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Carta della Pace: Report dell’edizione 2012 tra Assisi e Roma

Carta della Pace 2012 - Basilica S. Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma
Carta della Pace 2012 – Basilica S. Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma

Roma, 30 Ottobre 2012 –  Report delle cerimonie di consegna della “Carta della Pace”  di Assisi e Roma 2012 – a cura della Redazione de ILVATICANESE.IT.

Le Città di Assisi e Roma hanno condiviso la cerimonia di consegna della “Carta della Pace  per la Tutela della Memoria, dei Diritti dell’Uomo e dell’Ambiente”. l’attestazione di  Alta di stima e riconoscenza della Società Civile nei confronti di Donne e Uomini di Buona Volontà, sono state lette come un nuovo significativo gesto in campo Istituzionale a cura della Fondazione “Paolo di Tarso“, nota anche per il suo impegno nel mondo della comunicazione dei valori cristiani per mezzo della Rete.

Giorno 21 Settembre 2012, ad Assisi, è stato insignito della “Carta della Pace” Padre GianMaria Polidoro, Fondatore di Assisi Pax International.
Nella Cerimonia di Roma di giorno 22 Settembre 2012 presso la Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, a ricevere la Carta della Pace è toccato, invece, all’Associazione “SS. Pietro e Paolo” già Guardia Palatina d’Onore in Vaticano, al Prof. Stefano Lucchini Presidente Fondazione Benedetto XVI, al Serra International Italia dedita al sostegno delle vocazioni sacerdotali, al Prof. Antonino Zichichi Presidente della Federazione Mondiale degli Scienziati, al Prof. Fausto Cantarelli Economista Agroalimentare, a Mons. Renzo Giuliano già Rettore della Basilica Santa Maria degli Angeli di Roma.
Due, le Carte della Pace alla memoria: al Prof. Carlo Gaggi per l’opera svolta da Docente di Eocologia dell’Università di Siena (ha ritirato la Carta della Pace il Prof. Roberto Bargagli Direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena), al Dott. Enzo Drago, esperto in Finanze (ha ritirato per lui la Signora Pina Drago).

LA CARTA DELLA PACE AD ASSISI
Quest’anno la cerimonia di consegna della Carta della Pace si è resa per la prima volta “pellegrina” in Assisi a differenza delle due precedenti edizioni tenutesi nelle sacre mura della Basilica, sede della stessa “Paolo di Tarso”.
“Un motivo di arricchimento per la nostra Fondazione – ha spiegato Fabio Gallo curatore dei Rapporti Istituzionali della Fondazione e promotore della “Carta della Pace” – che dal pensiero di San Francesco e Santa Chiara, come dall’insegnamento di San Paolo, traggono contenuti sia per l’impostazione del lavoro e del comportamento degli Operatori, che per la speciale mission che ci vede protagonisti del mondo della Comunicazione. Quest’anno – continua Fabio Gallo – gli Operatori della Fondazione hanno sofferto molto non solo per gli effetti della crisi finanziaria sulla popolazione, sugli anziani, sulle famiglie e sugli ammalati, ma soprattutto per questa forma di carestia di valori etici, una vera e propria piaga della politica italiana da cui dipende il futuro dell’intera società. Assisi, in questo particolare momento, è stato un indispensabile contributo di riflessione al fine di rielaborare i reali motivi per cui ci è stata offerta la Vita. La Fondazione, inoltre, ha la responsabilità di oltre dieci Testate Giornalistiche che sostengono la famiglia e il mondo del lavoro il cui scopo principale non è quello di fare notizia, ma di fare informazione etica, quanto più vicina alla Verità, rispettosa dei Diritti Umani e della dignità della persona. Una missione non facile che necessita di contenuti sempre sgorganti dalle sorgenti del Vangelo. Per questo, tornare ad Assisi ci ha aiutato a comprendere come sia stato possibile per Francesco e Chiara riuscire ad avere una visione così lungimirante del servizio che, in austerità, e non senza soddisfazioni personali, si può rendere alla vita”.

UN MONACO, UN ECONOMISTA, LA “PAOLO DI TARSO”, I GIOVANI
L’occasione della trasferta in Assisi si è prospettata anche in virtù del fatto che tra i nomi cui è stata assegnata quest’anno la Carta della Pace era quello di Padre GianMaria Polidoro della Chiesa Nuova, luogo natio di San Francesco. La cerimonia di consegna si è tenuta nella sede di Assisi Pax International all’interno di una conferenza dedicata all’Ecologia del rapporto tra Uomo e Natura, voluta dalla stessa Fondazione “Paolo di Tarso” e dedicata in modo particolare alla Dieta Mediterranea, il modello alimentare salutistico delle genti del Sud Italia recentemente proclamato dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Ospite della Conferenza il Prof. Fausto Cantarelli noto luminare dell’Economia Agroalimentare dell’Università di Parma. Presenti le Testate Giornalistiche del Gruppo ComunicareITALIA con il Direttore Viviana Normando e la coordinatrice della attività telematiche del Gruppo Eleonora Cafiero.

