“Dio non si stanca di perdonare”. Questo il titolo del viaggio che Papa Francesco compie in queste ore in Molise. Il Pontefice sarà a Campobasso, al Santuario di Castelpetroso e a Isernia. Tutta la regione è mobilitata per accogliere il Pontefice.
La piccola regione del Molise si sta facendo “grande” in attesa di Papa Francesco, proprio per rivolgere al Pontefice un grande abbraccio fatto di affetto. Tutto è ormai pronto, a Campobasso, al Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, che ospiterà l’incontro con i giovani del Molise e del vicino Abruzzo, e a Isernia. E questo, grazie all’incessante lavoro dei tanti volontari. Pronta la grande capanna di bambù all’ex stadio Romagnoli, che ricorda quella di Betlemme, e che farà da altare per la Santa Messa a Campobasso. “Il cuore del Molise batte per Papa Francesco”, “Il Molise in festa si stringe attorno al Papa”. Questi alcuni dei titoli più significativi dei quotidiani locali, che chiaramente dedicano all’evento le prime pagine. Come hanno sottolineato i vescovi Bregantini e Cibotti, al centro della visita le emergenze che anche il Molise sta vivendo: chiaramente la povertà, la mancanza di lavoro, il discorso dell’accoglienza, un’emergenza anche qui sentita molto e verso la quale non si fa mai abbastanza, le speranze dei giovani e poi tutte le altre scandite dalle tappe di questa visita: gli ammalati, i carcerati. Nella consapevolezza di tutti i molisani il fatto che la visita di Papa Francesco lascerà sicuramente un segno e innescherà un percorso virtuoso che il Molise è già pronto a intraprendere.
Grande il lavoro dei tanti volontari impegnati per preparare la visita del Papa. Abbiamo chiesto a due di loro con quale spirito stiano operando:
R. – Con lo spirito del servizio, il fare senza aspettarsi nulla in cambio ma si fa per piacere e perché è davvero un grande evento che la città di Campobasso aspettava da tanti anni. E’ giusto viverlo nel modo più semplice possibile: lavorando con il sorriso.
D. – Con noi il responsabile degli scout. Come siete riusciti a coinvolgere i ragazzi in questa attività anche faticosa?
R. – Non siamo noi che coinvolgiamo. È la forza straordinaria di Papa Francesco. Veramente con semplicità, con umiltà questi ragazzi lavorano, sistemano le transenne, le sedie; con gioia e con il sorriso sulle labbra perché Papa Francesco è veramente un uomo che sta trasformando la nostra società.
D. – Una visita all’insegna del perdono, com’è nello stile di Papa Francesco…
R. – Papa Francesco ci ha detto che Dio non si stanca mai di perdonare. Allora, seguendo l’esempio di Papa Francesco, lo sforzo che faremo è quello di riuscire a perdonare nel nostro quotidiano.
Fonte, Radio Vaticana, Giancarlo La Vella, www.news.va.
Ricordiamo che la Fondazione Paolo di Tarso, www.paoloditarso.it, in uno dei suoi progetti, ha realizzato una imponente opera di digitalizzazione dei beni culturali del Molise, con particolare riferimento alla Bellezza del Sacro.
Nella immagine una delle campane visibili in rete realizzate ad Agnone in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia e l’altra donata a Benedetto XVI, oggi Papa Emerito, nell’Annus Fidei.