I giornalisti del quotidiano Liberazione, per cui la cui proprieta’ ha annunciato la fine delle pubblicazioni con l’anno nuovo a seguito dei tagli ai finanziamenti pubblici per l’editoria cooperativa, non ci stanno e continuano l’occupazione. Ufficialmente in ferie dal primo gennaio, con una conferenza stampa, cui hanno partecipato anche l’attore Pierfrancesco Favino e l’ex direttore Lucio Manisco, i 50 redattori e poligrafici hanno annunciato che proseguiranno a mantenere aperta l’edizione online dando il via alla fase transitoria con una Festa di Capodanno ”Occupy 2012” aperta a lettori e sostenitori.
”I sacchi a pelo accanto ai computer – spiega all’ASCA Carla Cotti, del Cdr – hanno due perche’ e un come. Il primo e’ un perche’ simbolico: il giornale non e’ solo del gruppo dirigente del partito della Rifordazione comunista, ha vent’anni di storia appena festeggiati e appartiene a militanti, lettori, simpatizzanti, che con le persone che lo hanno fatto, hanno dato voce a pezzi di storia del Paese. Il secondo perche’ e’ pratico: vogliamo salvare i posti di lavoro che il giornale sia vivo e la trattativa riprenda”.
L’editore, invece, ricorda Cotti ”ha annunciato l’addio alle edicole senza voler esaminare le nostre proposte, con un suicidio preventivo prima ancora di sedersi al tavolo”.
Il ”come” parla di un’occupazione aperta ”che ha parlato anche in conferenza stampa con le voci di precari, operai, ilcdr del Manifesto dell’Unita’, rappresentanti di giornalisti e studenti precari – conclude Cotti -. Roberto Natale, dell’Fnsi, ci ha annunciato che il Comitato per la difesa al diritto all’informazione ha stabilito la sua sede provvisoria presso il giornale, vertenza pilota di questa battaglia contro i tagli indiscriminati”.
La mobilitazione guarda al 15 gennaio, quando verranno attribuite le risorse del Fondo Letta. Quanto a Mrc, l’editore del quotidiano, si chiede che torni al tavolo delle trattative e vagli ogni proposta, comprese soluzioni-ponte, anche con l’aiuto delle sottoscrizioni.