applicativo è stato già condiviso dal Governo Albanese e dalla East West Investment Group della Federazione Russa.
Teatro della prima Biennale che si terrà nel 2016, dunque un anno dopo l’EXPO di Milano, saranno Calabria e Puglia che hanno molto da dire in termini di Agricoltura e sostenibilità ambientale. La Biennale è già condivisa da numerose Istituzioni e Governi che ne apprezzano la mission etica che guarda ai Diritti Umani all’accesso al Cibo, dunque all’agricoltura sostenibile. In tal senso, la Biennale si rende promotrice di una riflessione attenta in sede internazionale per un riequilibrio delle politiche del “mondialismo” commerciale, causa del tracollo sul mercato internazionale dei prodotti delle piccole e medie imprese, miniera del cibo salutistico, di prossimità e di economia locale, costrette a cedere il passo all’agricoltura non sempre etica delle multinazionali.
Recentemente la “Paolo di Tarso” ha saputo unire nell’ambito dei programmi della Biennale partner di grande prestigio, sia in ambito nazionale che internazionale e in tal senso, per le sue alte finalità etiche, ha ricevuto anche l’ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
OGGI LA PRESENTAZIONE AL PRESIDENTE MARIO OLIVERIO E L’INVITO A DARE VITA AD UN INCONTRO
Paradossalmente, però, sino a ieri, proprio nella in Calabria ove essa ha aperto una sua Unità Locale, non aveva interlocutori a causa del cambio di vertici. Oggi, con il ristabilirsi degli equilibri della politica locale che vede al governo il Presidente Mario Oliverio, la Fondazione chiede un incontro al fine di discutere di quanto, unitamente ai suoi Partner tra cui Istituti Scolastici, Associazioni di categoria, Università, Associazioni no profit e Imprenditori, può offrire a contributo di una qualificata presenza della Regione Calabria all’EXPO di Milano 2015 che, come ha recentemente dichiarato il Commissario Straordinario Giuseppe Sala, non è l’esposizione “delle solite eccellenze” regionali ma di grandi idee per il futuro dell’umanità. E la Fondazione “Paolo di Tarso” che ha lavorato nella direzione di tale visione è pronta a dare il suo contributo. Dovere della Regione Calabria, d’altronde, è quello di creare un grande programma “inclusivo” delle migliori energie esistenti. Insomma, il vero significato del fare politica. E la Fondazione dichiara: “abbiamo avuto precedenti esperienze con il Presidente Oliverio. E’ persona seria e siamo certi di ottenere un grande risultato. D’altra parte la Regione Calabria ha bisogno di tutte le grandi idee per il bene del suo territorio. E noi con i nostri Partner abbiamo una grande idea che reclama il suo spazio”.
IL COMUNICATO STAMPA
La Regione Calabria sta diligentemente cercando di recuperare il terreno perso nel recente passato predisponendo la sua partecipazione ad Expo 2015. La complessità del tema inerente un’esposizione di carattere “universale” avrebbe richiesto una programmazione che, purtroppo, negli anni trascorsi è stata, evidentemente, inesistente. Riteniamo indispensabile agire di concerto con le Università calabresi offrendo il meglio della produzione immateriale e culturale della Calabria.
Come organizzatori della BIENNALE 2016 sullo stile di vita mediterraneo e sui Diritti dell’Uomo all’accesso al Cibo Sano gradiremmo poter offrire il nostro contributo in un’ottica diversa dalla abituale esposizione fieristica che, come ha esposto di recente il Commissario di EXPO 2015 Giuseppe Sala, non è rivolta, come nel caso delle Fiere che ne sono la naturale destinazione, “alle solite eccellenze regionali”.
Il tema della nutrizione e dell’ecologia richiede di offrire soluzioni che abbiano caratteristiche esistenziali più che pratiche. Legare le tracce greche ad una funzione geopolitica essenziale, qual è quella del Mediterraneo, ci consentirebbe di unire i saperi e di attrarre prospettive di investimento e di aggregazione con i paesi in via di sviluppo.
Chiediamo al governatore Mario Oliverio di procedere con un passo diverso rispetto al passato, superando cliché e stereotipi che nella fattispecie risulterebbero negativi. Per questo, nel più alto spirito di collaborazione chiediamo, visti i tempi residui, un incontro a breve tra i vertici della Fondazione e il Presidente Mario Oliverio, nel quale potremo esporre il potenziale del nostro contributo per l’intera Calabria e le sue nuove economie.
Confidiamo che la nostra esperienza, divenuta oggi patrimonio di scambio con diversi Paesi europei ed istituzioni internazionali, venga considerata come valore aggiunto intrinseco nell’offerta che sarà sottoposta ai visitatori di questo grande evento e che lei, Presidente, voglia apprezzare quanto già accolto dai Paesi emergenti del Mediterraneo e non solo.