I GIOVANI OSPITI TRA ETICA, INNOVAZIONE ED ECONOMIA
Alla conferenza ha partecipato Silvia Lanzafame imprenditrice e laureanda Economia che in Calabria ma per le 5 Terre del Mezzogiorno d’Italia, ha fondato la Dieta Mediterranea srl e “Simply Med” (semplice e mediterraneo), la prima Master Brand Etica che, diffondendo per prima i Prodotti della Dieta Mediterranea, tutela il lavoro delle Aziende Contadine italiane e, diffondendo Cibo Sano e Genuino, la salute dei Cittadini.

PADRE GIANMARIA POLIDORO – UOMO DI PACE
Il colloquio svoltosi nella “Sala dei dodici”, della sede di Assisi Pax International, ha evidenziato la necessità di un ritorno alla Tradizione, quella definita dal Prof. Fausto Cantarelli “Umanesimo di Ritorno”. Sulla “bontà” dei Cibi, dunque sulla questione Alimentare, si è ricordato come Cristo stesso si sia fatto Cibo dell’Uomo e come questo fare nasconda una sorta di liturgia nel rapporto Uomo-Natura: quella del farsi dono. La stessa istituzione dell’Eucaristia Dio stesso ha voluto che si svolgesse “a tavola”, evidenziando di essa la convivialità e la comunione che essa significa e che rischia di perdersi con il mondo “fast”. Padre GianMaria ha parlato del Vangelo e dell’esperienza di San Francesco e Santa Chiara attualizzandone i contenuti che sembrano sovrapporsi alle paure e alle incertezze dei loro tempi. Incertezza dalle quali è sgorgata un’attività, dunque l’azione che ha rinnovato e vivificato intere generazioni e la Chiesa stessa. A tal proposito un aneddoto enunciato da Padre GianMaria Polidoro ha riportato in vita un preciso pensiero di San Francesco di Assisi in merito al significato che il Santo attribuiva al “mangiare” ricordando quando, nella sua unica maledizione lanciata, rivolgendosi ad un animale, ad un maiale, disse: “che le tue carni non possano essere mangiate da alcuno”. Con ciò, evidenziando l’importanza che il suo pensiero attribuiva al “farsi dono”. La metafora del non potersi donare, per San Francesco, era la manifestazione di una vera e propria maledizione oggi vissuta dagli egoismi di una parte di umanità che vive solo per accumulare ricchezza, prendere tutto senza mai provare sazietà.

Il Prof. Fausto Cantarelli in un’analisi dotta ed essenziale di corsi e ricorsi storici ha enunciato come ad un certo punto della storia, l’uomo si sia allontanato dal suo cammino originario attraverso il quale aveva stabilito un rapporto con il cibo capace di fornire i bisogni essenziali. Distacco procurato dall’occupazione dell’Europa da parte dei Celti che hanno introdotto una nutrizione basata sulle carni delle loro stesse mandrie. Un modello alimentare, quello celtico, basato sull’eccessivo e quasi totale consumo di carne e grassi animali completamente opposto a quello fino ad allora utilizzato e basato sul consumo di Olio, Verdura, Legumi, Ppesce, poco latte e poca carne, Vino come bevanda. Una Dieta che per millenni ha fatto bene alla salute dell’Uomo e che oggi l’UNESCO ha rivalorizzato insieme alle tradizioni alimentari del Sud dell’Italia  che esprimono a tavola la cultura medio orientale e mesopotamica in particolare. Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata. Quella di Assisi è stata una Conferenza giunta nel momento giusto. La Nazioni stanno prendendo atto, infatti, che alla soglia degli 11 miliardi di abitanti sul pianeta il cibo e l’acqua non saranno più sufficienti se dal consumo di carni (la cui lavorazione richiede moltissima acqua dolce), non si ritornerà ad un modello alimentare funzionale al futuro dell’Umanita che, appunto, è individuato in quello definito dal nutrizionista americano Ancel Keys “Dieta Mediterranea”. Due parola ispirate al greco “stile di vita”, che indicano come modello quello della cultura povera dei contadini e delle genti del Mezzogiorno d’Italia, oggi, invece, ricca di questo scrigno di sapere per la salute dell’Umanità. Con i contenuti di questa conferenza esperienzialmente “unica”, la Fondazione “Paolo di Tarso” è riuscita a fornire ai giovani una base di alto valore accademico su cui lavorare per il futuro dell’economia alimentare e della salute della società italiana e internazionale. Questo, infondo, era lo scopo della “Carta della Pace”.

La Carta della Pace ha svelato il suo scopo fondamentale – ha dichiarato il fondatore Fabio Gallo: quello di dare vita ad incontri finalizzati ad offrire valori reali ai giovani. Il confronto tra due grandi esperienza come Padre GianMaria Polidoro e il Prof. Fausto Cantarelli è servito a rimettere in discussione questi alti valori e per ritrovare la via del “Cantico delle Creature di Francesco di Assisi” che, rivisitato alla luce dell’attuale cultura, può essere definito, il contenuto della moderna “Green Economy”, dove la salute, il cibo e l’ambiente, sono dono di Dio è diritto di tutti. Fabio Gallo, ricordiamo, nel 2005 è stato insignito ad Assisi della Palma della Pace tratta dall’Albero di Ulivo donato alla Città da Giovanni Paolo II. 

