Altomonte, Pane e Dieta Mediterranea: insieme, bellezza e bontà

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Altomonte, Pane e Dieta Mediterranea per un ritorno alla centralità dell’Essere Umano

a cura de ILVATICANESE.IT/

Roma, 27 Aprile 2014 – Nel giorno in cui due Uomini che non si sono arresi sono apparsi nella vita materiale di noi tutti da Santi, vi raccontiamo una bella storia che trae origine dalla Calabria delle eccellenze che, nonostante tutto, ci sono, eccome! Ci sono nel mondo Accademico, dell’Amministrazione della cosa pubblica, nel settore delle No profit, nel mondo dei Giovani, nel settore Agroalimentare e molto più. Ci teniamo che questo redazionale venga pubblicato nel giorno in cui Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II sono proclamati Santi perché una delle protagoniste di questa conferenza, è nata sotto il suo pontificato beneficiando del suo personale indirizzo. Si tratta della Fondazione “Paolo di Tarso” che insieme all’Amministrazione dell’Antico Borgo di Altomonte, e ad un gruppo di esperti del mondo Accademico e della medicina, si sta adoperando per un concreto ritorno alla centralità della Persona: un nuovo umanesimo per una efficace sinergia Uomo-Natura. 

LA RICETTA DELLA DIETA MEDITERRANEA “DEI FATTI” AD ALTOMONTE
Quello della mattina di giorno 26 Aprile 2014 sarà certamente ricordato come un trionfo di concretezza e coerenza per la Dieta Mediterranea in relazione alla Città di Altomonte che, per l’ottava edizione della “Gran festa del Pane”, grazie al Sindaco Gianpietro Coppola e all’Assessore Enzo Barbieri, ha puntato sul tema del celebre modello alimentare che l’UNESCO ha proclamato Patrimonio Immateriale dell’Umanità, inserendo nel proprio calendario di eventi una Conferenza che ha visto uniti, per la prima volta, un gruppo di esperti che – dopo avere toccato con mano – possiamo dire che daranno seguito alle parole, passando ai fatti. Finalmente …per l’Italia! Una novità, anzi, una grande novità per il Mezzogiorno d’Italia in ambiente internazionale: nasce il primo EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANNEA “diffuso e sostenibile”.

COME NASCE UNA CONFERENZA CHE NON E’ COME TANTE ALTRE
Pensavamo fosse difficile al punto tale da spaventarsi solo all’idea, invece possiamo testimoniare che questo Pane è venuto proprio bene. Abbiamo partecipato a tante conferenza dove alla fine ha sempre preso il sopravvento il tipico trionfo di prodotti tipici, l’abbuffata tradizionale per concludere sempre tutto a “taralluccio e vino” (a Roma, diciamo così ndr.). Invece questa volta le cose sono andate diversamente, innanzi tutto per il clima, per l’ambiente bello e rispettoso e poi perché si è parlato di “Economia”: di una forma di economia molto vasta che parte dall’indispensabile rispetto della “madre terra” che aumenta il valore del contesto ambientale generale, per arrivare al valore economico che può avere l’indirizzamento della Società Civile verso una complessiva presa di coscienza seria e se il caso severa, per giungere all’economia finale, il lavoro, che migliora per tutti perché le buone pratiche rappresentate dal complesso di attività che sono incluse nel termine “Dieta Mediterranea”, si è dimostrato con i numeri, portano bene a tutti.
Ma passiamo al taccuino e alla matita pronti a prendere appunti e attenti, anzi, attentissimi, se anche voi volete che il vostro pane venga davvero bene.

La ricetta:

  • Borgo Antico Medievale: Altomonte, con le sue 28 Contrade Ospitali;
  • gruppo di “Big” del mondo accademico: Fausto Cantarelli e Luana Gallo;
  • gruppo di Amministratori pubblici esperti nelle buone pratiche: Gianpietro Coppola, Enzo Barbieri;
  • No Profit (di quelle vere): la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”;
  • 1 Accademia della Dieta Mediterranea (quella di Cosenza);
  • 21 Giovani che studiano presso l’UNICAL per parlare con cognizione di causa della Dieta Mediterranea;
  • 1 Imprenditore calabrese di alto livello: Nicodemo Librandi;
  • 1 Medico di Famiglia come quelli di una volta: Antonio D’ingianna;
  • 1 Assaggiatore di Vini (ONAV): Mario Reda

