Albania: grande attesa per visita di Papa Francesco. La “Paolo di Tarso” apre delegazione a Tirana

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Papa Francesco

A cura della Redazione de ILVATICANESE.IT/News.VA/

“Un viaggio apostolico, nel quale il Papa come Capo della Chiesa Cattolica incontrera’ i cattolici, ma non solo, anche tutto il popolo albanese”: è quanto si legge nella nota pubblicata dall’ Arcidiocesi di Tirana – Durres dove, a seguito dell’annuncio del Papa del suo viaggio a Tirana, si è svolta una conferenza stampa con la partecipazione di mons. Ramiro Molinar Ingles, Nunzio Apostolico in Albania, mons. Rrok Mirdita Arcivescovo Metropolita di Tirana-Durres e dott. Albert Nikolla Direttore Generale della Caritas.

E’ il primo viaggio che Papa Francesco fa in un paese Europeo. “Papa Francesco – si legge ancora nella nota – ha scelto di visitare l’Albania come il Paese dei martiri della fede e il Paese dove esiste una convivenza religiosa ammirevole”. Da parte della Chiesa Cattolica sono state già nominate due persone che coordineranno questa visita: Dr. Albert Nikolla, Coordinatore generale della visita del Papa e Don Gjergj Meta, Responsabile della Stampa. Klaudia Bumci lo ha intervistato:

R. – Il desiderio era grande! Il Papa era già stato invitato parecchie volte in passato, già Benedetto XVI che Papa Francesco. I social network e tutti i media hanno manifestato grande entusiasmo per l’attesa suscitata dall’annuncio di questa visita del Papa in Albania. Penso che giunga in un momento storico per noi, nel senso che siamo anche molto più vicini all’Europa. Come cattolici, ci sentiamo rincuorati ed incoraggiati perché il Pastore supremo della Chiesa viene a confermarci nella fede. Le parrocchie si prepareranno a questo evento, insieme alle comunità ecclesiali, alle comunità dei religiosi, la gente tutta. Si prepareranno spiritualmente per incontrare Pietro il 21 settembre.

D. – Una delle domande che sicuramente si faranno i media internazionali è se sarà in grado l’Albania di far fronte alle necessità di un viaggio papale?

R. – C’è un proverbio che si dice quando uno è così meticoloso, così scrupoloso nel pulire la casa: “Ma che stai pulendo? Mica verrà il Papa?”. Ecco: penso che questo sia invece il caso in cui prepareremo tutto! Io sono convinto che la visita sarà un successo! Chiesa e Stato, insieme, cominceremo i preparativi al più presto e sono sicuro che l’Albania affronterà questo evento importante per noi.

D. – Voi quali pensate siano le motivazioni che hanno convinto Papa Francesco a venire in Albania?

R. – Il Papa lo dice abbastanza chiaramente: lui viene ad incontrare la popolazione albanese, che ha avuto tanti martiri, ma anche una storia travagliata che l’ha vista soffrire molto, non solo durante il regime comunista, ma anche in questi anni di libertà, di libertà religiosa, di libertà sociale, di libertà di parola e di pensiero. Il Papa viene ad incoraggiarci a proseguire e ad andare avanti. Questa è una cosa importante per noi! Il Papa è anche l’uomo delle periferie, è anche l’uomo dell’incontro, l’uomo del dialogo e sicuramente l’Albania, in questo senso, offre un modello, un modello di dialogo per il suo pluralismo religioso, così come quello culturale in un certo senso. Il Papa viene a promuovere, ma anche a trasmettere una cultura dell’incontro, dell’incontro tra diversi, tra culture diverse, tra religiose diverse, qui in Albania. E – perché no? – quello che il Papa troverà qui sicuramente lo promuoverà come un valore importante anche per il futuro dell’Europa. Perciò penso che questi siano i due motivi fondamentali: il Papa viene a visitare la terra dei martiri, la terra di una Chiesa sofferente, di una comunità sociale sofferente, per incoraggiarla a proseguire e ad andare avanti, ma anche per incoraggiare questo modello di convivenza religiosa e sociale in l’Albania.