LA CARTA DELLA PACE A ROMA –  22 SETTEMBRE 2012
La Cerimonia di Consegna della “Carta della Pace” è stata preceduta dalla Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Matteo Zuppi, Vescovo Ausiliare di Roma per il Centro Storico, con la quale si è proceduto al saluto grato a Mons. Renzo Giuliano per il suo trasferimento ad altra sede di servizio alla Chiesa di Roma, e di accoglienza al Parroco don Franco Cutrone. La cerimonia, partecipata da numerosissimi fedeli, ha visto tra le Autorità ospiti Istituzioni Civili e Militari Italiane e Vaticane.

S.E. MONS. MATTEO ZUPPI VESCOVO AUSILIARE DI ROMA PER IL CENTRO STORICO
Nel corso dell’Omelia S. E. Matteo Zuppi, ha ricordato il ruolo importante della Basilica che negli anni ha conquistato la stima del mondo per la sua capacità di accogliere e fare cultura anche in ricordo della sua alta missione conferitale dalla storia che l’ha voluta “Chiesa delle Celebrazioni Ufficiali della Repubblica Italiana. Così dicendo, il Vescovo Ausiliare di Roma per il Centro Storico ha sottolineato il grande lavoro di servizio svolto dal Mons. Renzo Giuliano per 22 anni, disponendo, allo stesso tempo, il migliore auspicio per una missione ugualmente alta da parte del nuovo Rettore Don Franco Cutrone.

 

LA MUSICA SACRA – IL CORO E L’ORGANO MONUMENTALE Degno di nota, il Coro della Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri diretto dal Maestro di cappella Osvaldo Guidotti che ha partecipato alla solennità della cerimonia con l’esecuzione di brani per Coro e voci soliste. All’Organo Monumentale del Grande Giubileo dell’Anno 2000, esecuzioni del M° Francesco Colamarino. Alla Celebrazione  Eucaristica ha partecipato S. E l’Arcivescovo Oscar Rizzato, già Elemosiniere di Sua Santità presso il Pontificio Ufficio di Beneficenza e rappresentanti della prelatura della Chiesa Russa di rito Ortodosso della Chiesa di Santa Caterina di Alessandria in Roma.

CARTA DELLA PACE GALLERIA FOTOGRAFICA 

 

FONDAZIONE PAOLO DI TARSO: ETICA NELL’INFORMAZIONE

Tra le tante opere realizzate per dare contenuti alle attività parrocchiali in Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Mons. Renzo Giuliano lascia al nuovo Rettore Don Franco Cutrone un’istituzione che nella primavera del 2013 compie 10 anni di attività: la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”  nota anche per la sua mission innovativa che prevede la promozione della Fede per mezzo dei moderni sistemi di Comunicazione di Rete. Ben dieci Testate Giornalistiche riunite nel Gruppo Editoriale di Rete ComunicareITALIA la cui attività oggi, con la chiusura di oltre 200 Testate giornalistiche cartacee in Italia, diviene ancor più importante e centrale a tutela di una comunicazione sensibile alle problematiche sociali cui, è noto, la Chiesa presta speciale attenzione. Tra le Testate Giornalistiche del Gruppo IL VATICANESE.IT che ha seguito il Sinodo dei Vescovi  autorizzata dall’Ufficio Stampa della Santa Sede.

Un riconoscimento di alto prestigio quello di essere stati autorizzati dalla Santa Sede a seguire i lavori del Sinodo dei Vescovi– ha aggiunto Viviana Normando Direttore del Gruppo ComunicareITALIA , che giunge come premio per tutti coloro i quali dal 2003 ad oggi hanno perseverato nel lavoro. “Le attività giornalistiche – ha dichiarato Viviana Normando direttore dei ComunicareITALIA –  ci consentono di continuare giornalmente la nostra missione a sostegno di problematiche assai importanti come lo sono oggi le politiche alimentari, il sostegno alle Famiglie, alle politiche sociali in generale, al lavoro dei giovani. Le testate Giornalistiche della Fondazione “Paolo di Tarso” hanno inoltre colmato un vuoto strategico costituito dalla mancanza di spazio per le notizie positive a sostegno delle Aziende italiana che se sostenute possono produrre di più e offrire più lavoro.

“Le Testate Giornalistiche, affermava nelle ultime riunioni del CDA Mons. Renzo Giuliano, sono una concreta interpretazione delle parole del Beato Giovanni Paolo II ai Parroci nel corso del Sinodo di Roma: “Parrocchia, trova te stessa, fuori di te stessa! ” . Dunque, un grande contributo in termini di modernità che Don Franco Cutrone potrà utilizzare per dare vita ad un moderno progetto di evangelizzazione e progettualità per i giovani.

La Redazione

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