Come si procede nell’impasto:
Innanzi tutto, per dare corpo e sostanza all’impasto (alla Conferenza) e per evitare di ripetere cose già dette e impastate un milione di volte da anni e senza effetto, anche onde evitare di rovinare il magnifico lavoro già svolto da insigni scienziati di settore, la Città di Altomonte – nota per le buone prassi e l’assoluto livello di eccellenza amministrativa – ha coinvolto un gruppo di professionisti e una Fondazione che, seguendo i buoni suggerimenti dell’Economista Agroalimentare  Fausto Cantarelli e dei suoi stessi ricercatori, è riuscita a creare un modello che trasforma la Dieta Mediterranea con tutto il suo portato culturale in ”Economia”. Sembra poco ma, per il Mezzogiorno d’Italia, è tutto. La formula è riservata…e chi lo ha deciso lo ha fatto per assicurare gli stessi risultati. Una bella idea..di questi tempi.

Mettiamo il Pane nel Forno e cerchiamo di capire meglio:
E così, per l’organizzazione della Conferenza sul tema “Dieta Mediterranea – il buon mangiare allunga la vita” l’Amministrazione di Altomonte ha condiviso il lavoro con un gruppo collaudato e che in soli due anni di lavoro indefesso, ha dimostrato che applicando logica e razionalità, soprattutto guardando oltre il proprio orticello, si possono fare cose buone e da cui tutti possono trarre giovamento. Ovviamente, mi raccomando, gli alimenti non devono essere scaduti (controllate bene se hanno detto e non hanno fatto). In questo caso si tratta di “Big” del mondo accademico e del mondo No Profit. Chi sono i primi?

  • l’Economista Agroalimentare Prof. Fausto Cantarelli, fondatore dell’Accademia Alimentare Italiana, insignito della Medaglia dalla Presidenza della Repubblica, nonché “Carta della Pace” per la Tutela della Memoria, dei Diritti dell’Uomo e dell’Ambiente (Assisi 2013);
  • la prof.ssa Luana Gallo Direttore del Master in “Green Economy, Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale del Di.B.E.S.T. – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL – Università della Calabria (tra le più belle d’Italia).

Per il mondo No Profit:

  • la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” nota per essere una “fabbrica di bene comune”, alla quale si riconosce il merito di avere saputo unire negli ultimi anni molte esperienze di alto livello per indirizzarle verso un solo obiettivo: dare vita al mercato del Cibo salutistico della Dieta Mediterranea. La “Paolo di Tarso” – ricordiamo – è molto attenta attraverso le sue attività, alla tutela dei diritti umani. Il successo della Dieta Mediterranea – dunque – per la Fondazione, significa indirizzare la politica e in generale la società civile, verso un’economia sostenibile e verso la produzione di cibo che sostiene la salute umana, che, di conseguenza, significano rispetto per l’ambiente e accesso al cibo sano per i cittadini. Per la Fondazione ha relazionato Fabio Gallo, curatore dei rapporti Istituzionali.

Per il mondo delle Professioni tra i prestigiosi relatori:

  • il dott. Antonio D’Ingianna – Medico di Famiglia – promotore di “Altomonte Città della Prevenzione” che propone uno standard di assoluta concretezza che non solo continua in modo reale gli studi nella direzione indicata da Ancel Keys, ma li completa nella direzione di un modello scientifico che incontra i Cittadini in modo semplificato e comprensibile per tutti.
  • Il dott. Mario Reda delegato ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatore Vini, grazie al quale anche ComunicareITALIA ha compreso l’importanza di un buon vino a tavola per la nostra salute.

Togliamo il Pane dal forno:
Grazie alle direttive delle Nazioni Unite che indicano un futuro alimentare che vedrà drasticamente ridotto il consumo della carne, la Dieta Mediterranea, i cui alimenti sono specialmente coltivati nelle terre del Mezzogiorno d’Italia, si ritrova ad essere il “futuro alimentare” sostenibile.

