I Sacerdoti siano “Trasparenza viva del Cristo Buon Pastore”
Nel Monastero di Santa Rosa a Viterbo si è svolta la Santa Messa della 53esima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni Sacerdotali con diretta su Rai 1, organizzata dalla Diocesi di Viterbo con l’Ufficio Nazionale Pastorale Vocazionale della Cei, guidato da don Nico Dal Molin, in collaborazione con Serra International Italia, Associazione laica a sostegno delle Vocazioni Sacerdotali e della Vita Consacrata, guidato dalla Prof.ssa Maria Luisa Coppola.
Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica Sua Eccellenza Lino Fumagalli Vescovo di Viterbo, hanno concelebrato mons. Nico Dal Molin Direttore U.N.P.V. e don Luigi Fabbri Vicario Generale della Diocesi di Viterbo, con don Emanuele Germani e don Giuseppe Trapè, con il servizio liturgico dei sacerdoti e seminaristi della stessa Diocesi. Il Vescovo Fumagalli dopo avere salutato quanti sono presenti ed in collegamento tramite il mezzo televisivo per celebrare insieme la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni ha detto: “In questa quarta domenica di Pasqua emerge subito l’icona del Cristo Buon Pastore. Il Pastore che conosce le sue pecore, è vicino a ciascuna di loro, condivide la loro vita, le guida e le protegge. E le pecore, cioè noi fedeli, si sentono amate di un amore infinito che arriva fino al dono dell’amore per loro. Ascoltano volentieri così la voce del Pastore, lo seguono formando con lui una sola realtà, una sola famiglia, la Chiesa. Il primo sentimento che sgorga dalla riflessione sulla icona del Buon Pastore è di gratitudine e come ci ricorda Bonefer, la gratitudine non sgorga da una capacità propria del cuore umano ma solo dalla parola di Dio.
La gratitudine va imparata e va esercitata, la gratitudine va alla ricerca del donatore che è oltre il dono, la gratitudine nasce dall’amore che la concepisce ed allora ecco il nostro ‘Grazie’ a Dio misericordioso che ci permette di toccare con mano l’amore di Gesù, nostro unico Pastore. Ricco di misericordia il Padre, ‘ricchi di grazie’ noi. E’ il tema di questa giornata. Gratitudine e stupore si intensificano ulteriormente perché come ci ricorda il prefatio della messa crismale il Cristo Buon Pastore non soltanto comunica il sacerdozio regale a tutto il popolo dei redenti ma con affetto di predilezione sceglie alcuni tra i fratelli e mediante l’imposizione delle mani li fa partecipi del suo ministero di salvezza.
Ed oggi vogliamo come Chiesa di Dio ringraziarlo per il dono del Ministero sacerdotale, per i nostri sacerdoti, religiosi e religiose, che ci rendono presente il Cristo Buon Pastore e i sacerdoti agendo in suo nome, nella sua persona, ci guidano alla fonte dell’Acqua della vita. Chiediamo tutti per i nostri preti che, grati sempre del dono ricevuto, siano trasparenza viva del Cristo Buon Pastore, amici del proprio gregge, sentano l’odore delle pecore e condividano con loro la propria vita. E’ la prima intenzione di preghiera di questa nostra celebrazione. Un particolare ringraziamento per il dono di tanti religiosi e religiose, inserite nelle nostre comunità, testimoni della misericordia di Dio ed insieme sono per noi stimolo a considerare la vita come pellegrinaggio, i consacrati ci ricordano che la nostra patria è il cielo, dove vedremo Dio faccia a faccia e in lui ritroveremo tutti coloro che ci hanno preceduto.
Grazie Signore per la Vita Consacrata nelle nostre Chiese. Accanto a questo rendimento di grazie scaturisce dal nostro cuore quasi spontaneamente una invocazione: ‘manda sempre Signore operai nella tua messe’. E’ la preghiera che caratterizza questa nostra celebrazione. Non manchino mai sacerdoti, religiosi, religiose, missionari e anche famiglie sante. Facciamo nostra l’esortazione di Papa Francesco e il suo messaggio. Le vocazioni infatti nascono nella Chiesa che è la grande famiglia dei figli di Dio, crescono nella Chiesa che rimane l’ambiente educativo fondamentale, sono sostenute dalla Chiesa dalla comunità parrocchiale perché ciascuno sia fedele al dono ricevuto.
Chiediamo al Signore di concedere a tutte le persone che stanno compiendo un cammino vocazionale una profonda adesione alla Chiesa, alla comunità credente e che lo Spirito Santo rafforzi, proprio tra i fedeli, la comunione, il discernimento, la paternità e la maternità spirituale. La Vergine Maria che in questa nostra Chiesa veneriamo con il titolo di Madonna della Quercia, che a me piace invocare come ‘diluvio delle grazie’, interceda per ogni comunità cristiana affinchè sia fonte viva che genera vocazioni, al servizio del popolo santo di Dio. Il Signore ci ascolti e Maria ci protegga”.
Insieme ai seminaristi del servizio liturgico ha letto, tra i laici, Viviana Normando. Una messa indimenticabile che dalla città dei Papi si è elevata nel mondo mentre di lì a poco Papa Francesco ha ordinato nella Basilica Vaticana undici santi sacerdoti.