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L’Eroe Giorgio Castriota Scanderberg e la Bandiera Albanese

FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”: CONOSCERE, PER AMARE A FONDO UN GRANDE POPOLO
La visita di Papa Francesco in Albania – ha incoraggiato la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” a dare vita ad una sua delegazione permanente con sede a Tirana che avrà lo scopo di creare sinergie tra risorse umane italiane ed albanesi finalizzate al lavoro.  La Fondazione che annovera tra i suoi fondatori la “Chiesa dello Stato” di Roma (la Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma), nata con Giovanni Paolo II proprio per dare vita a sinergie tra Stato e Chiesa, è oggi impegnata in una serie di progetti incentrati sul Diritto dell’Uomo all’accesso al Cibo Sano. Nell’ambito della “Governance Alimentare Sostenibile” (ONU 2010), la Fondazione ha infatti recentemente realizzato il Progetto “Dieta Mediterranea – Futuro Alimentare” che per i contenuti etici e la sua capacità di rendere la “terra” (Agricoltura) centrale nella vita dei Giovani, ha ricevuto dal Quirinale l’Adesione del Presidente della Repubblica Italiana.

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Marco Angelotti della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” per i rapporti con l’Albania

MARCO ANGELOTTI DELEGATO AI RAPPORTI CON L’ALBANIA E I PAESI DEI BALCANI
A curare le relazioni per l’Albania e l’area dei Balcani sarà Marco Angelotti, già presente a Tirana. “Siamo certi che riuscirà a fare un buon lavoro guidato dall’insegnamento della parola di Gesù e dalla sua profonda onestà”. Lo  ha reso noto il Presidente della “Paolo di Tarso” Luana Gallo, Ecologa Direttore del Master in Green Economy, Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale dell’ UNICAL – Università della Calabria, felice per l’apertura della delegazione stabile a Tirana.

“Vivo a Tirana da 4 anni – ha dichiarato alla Redazione de ILVATICANESE.IT Marco Angelotti e amo molto l’Albania ed il suo Popolo, di grande cultura, che non a caso è considerato “eroico” dalla storia. Il mio primo compito sarà quello di rendere disponibili gli strumenti d’informazione della Fondazione a Don Gjergj Meta al quale è stato assegnato il delicato compito di curare le relazioni con la Stampa in occasione della vistita di Papa Francesco. Le 12 Testate Giornalistiche telematiche di proprietà della Fondazione faranno comodo perché in Rete si possa diffondere il messaggio dalla sorgente senza sbavature in un momento importante per l’Albania che si accinge a diventare un Paese dell’Europa. Dunque sarà importante sostenere come possiamo l’Arcidiocesi. Contestualmente, vorrei condividere con i Giovani Albanesi il percorso culturale che la Fondazione ha indetto con l’istituzione dell’EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANEA previsto per il 2016, grazie al quale potremo parlare tra le Nazioni del bacino euro mediterraneo delle problematiche legate alla sostenibilità ambientale e al Cibo Sano. Dobbiamo aiutare i Giovani a comprendere che accostarsi alla Terra oggi significa governare il futuro e conquistare la salute. La “Terra – come affermano le Nazioni Unite – è la chiave dello Sviluppo Sostenibile e senza Terra, non c’è spazio per il dibattito intorno al potenziale aumento della locale autosufficienza alimentare. Questi temi sono il futuro dell’umanità e io mi prodigherò per condividere il cammino e l’esperienza acquisita in questo campo dalla Fondazione con i nostri fratelli Albanesi, seguendo gli insegnamenti della Chiesa”.

Già aperto l’indirizzo di posta elettronica: albania@paoloditarso.it

 

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