“Un colpo di fortuna per il Sud Italia – ha affermato l’economista Agroalimentare Prof. Fausto Cantarelli – se il Sud Italia saprà cogliere al volo questa opportunità”. Di certo questo colpo di fortuna, se amministrato bene potrebbe dare oltre alla consueta speranza, qualche certezza al sistema Agroalimentare che – come ha dichiarato la  prof. Luana Gallo, “trarrà grandi vantaggi da un maggiore rispetto dell’Ambiente, anche in considerazione dei mercati sempre più alla ricerca di alti cibi dovuti ad una consapevolezza in crescita esponenziale del fatto che i cibi spazzatura nuocciono gravemente alla salute umana. Dunque rispettare l’ambiente significa potere accedere a nicchie di mercato relative ai cibi sani che sono maggiormente remunerati”. E cosa produce una pessima alimentazione frutto di diseducazione e troppa speranza nelle medicine, lo dice il dott. Antonio D’Ingianna che spiega come la nostra società sia diventata negli ultimi 20 anni “obesogena”. In tal senso – ha comunicato il Medico di Famiglia – dobbiamo imporci il ritorno ad una cultura socio-ecologica responsabilizzando anche il mondo della politica com’è stato fatto con la Città di Altomonte che ha esponenzialmente aumentato il suo prestigio internazionale grazie al fatto che il Sindaco ha incentivato ricerca e ritorno ad un modello alimentare salutistico, facendosi carico del fatto che la salute dei cittadini è un compito che riguarda anche e soprattutto il Primo Cittadino della Comunità.

IL PANE E’ COTTO A PUNTINO…IL PROFUMO PRECEDE LA BONTA’
Il Borgo Antico di Altomonte carico di storia e bellezza oggi ha visto compiersi un altro piccolo miracolo umano dovuto alla passione di alcune persone concrete che anche il Gruppo ComunicareITALIA intende ringraziare. Tra tutti la famiglia Barbieri che in trenta anni di grandi sacrifici hanno saputo dare vita ad un centro di eccellenza che a tavola, la tavola Mediterranea seduce qualsiasi palato. Come ha giustamente detto il Sindaco Gianpietro Coppola dall’oratoria mirabile e vera, l’Altomonte di oggi deve molto a questa famiglia.
Ma sappiamo che dietro ogni buon impasto ci sono persone pazienti con braccia poderose che in silenzio impastano. Tra queste figure Fabio Gallo nelle vesti di moderatore al quale non è riuscito affatto di nascondere la sua grande fede quando ha parlato dell’ecologia dell’ambiente di Francesco di Assisi e, soprattutto, quando ha parlato dei Giovani universitari che si stanno specializzando per essere “Manager dello Sviluppo Territoriale della Calabria, Esperti di Dieta Mediterranea, Sicurezza Ambientale e Territoriale”. Una responsabilità – ha giustamente detto Fabio Gallo – che la Regione Calabria e la politica locale e nazionale devono tenere presente. Da oggi sappiano di potere e dovere contare su di loro perché questi Giovani sono la risposta reale e la soluzione della crisi in atto che soprattutto è una crisi dovuta ad una desertificazione di valori che attraversa ogni forma di cultura alla quale dobbiamo dire basta”. “Non dovete avere paura di studiare!” ha dichiarato Fabio Gallo, consapevole che è proprio questa la paura che qualcuno intende generare nei Giovani del Sud per amplificare quel distacco tra Nord dell’Europa e dell’Italia e Sud che si chiama “subalternità”.

IL MASTER IN GREEN ECOMOMY, DIETA MEDITERRANEA E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Si tratta del primo master in questa direzione e la Dieta mediterranea ne trae molto beneficio poiché, alle molte parole che confondono il reale lavoro condotto dagli scienziati, si sostituiscono dati certi pronunciati da veri “manager”. Questo è fare concreto.

BORGO ANTICO DI ALTOMONTE. è nota con vari appellativi:
“l’Isola d’arte del ’300 toscano in Calabria”, “la Spoleto del Sud”, “la Città dei matrimoni”, Altomonte è adagiato su un crinale a 500 metri, luogo ideale per godere dell’azzurro spettacolo del Mar Ionio circondati dall’anfiteatro naturale della corona del Pollino.

IL NOME “ALTOMONTE”
Il toponimo più antico è Balbia, voce fenicia derivante da Baal, che significa signore e divinità e con questo nome la città era conosciuta anche dai Romani Nel 1065 l’abitato è menzionato come Brahalla o Brakhalla, forse dall’arabo benedizione di Dio. Nel 1337, il nome del paese muta in Altoflumen, Altofiume e poi tra il 1343 e 1345 riferendosi alla posizione geografica, per volere della Regina Giovanna I d’Angiò, assunse quello attuale.

RICONOSCIMENTI AD ALTOMONTE
E’ stato il primo comune d’Italia ad essere insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Associazione Italiana Paesi Dipinti
Borghi più Belli d’Italia
Bandiera Verde
Città del Pane
2006. Premio “Alesini ” anno “Altomonte 2000 Città della Prevenzione”
2005. Premio turismo Regione Calabria.
Premio Cerere (il più bel centro storico della provincia di Cosenza)

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