ABBIATE FIDUCIA
Carissimi/e, mi permetto farvi una confidenza. Sono appena uscito da una brutta influenza durante la quale ho sentito il bisogno di essere in contatto con voi. Non sono riuscito a scrivervi, ma vi ho pensato spesso. In particolare ho maturato qualcosa che desideravo dirvi e questo qualcosa adesso lo racchiudo nella espressione sopra riportata e cara al Beato Papa Giovanni Paolo II. Tutto questo perché ho parecchio sofferto al pensiero di quanto dolore veniva vissuto (ed è ancora vissuto) nel nostro mondo. Le giornate si aprivano (e purtroppo si aprono ancora) con le mille notizie che raccontavano le sofferenze in ogni angolo della terra di fronte alle quali non potevo far altro che innalzare una preghiera, mentre consideravo con umiltà il fatto di avere di che mangiare e di che riscaldarmi. Perché certe volte quasi ti vergogni di tutto. Ed ho pensato molto a quanto ripetutamente vi ho trasmesso; e cioè alla convinzione che noi tutti gente del mondo stiamo facendo un cammino, faticoso ed impervio, verso un mondo di pace. Su tale convincimento poggia la nostra visione di pace che vogliamo realizzare, giorno dopo giorno, con il contributo della nostra spiritualità, sofferenza ed intelligenza. C’è un cammino davanti a noi, non fatto di sogni o fantasie, ma di operosità. Ognuno ha qualcosa da dare e da ricevere da ogni altra sorella o fratello perché tante realtà possano cambiare. Ma per fare questo c’è bisogno di fede e di volontà. Il cristianesimo non è una chiacchiera che il vento porta via; è invece una strada che abbiamo davanti agli occhi. Una strada in salita come quella camminata da Cristo, ma che conduce ad una meta. C’è parecchio da cambiare o correggere o mantenere saldo: nel campo della nostra società, della nostra vita civile, del nostro modo fare fraternità, della nostra famiglia, della nostra fede e preghiera, dell’aiuto reciproco che dobbiamo darci. Tutte cose che si chiamano amore. E non abbiate paura, ma abbiate fiducia. Il bene supererà il male e noi lo vedremo. Vi prego di non accogliere queste parole quasi fossero parole consolatorie. Sono invece parole di verità che però richiedono coraggio. E Dio vi benedica. Abbiate fiducia nel futuro.
fr. GianMaria Polidoro ofm
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